Di Vittorio Venditti
(Foto), Di Salvatore Di Maria
Con La Scusa Di Gesù, Chi E’ Fregato Resti TU!
Oggi ti devo parlare di qualcosa che per forza mette in cattiva luce gente che se la guardi senza conoscerne bene l’indole, la devi considerare naturalmente il meglio di Gambatesa: Una parte consistente di una famiglia che vive nel centro storico e che ritiene la zona di sua esclusiva proprietà e perciò, qualora ti dovesse capitare ad esempio di parcheggiare la tua automobile in prossimità delle loro abitazioni ma chiaramente su strada comunale, per ben che ti vada la ritrovi sfregiata.
Questa parte della popolazione dicevo, in considerazione delle velleità che addebito loro, invece di discutere con il Prossimo secondo quello che la religione che questi professano imporrebbe proprio a chi ritiene di prendere esempio da tal comportamento, non avendo capacità politiche, ovvero non volendone avere per opportunismo e calcolata pigrizia mentale, vandalizza i beni altrui, atteso che le cose non si possano ribellare.
Esiste però una possibilità per evitare d’inimicarsi questi ras di quartiere: Sarebbe sufficiente per te che vieni in paese, affittare una camera delle loro, ovviamente e regolarmente in nero, oppure affidare qualche lavoretto più o meno remunerativo ai componenti del clan, sempre e chiaramente evitando d’informare gli esattori delle tasse; in questo modo hai la sicurezza che almeno puoi lasciare la macchina anche in prossimità dei luoghi che questa gente ritiene non più pubblici, ma a loro esclusiva disposizione.
In ogni famiglia, oltre ai giovani ci sono gli anziani e questi, a qualsiasi gruppo appartengano, andrebbero rispettati ed agevolati; i vandali di cui sopra, ritengono invece che certi diritti e certe furbizie siano di loro esclusivo godimento, cosa per altro ben insegnata dalla religione della quale io mi onoro di non fare più parte e che questa famiglia, tramite almeno un suo esponente che per altro ora ufficialmente non vive nemmeno più in loco, nei momenti nei quali bisogna esser vittima sacrificale, sa ben mettere in mostra per raggiungere lo scopo.
Dal canto mio però, visto che da piccolo ed a mie spese ho dovuto imparare con i fatti e non solo in teoria un proverbio che recita testualmente: “La prima si perdona, la seconda si ragiona, la terza si bastona!”, volendo mettere in pratica il teorema appena esposto, dico che se tre anni fa lasciai correre quanto accadeva, qui i fatti che poi furono appianati da chi di dovere, eliminando il problema senza colpo ferire in ossequio alla prima volta ma facendo capire che con quella farneticazione in particolare mi riferivo proprio a parte della famiglia che oggi utilizzo come bersaglio, ora dichiaro che voglio spiegare a questa gente che il tempo del comando è concluso, mettendo in pratica la seconda fase del detto sopra esposto.
A te lascio la scelta di accettare l’ospitalità di un paese che mostra chiari tutti i sintomi di quel cancro che si chiama mafia e che qui è ancora a livello primordiale. Agli pseudo-mafiosi di cui ho trattato finora: Stiano attenti, perché se è vero che ancora di Questi almeno per ora non faccio nomi, cognome e soprannome atteso che in passato siamo stati amici e che io ho ritenuto tali perché, vuoi o non vuoi, ci sanno fare e sanno come abbindolarti finché non si scopre l’inganno, da oggi ogni momento è buono perché le cose cambino e vengano fuori nomi, cognome, soprannome e foto che li riguardano; stiano attenti alla Terza Volta che d’ora innanzi può essere per loro la Spada di Damocle perché se è vero il proverbio che dice che la moglie del ladro ride sèi volte ed alla settima piange, il loro pianto, a tempo debito, sarà davvero amaro.
E se mi conosci, sai che sono di parola!