INVITO: Luigi Farinaccio Live 3 Luglio A Gambatesa – Castello Di Capua
30 Giugno 2016
Ciao Bud: Ci Mancherai!
1 Luglio 2016
Mostra tutto

Brexit: La Copiamo?

Di Vittorio Venditti
(Collaborazione), Di Marco Frosali E Mario Ricca
(Foto), Presa Da Internet Da Stefano Venditti

Ma Ne Saremmo Capaci?

Bandiera D'Europa

Ho voluto attendere di proposito prima di farneticare seriamente in merito alla Brexit, per vedere, neanche tanto di nascosto, l’effetto che una situazione del genere fa, non solo ai mercati ma soprattutto alla gente comune. Va detto innanzitutto che come volevasi dimostrare, escluso il primo giorno nel quale la curiosità l’ha fatta da padrona, per il resto del periodo, l’italiettano medio ha identificato l’Europa con il campionato di calcio che si sta svolgendo in Francia, considerando de facto l’uscita dell’Inghilterra, quella effettivamente avvenuta lunedì sera, non quanto sto per trattare e ciò non solo per ignoranza

Io oggi, con il prezioso aiuto dei miei collaboratori, fatto salvo il discutere del popolino, voglio riproporti le chiacchiere da bar che vengono espettorate a livello di giornali e blog che per la loro importanza non sanno nemmeno lontanamente dell’esistenza di chi, le chiacchiere da bar le produce per offendere piccoli ed insignificanti notabili locali.

A disastro compiuto, ecco che il primo opportunista prova a sfilarsi per dire che ciò che aveva predicato fino al giorno prima era solo uno scherzo:
Brexit, Grillo scarica Farage: L’Europa si cambia solo restando nell’Ue.
Commento di Mario:
“Ma non è che questi stanno veramente imparando a fare politica???”.
La risposta è giunta più che aspettata martedì:
Brexit, Farage: “Non mi dimetto dall’Europarlamento”.
Commento di Mario:
“Teoricamente sensato, ma praticamente fa tanto itaGliano…”.
Non è che ci aspettassimo il contrario: Sarai pure inglese, ma sempre un politico resti!
Qual maggior disprezzo per un quaquaraquà del genere?

Ma non è che questi stanno cercando di fare i froci col culo altrui?

Era importante prendersela innanzitutto con Grillo, visto che fa parte di coloro che si sono pentiti di ciò che avevano fatto; diverso è per chi non può pentirsi più di nulla, Persona che se vogliamo è stata infangata da chi ha sbagliati certi pronostici, gente che almeno in teoria dovrebbe essere più assennata di chi ha compiuto l’omicidio del quale si parla a seguire:
Cox, il titolo de Il Giornale: “Tre colpi di pistola salvano l’Europa”.
Commento di Marco:
“Ma semo sicuri”?

Mai profezia più “azzeccata”…

Sì, va bene, un sondaggio si può anche sbagliare; ciò, pare che sia avvenuto anche il due giugno del millenovecentoquarantasei, quando si disse che era in vantaggio la monarchia sabauda e poi vinse la repubblica che in Italia tante soddisfazioni ci ha date e ancora ci sta dando. Evitando di tornare a ciò che in merito si è scoperto a seguire, bypasso a piè pari anche tutte le Analisi che nel tempo ne sono conseguite, espettorazioni d’alto lignaggio e di massima filosofia che non sono state e non sono poi molto diverse da quanto si può leggere girando intorno al problema “Brexit”. Due esempi te li propongo di seguito:
1°: Vittorio Feltri e l’appello di Libero: “Referendum anche per l’Italia”.
Commento di Mario:
“Secondo alcuni, (compresa la nostra Costituzione quella più bella del mondo), il popolo bue è così coglione che bisogna evitare di farlo votare su cose importanti quali tributi e trattati internazionali. La logica conseguenza è che, visto che invece lo si fa votare per camera, senato, regioni, provincie e comuni, (volutamente in minuscolo in segno di disprezzo), questi voti non sono su materie importanti. Ed è vero, visto che chiunque si voti poi non cambia nulla”!
2°: Brexit: referendum UE anche in Italia? Molti lo vogliono ma non si può, ecco perché.
Commento di Mario:
“I padrini costituenti hanno parato il culo al socialismo”!

Se oltre a chiacchierare si riflettesse un po’, forse si arriverebbe a comprendere che il problema è bypassabile; lo ha capito perfino Matteo Salvini!
Detto questo, vediamo come si potrebbe fare:
“I referendum si possono distinguere in base al tipo di scopo:
propositivi: per proporre una nuova legge (vincola il legislatore a emanare una legge coerente con l’espressione popolare);
consultivi: per sentire il parere popolare circa una determinata questione politica (mera richiesta di parere legalmente non vincolante quanto alla decisione successiva);
confermativi: per richiedere il consenso popolare perché una legge o una norma costituzionale possa entrare in vigore;
abrogativi: per abrogare una legge esistente o un atto avente forza di legge (decreto legge o decreto legislativo), rimuovendolo dall’ordinamento;
deliberativi: mediante i quali i cittadini deliberano secondo il principio della sovranità popolare (Comune e Provincia, che deliberano “regolamenti” che sono atti aventi valore di legge);
legislativi, mediante i quali si introducono leggi locali o statali.
In Italia non sono previste le ultime due tipologie di referendum.
Riguardo al tipo di leggi a cui riferisce il referendum, esso può essere:
ordinario, se attiene alla legislazione ordinaria;
costituzionale, se riguarda la costituzione.” (Fonte: Wikipedia).
Visto che il popolino non può legiferare e men che meno può deliberare come accade al di fuori dei nostri confini, scegliamo dunque fra referendum propositivo ed abrogativo e forse veniamo a capo della situazione!

Ma la stupidità non la si trova solo oltre Manica: In effetti, siccome la madre dei cretini è sempre incinta, ecco come Questa ha partorito nel bel mezzo del continente:
La vendetta dell’Unione Europea: “Qui non si parlerà più inglese”.
Commento di Mario:
“Di queste vendettucole da comari di borgata l’unico che ne trarrà vantaggio sarà Crozza”!
Come se il lavoro di Crozza fosse un reato…

Andando a chiudere e siccome nulla è cambiato a livello di burocrazia in questa settimana nella quale mi sono potuto permettere con estrema soddisfazione e massima goduria di dare dell’extracomunitario a più di un suddito di “sua maestà”, (Commissione Ue diffida Italia: “Permetta di produrre formaggio anche senza latte”, Commento di Mario: “Evidentemente l’Europa ritiene che sia più utile tutelare gli interessi di chi produce latte in polvere che sicuramente saprà farsi valere più dei miserabili italiettani che in Europa rappresentano gli elettori di cui sono degni, piuttosto che la filiera itaGliana, il cui “piangere e fottere”, (che in patria rende nell’ambito del do ut des contributi/voti), Non basta, perché se in itaGlia sono abituati a pagare con le monetine, all’estero sul tavolo mettono carte di credito dal plafond illimitato. Ferma restando comunque la facoltà del consumatore di boicottare prodotti che ritiene qualitativamente scadenti, sono queste notizie che mi fanno ribadire “santa brexit”!), in considerazione del fatto che la burocrazia per l’appunto non la smontiamo nemmeno a sganassoni, sarebbe auspicabile l’indizione di un referendum italiettano a breve termine, per vedere anche in questo caso quale effetto ne scaturirebbe e visto che forse non conviene a nessuno isolarsi con i tempi che corrono, il giorno stesso del raggiungimento del risultato all’inglese potremmo pentirci per poi dire, questa volta da maestri inarrivabili:

SCUSATE, ABBIAMO SCHERZATO!!!