Di Vittorio Venditti
(Collaborazione), Di Mario Ricca
(Foto), Presa Da Internet Da Salvatore Di Maria
Mai Una Volta Che Si Ritorcesse Contro Chi La Applica!
Se volessi richiamare i link al discorso che sto per riprendere, la farneticazione verrebbe talmente lunga che mi stancherei prima io ad espettorarla; lascio quindi alla tua memoria il compito di non essere corta e ti propongo l’ennesima carnevalata fuori stagione emessa con tanto di ufficialità dalla giustizia italica che se non ha tutte le colpe per via del fatto che per nostra fortuna non è lei a legiferare, sicuramente ha il demerito di non essere in grado d’interpretare al meglio quei pezzi di carta riuniti in faldoni che ci ostiniamo a considerare Leggi, perciò da rispettare, pratiche che ormai non servono più nemmeno per alimentare un fuoco catartico e rinnovatore.
La carnevalata mi è stata quasi imposta dalla Mina Vagante, come al solito con il suo commento. Io la rimetto all’esame della tua intelligenza, considerandola una battuta fra le più geniali, coup de théâtre che se non fa ridere è solo perché coinvolge e condanna come al solito le vittime e non i carnefici:
Giudice libera uno stupratore egiziano: sarà vicino di casa della vittima.
Commento di Mario:
“Difficile non augurare a questo bipede togato tutto il male possibile e immaginabile. Si tratta del tipico caso nel quale se si dovesse venir a sapere un giorno che qualcuno “armato” di buona volontà ha reso l’augurio concreto, sarebbe praticamente impossibile non gioirne!
Ci sarà qualche ben pensante di quelli che si sciacquano la bocca con la parola “stato”, (rigorosamente in minuscolo in segno di disprezzo), che controbatterà affermando che i giudici applicano la legge… Che possiate anche voi patire la stessa sorte e subire le medesime umiliazioni di tutte le vittime del vostro Iodosan”!
Visto quanto già esposto sopra, e considerati i risvolti grotteschi che puoi leggere nella pezza che il buon Mario mi ha somministrata, non mi resta che concludere ringraziando ancora una volta le forze dell’ordine per aver fatto molto più del loro dovere, aggiungendo di cuore che mi corre l’obbligo di esprimere il medesimo sentimento nei confronti del giudice in questione perché costui ha esplicitamente incitata la vittima a provvedere con le proprie forze e capacità, per risolvere il caso, magari anche in maniera più rapida, sicuramente adottando la soluzione finale quasi senza spese accessorie.
Ce ne fossero di giudici così: Avremmo risolto il problema della lentezza della giustizia Italiana!