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Elezioni Provinciali: Antonio Battista Ieri Sera A Gambatesa

Di Vittorio Venditti
(Foto), Presa Da Internet Da Vittorio Venditti

Poveracci!

La Sindaca Carmelina Genovese: Foto Ufficiale Dal Municipio

Ieri sera a Gambatesa ci ha onorati della sua presenza Antonio Battista, candidato per la sinistra alle elezioni per la provincia di Campobasso che si terranno il prossimo trentuno agosto. Ad accogliere il candidato, la sindaca del paese, quella Carmelina Genovese che se oggi si sentirà insultata dal mio espettorare, avrà centrato in pieno il suo pensare , cosa che per quanto scriverò nei prossimi giorni è solo un assaggio. I fatti:

Ieri sera verso le otto per l’appunto, dopo la consueta riunione di campagna elettorale in municipio, (che mi ricorda tanto il non volersi mischiare, proprio dei comunisti che diversamente avrebbero qualche problema di presentazione), chi ha ospitata la Persona venuta da fuori, unitamente a chi citerò a seguire, (sia pur in formato anonimo per non dare troppa importanza a quella gente), ha voluto suggellare l’incontro presso il bar Trasce e Jsce, ove eravamo acquartierati come al solito anche noi. Io, volendomi riposare dalla giornata intensa appena terminata, nel bere la solita birra, stavo assistendo a ciò che Michele ci proponeva con il suo televisore. Ad un certo punto, ecco il fragoroso “Buona Sera!”, di chi entrava e le solite rituali strette di mano. E’ toccata anche a me quella stretta di mano, ma io ero estraniato e se non fosse stato per Totore che mi avvisava, il povero Battista avrebbe dovuto aspettare parecchio con la mano tesa. Risolta questa mia brutta figura e rientrato in me, ecco cosa ha poi scatenata questa farneticazione. Con il candidato alla presidenza della provincia accompagnato da quella, (che nello sproloquio che l’ha contraddistinta non ha persa l’occasione per elencare il suo “Fare”: per la serie “se non mi vanta mamma lo faccio io”), ecco entrare un codazzo composto da consiglieri di maggioranza ed opposizione al municipio di Gambatesa, più la solita pletora di leccapiedi; da rimarcare la presenza di una consigliera che era scortata dal fratello e che nel presentarsi all’ospite forestiero ha declinato il suo nome e quello del fratello, prima del loro cognome, segno che forse quel fratello stava lì per farsi notare.

Terminata la consumazione, la cricca si è allontanata e noi siamo tornati alla pace consueta; a questo punto, (e nemmeno qui faccio il nome, visto che si è trattato di uno scherzo), c’è stato chi mi ha voluto provocare dicendo che avrebbe ben vista nel conto presentato al gruppo appena uscito, una birra per me e Totore; questo dire mi ha fatto incazzare non poco, atteso che io poi abbia risposto che una situazione del genere mi avrebbe allontanato per sempre dal locale che ci stava ospitando.

Andando a concludere: Personalmente ritengo che i politici, di qualsiasi ideologia, soprattutto in Molise, più che per risolvere i problemi della gente, stiano fra questa per complicarle la vita, magari tentando di defraudarla di quelle poche certezze ancora presenti, vedi il caso “Spazzini di Gambatesa”, del quale tornerò a sparlare a breve. La scia di bava che questi uomini si tirano dietro, da sempre ne è la prova. Questa scia poi, nel caso di gente che adula i sinistrorsi, diventa un fiume vorace, atteso che questi personaggi, spesso giovani sognatori, non abbiano compreso che ognuno è artefice della propria fortuna, basata sulla vera voglia di lavorare e non sul furto delle cose e dell’altrui lavoro.

Da dire poi che io ritengo le province del tutto superflue, anzi, sicuramente dannose perché foriere di Leggi spesso costruite per togliere il sangue a chi lavora per darlo in pasto al codazzo di cui sopra, sempre più pingue di gente che ritiene che tutto gli sia dovuto. Spero dunque nelle riforme tanto sbandierate dal governo centrale, magari per eliminare questo fastidio che nei prossimi giorni ad esempio, visto un mio prossimo acquisto, preleverà dalle mie tasche una tassa che avrei fatto volentieri a meno di pagare visti i servizi resi in cambio.