Di Vittorio Venditti
(Foto), Di Salvatore Di Maria E Marco Frosali
Quando Si Parla Di Civiltà
Dopo aver vissute le feste a Gambatesa, andiamo a toccare anche la parte negativa di tutto ciò, rimarcando che quanto già mostrato ed oggi riproposto, accade solo durante l’estate o in prossimità di quelle feste che richiamano in paese chi non può operare allo stesso modo là dove risiede abitualmente.
Ho sparlato del fatto che quei cestini installati dall’amministrazione municipale come gesto di civiltà, sono stati utilizzati in maniera ben meno ortodossa dai “cittadini” e la medesima amministrazione non ha spesa una parola per spiegare il reale utilizzo di recipienti lì messi per altra ragione.
Ho mostrato cosa accadeva negli anni precedenti e cos’è successo anche quest’anno, con buona pace dei vigili urbani che per ragioni che non competono loro si permettono di girare la testa dall’altra parte, troppo impegnati a cercar di trovare un appiglio per far del male a chi, suo malgrado, è costretto a ricevere la forma d’inciviltà così come mostrata.
Il clou però lo abbiamo raggiunto proprio il giorno di ferragosto con questi ultimi scatti che ci mostrano come in questi due anni l’amministrazione municipale ha gestita e sta gestendo la raccolta dei rifiuti, tutto ciò quasi al centro del borgo ma soprattutto vicino al campo sportivo ed al parco giochi, ove si vorrebbe che si svagassero i pochi bambini del luogo. Va detto a tal proposito che quella dannata sera di ferragosto, io e Marco non abbiamo retto al puzzo che persisteva in zona e non abbiamo scattate le foto dei cassonetti ricolmi di ogni ben di Dio; a Marco anzi, è venuto un principio di dissenteria, probabilmente derivato proprio dall’aver respirati quei miasmi ai quali ancora oggi non viene posto rimedio dalle autorità costituite.
Già: ma loro non sanno niente!
Chiudiamo dunque con quest’ultimo scatto per tornare da dove siamo partiti e rimarcare l’assoluta forma di civiltà raggiunta dagli abitanti di Gambatesa:
Solo per loro merito?