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(R)Estate In Gamba: 10a Ed Ultima Serata

Di Vittorio Venditti
(Corrispondenza E Foto), Di Salvatore Di Maria E Marco Frosali

Io Ieri Non C’Ero

Capita a volte di avere degli impegni in famiglia e di conseguenza di essere assente da ciò che poi si deve recensire; è questo il caso di ieri, per cui, rientrato a Gambatesa poco dopo la mezzanotte, mi sono affidato a ciò che i miei collaboratori locali e le loro apparecchiature fotografiche avevano vissuto.

Castello Illuminato

“Erano trent’anni che non vedevo il centro storico di Gambatesa così animato!”

Affollamento Del Muro Castello!

E’ stato questo il primo commento di Marco che evidentemente ha vissuto da piccolo un centro storico vivo, sicuramente diverso da com’è normalmente oggi.

Fila Allo Stand Del Cibo

“Per quanta gente era presente, non sono riuscito ad arrivare a prendere niente da mangiare!”

Stand Del Vino

Questo è invece il commento di Totore, sicuramente più pratico.

Un Gruppo Jazz

Dal punto di vista musicale, i miei collaboratori sono stati concordi nel dichiarare che tutto è stato grandioso; Totore poi, che di jazz ne capisce a modo suo, per la prima volta ha ascoltato senza commenti negativi ben cinque pezzi, suonati da chi era presente,

Pubblico Sulle Scale

e seguiti da quella gente che prima non ha permesso l’acquisto del cibo a chi era arrivato tardi, tanta è stata la ressa.

Nicola Concettini Jazzista

Ovviamente la parte più positiva dei commenti di amici profani dell’argomento è stata dedicata ai jazzisti gambatesani,

Nicola E Tonino In Duetto

che hanno suonato alla grande, come per altro so bene: Per Nicola Concettini, ma… (permettimi di esser di parte), per quanto concerne Antonio Salvador Conte, ovvero Tonino Conte, mio antico compagno nel gruppo musicale “I Figli Del Sole”, un ragazzo modesto ed umile ma davvero bravo nel suo mestiere, come solo i grandi sanno essere.

Dicevamo del centro storico: Ieri è stata una bella serata ed i fatti lo dimostrano; da domani, meglio fra qualche giorno, la zona del castello tornerà ad essere il mortorio di prima, unitamente al resto di quel centro storico usato come vetrina per chi ci si specchierà durante la prossima campagna elettorale, incurante del fatto che quelle chiacchiere che dirà saranno solo un’autocelebrazione utile a questa gente per sentirsi fessi e contenti, chiaro spunto per quest’inutile sito per ricordare a questi signori che il ripopolamento di una zona non si basa sulla sia pur bella festa di una serata quasi piovosa d’agosto.