Di Vittorio Venditti
(Foto), Di Donato Codianni E Salvatore Di Maria
Ovvero: Come Liberarsi Del “gran Rifiuto”
“Fammi comprare quei proiettili, mi servono per uccidere i cinghiali. Se poi sparo pure a qualche cristiano…”, è questa la sintesi del dire che Vittorio Iacovelli, (zngarell, per noi Chupa Chups), ha rivolto a Giuseppe Di Domenico, (pallon), ieri a mezzogiorno, nel bar Trasce e Jsce alla presenza mia e di Donato, uno dei due spazzini mobbizzati. Noi siamo pronti. Nel frattempo, torniamo sul tema trattato l’ultima volta qui giust’appunto un mese fa per ragguagliarti su quanto continuo ad inventarmi, pur di aiutare i miei amici scopini, in attesa che lo Stato si svegli.
Dopo quanto accaduto secondo il link sopra riportato infatti, si è verificato che il cassonetto con il quale Totore raccoglie ciò che noi gambatesani, umani e non, lasciamo per strada, si è rotto perché ogni materiale, soprattutto se usurato, può avere la fine vita. Donato, avendo compreso che il suo collega non avrebbe potuto lavorare con il contenitore per rifiuti guasto per ragioni di sicurezza ed incolumità personale, in considerazione del fatto che per lui, dover agganciare al camioncino un bidone con o senza ruote non gli pregiudica il lavoro, atteso che il recipiente agganciato non debba toccare terra, ha sostituito il cassonetto guasto con uno gemello ma regolarmente marciante.
Il burattino posto a sorveglianza degli spazzini però, non avendo digerita la privata iniziativa, notte tempo, si è premurato di far sparire il contenitore buono e Salvatore, la mattina successiva, non ha potuto far altro che prendere un bidone simile al precedente ma più piccolo per fare il giro del paese, cosa che ha comportato più ritorni al magazzino per lo svuotamento, operazione che ha fatto inutilmente sprecare tempo al mio amico, preziosi minuti sottratti al regolare lavoro, quel lavoro preteso da quell’amministrazione che ormai abbiamo scoperta complice e mandante delle bravate del Chupa. Va da sé che Donato ha ripristinato quanto deciso fra lui e Totore, riconsegnando il cassonetto buono al suo collega, alla faccia di chi prova a guastare le feste.
Visto quanto detto sopra,
e considerati i precedenti, ho deciso di far passare all’azione i miei amici,così come segue:
Come sai, già si verificò lo scorso anno che non era chiaro il perché ECOALBA non consegnasse le scope ai locali spazzini; poi capimmo, (per puro scrupolo di garanzia, lo sapevamo chi manovrava), che in realtà era Vittorio Iacovelli che per cercare di raggiungere l’obiettivo di costringere alle dimissioni volontarie Donato e Salvatore, fra l’altro, faceva sparire il materiale di lavoro. Le prove le ho già più volte espettorate e le foto che le sintetizzano te le ho riproposte sopra.
Nelle ultime immagini, avrai notato che le scope nascoste sotto il camion erano tre, delle quali una, per necessità, è stata presa da Salvatore ed utilizzata come vedi: Quella scopa, sta per terminare il suo ciclo di servizio e le altre due sono misteriosamente sparite. A questo punto, ho consigliato ai miei amici di prendere un provvedimento drastico: Andare presso la sede di ECOALBA a Lucera (FG) e chiedere direttamente al responsabile il materiale necessario per lavorare, aggiungendo a questo consiglio il suggerimento di portarsi a casa quanto consegnato da ECOALBA, per riportare il necessario a lavoro volta per volta, in modo che nulla potesse sparire. Così è avvenuto giovedì scorso e l’interlocutrice degli spazzini ha riferito loro che al momento non c’erano scope in magazzino ma che le avrebbe mandate quanto prima tramite lo Iacovelli che va a scaricare presso quella sede il camion dei rifiuti. A questo punto, Totore ha comunicato alla persona che lo stava ascoltando che preferisce. D’ora innanzi, che lui o Donato vengano avvertiti della nuova fornitura del materiale da lavoro affinché, a loro spese e con i loro mezzi, i due veri spazzini vadano a rifornirsi direttamente a Lucera, “perché noi di quello non ci fidiamo, visto che le scope e gli altri materiali li va nascondendo e comunque li fa sparire”, queste sono state le parole che Totore, senza mezzi termini, ha proferito di fronte ad un’esterrefatta impiegata, che a detta sempre del mio amico, ha acconsentito a quanto lamentato da chi, per aver capito come stanno le cose, sta iniziando seriamente a difendersi. Ho suggerito altresì a Donato e Totore di riferire ad ECOALBA che il materiale esausto verrà riportato indietro e consegnato a chi fornirà i ricambi richiesti, ciò per dimostrare che l’azienda si può tranquillamente fidare di chi lavora onestamente per lei.
Insomma: Stiamo passando alla riscossa che consiste nell’allontanare per quanto possibile il galoppino municipale da chi lavora seriamente, costringendolo a restare isolato, in modo che potrà semplicemente fare il suo lavoro che mi dicono stenti, atteso che, (sono parole di Donato), “questo ogni mattina cerca anche di non scendere dal Gasolone per ritirare la sua parte di mastelli”, e considerato che finalmente la gente sta cominciando a comprendere chi realmente lavori fra gli spazzini e chi invece stia cercando di dar fastidio, ciò in maniera tangibile, visto che ogni tanto qualcuno inizia a redarguire il benvoluto da chi ci governa, finora considerato dalla quasi totalità dei gambatesani “un onesto ed esperto lavoratore”.
Va detto che il giorno successivo alla pubblicazione di quanto esposto nel primo link, ho ricevuto un dispaccio de “Il Segreto Di Pulcinella”, secondo il quale el Chupa, forse stanco di battagliare contro chi è più forte di lui, pare abbia espresso ad uno dei suoi burattinai il pensiero che se le cose continuano in questi termini lui se ne sarebbe andato. Non so se sia vero quanto appena scritto perché non l’ho ascoltato con le mie orecchie, e la cosa l’ho riferita solo perché l’agente del nostro valente servizio segreto merita fiducia, ma se le cose stanno realmente così, il lecca-culo in questione, (per dirla con Pietro Garinei), “lascerà uno spazio sicuramente colmabile”, magari colmato per l’appunto proprio da uno di coloro che avrebbero voluto rubare il lavoro a Donato e salvatore, (mestiere che lo ricordo, era schifato da tutti quando mal remunerato, bramato dagli stessi oggi che è pagato quasi secondo ciò che la Legge prevede), così da applicare la riduzione della disoccupazione promessa in campagna elettorale da chi oggi ci governa, applicata però alla cinese per via di quei comunisti che sono, vale a dire cacciando, (per fortuna ancora senza ucciderli o forse no), coloro che fanno questo lavoro da quindici anni e mettendo al loro posto i galoppini che poi avrebbero “partecipato” e comunque “partecipano” a svolgere servizi complementari a vantaggio dei loro “datori di lavoro”, come nello spirito e nel comportamento di certe famiglie che infestano il borgo, patimenti già provati sulla pelle di mio padre che però, non avendo avuto amici che gli dessero una mano, a suo tempo ha dovuto silenziosamente subire, tutto ciò per poter campare la propria famiglia, bistrattata perché povera, ma con quella dignità da vendere che oggi ti propone il risultato che stai leggendo.