‘Mi Fido Di Te’: Opportunità Da Cogliere
27 Giugno 2016
Il Barile Raschiato
28 Giugno 2016
Mostra tutto

In Giro Con Sara 26

Di Marco Frosali

Giretto Nella Marsica

Con le temperature torride di questi giorni è naturale che una persona ‘normale’ vada in cerca di refrigerio dove possa trovarlo. Dato che al mare mi annoio a morte a fare il bagno e stare fermo sotto l’ombrellone, anche se un bel bagnetto è molto gratificante, declinato l’invito di alcuni amici ad andare a Capalbio decido di cercare fresco nell’entroterra.

E quale posto migliore delle vicine montagne Abruzzesi?

Studiato a puntino il percorso, ieri mattina mi sono svegliato alle otto e mezza e alle nove, dopo aver fatto il pieno a Sara imbocco la A24 Roma–l’Aquila e mi metto in viaggio. Dopo circa trenta km di autostrada esco al casello di Vicovaro-Mandela e mi immetto sulla Tiburtina, percorso ormai a me famigliare, dato che in diverse uscite con la ‘Zoccola Dura’ del Guzzi Club Roma abbiamo fatto lo stesso percorso. Alle dieci giungo ad Arsoli, ma mi accorgo che Sara mostra piccole magagne: al minimo da l’impressione di spegnersi e, in marcia, avverto fastidiose vibrazioni al manubrio. ‘Cavolo…si sarà sfasata l’accensione!’ mi viene da pensare e così, trovata una piazzola prendo i miei ‘ferri’ (cacciavite, brugola e spessimetro) e mi accingo a controllare le puntine. Sembra tutto a posto, ma Sara inizia a singhiozzare, come se fosse ingolfata! Decido allora di tirare un po’ le marce fino a far asciugare la candela e, per alcuni km, si procede a strappi! Alla fine però la situazione migliora, fino a risolvere il problema…meno male, un pensiero in meno! Probabilmente era un po’ di benzina sporca che ha intasato i carburatori!
Raggiunta Tagliacozzo imbocchiamo una strada che porta sull’altopiano, in modo tale da passare i piccoli centri di Cappadocia e Castellafiume…

Panoramica di Castellafiume

Monti della Marsica

…e discendere a Capistrello, dove imbocchiamo la superstrada in direzione Avezzano, lasciandola all’altezza della zona industriale. Qui chiedo informazioni a due ciclisti di passaggio che subito capiscono che sono ‘quasi’ conterraneo: “Ah, sì d’ Campuasc’? Te la dico io la strada!” e mi indica la strada da seguire, che poi era la stessa che avevo individuato da google maps, solo che li non c’erano indicazioni dato che era una strada provinciale che attraversava la vasta piana del Fucino!

Piana del Fucino

Piana del Fucino

La temperatura, nonostante sia quasi mezzogiorno è abbastanza gradevole.

Attraversata la piana del Fucino, io e Sara ci dirigiamo a Pescina (tappa del giro di Primavera con la Zoccola Dura)…

Panoramica di Pescina

…e da qui prendiamo la direzione di Cocullo-Scanno-Sulmona.
Ed ecco il secondo inconveniente tecnico di giornata: sorpassato un trattore inizio a sentire un rumore di ferraglia. Pensavo fosse il trattore, invece…di nuovo il maledetto rinvio del contachilometri! Eppure lo avevamo sistemato e rinforzato la scorsa settimana io e Starsky! La linguetta stavolta non si è spezzata: forse si è rotto il cavo!
Ma cazzarola! E’ la terza volta nel giro di un anno! Niente calcoli: anche stavolta dovrò proseguire regolandomi col contagiri…e sperare di non restare senza benzina!
Percorrendo delle belle strade di montagna ricche di curve, io e Sara discendiamo verso Sulmona, dove abbiamo passato un paio di confetterie…rigorosamente CHIUSE! Bah…magari la domenica, soprattutto in questi periodi potrebbero essere aperte: di motociclisti in giro ne ho incrociati parecchi! E se ci sono i motociclisti, probabilmente ci sono anche i turisti…vista la fama dei confetti, un giretto nell’azienda o un piccolo negozietto come quello di Civitella del Tronto non sarebbe male.
Magari c’era, ma non l’ho visto…chissà!

Sulmona: Porta Napoli

Sulmona: Chiesa di San Francesco di Paola

Attraversata Sulmona (senza passare dal centro storico però) raggiungiamo la tappa odierna che ci eravamo prefissati: il piccolo borgo di Pacentro, uno dei borghi più belli d’Italia…

Simbolo 'Borghi più Belli d'Italia'

…e famoso anche per le origini Italiane della cantante Madonna!

Trovato un bar aperto all’inizio del paese, nei pressi di una villetta comunale molto ben tenuta e all’ombra di numerosi tigli…

Pacentro: Villetta Comunale

…prendo 2 panini al salame e formaggio, una bottiglietta di acqua e un bel caffè, scambiando qualche chiacchiera con una delle bariste, che ha il compagno che sta facendo la scuola Allievi Carabinieri a Campobasso! Lei mi conferma che il paese è molto visitato a dispetto delle sue piccole dimensioni (circa 1500 abitanti)!
Terminato il pranzo lascio Sara al parcheggio davanti al bar e vado in giro a piedi per il centro del piccolo borgo.

Pacentro: Nespolo...'Nespoloso'!

Pacentro: Vicolo del Centro

Pacentro: Vicolo del Centro

Pacentro: Vicolo del Centro

Pacentro: Vicolo del Centro

Pacentro: Vicolo del Centro

Pacentro: Vicolo del Centro

Pacentro: Vicolo del Centro

Pacentro: Chiesa di San Rocco

Pacentro: Chiesa di San Marcello Papa

Pacentro: Chiesa di Santa Maria Maggiore

Pacentro: Campanile della Chiesa di Santa Maria Maggiore

Pacentro: Campanile della Chiesa di Santa Maria Maggiore

Pacentro: Scalinata in Pietra con Fiori

Pacentro: Sorgente con Cascatella

Pacentro: Vecchi Strumenti di Lavoro (Incudine e Aratro)

In uno dei vicoletti, sotto ad un piccolo portico, una vecchia Fiat 500 C (Topolino) sembra essere nascosta al riparo da un grosso gatto!

Pacentro: La Topolino...al Riparo dal Gatto!

Squitt Squitt!

Ce anche un vicoletto che passa sotto un portico molto basso: io sono alto 1,70 e non toccavo di pochissimo!)

Pacentro: Attenti alla Testa!

Nella centrale Piazza Umberto I invece sono presenti ancora testimonianze dell’epoca fascista, sotto forma di scritte propagandistiche sui muri!

Pacentro: Piazza Umberto I

Pacentro: Piazza Umberto I

Vincere...E VINCEREMO!

Raggiungo così la parte alta del piccolo borgo e posso così ammirare il piccolo castello che lo sovrasta: il Castello di Cantelmo Caldora!

Pacentro: Castello di Cantelmo Caldora

Pacentro: Castello di Cantelmo Caldora

Discendo così per tornare verso il parcheggio, attraversando a ritroso i vari vicoletti, silenziosi e ricchi di case in pietra dove il vento proveniente dalla valle, una volta incanalato, offre un freschetto molto gradevole!
Prima però, tappa ai locali bagni pubblici (ottima idea per i turisti), molto puliti e ben tenuti: 50 centesimi e posso dare inizio alla battaglia di ‘WATER-Loo”.
Dopo aver vinto la ‘battaglia’ raggiungo il parcheggio mi rilasso per circa mezz’ora alla vicina villetta, dove sono presenti alcuni turisti stranieri (ma ne ho incrociati diversi anche nei vari vicoletti), a conferma di ciò che mi ha riferito la barista! Alle due e mezza pomeridiane, dato che dalle montagne stavano spuntando nuvoloni non proprio rassicuranti decido di rimettermi in viaggio con Sara iniziando così il ritorno verso Roma. Raggiunta la SS17 (sgratt sgratt), la imbocchiamo in direzione L’Aquila…

Panoramica di Roccacasale dalla SS17

..uscendo a Raiano e attraversando le suggestive Gole di San Venanzio…

Gole di San Venanzio

Gole di San Venanzio

Gole di San Venanzio

Gole di San Venanzio

…ci imbattiamo in uno sciame di Vespe! Ma non gli insetti, bensì un numeroso gruppo di Vespisti che stavano sicuramente partecipando a qualche raduno in zona! Ma incrocio anche alcune Guzzi…tanto per la cronaca!
Proseguendo sulla SS5 Tiburtina, io e Sara attraversiamo il piccolo centro di Castelvecchio Subequo…

Castelvecchio Subequo: Chiesa e Convento di San Francesco

Panoramica di Castelvecchio Subequo

..e, salendo di quota, raggiungiamo anche l’altopiano di Collarmele dove sono presenti numerose pale eoliche il cui fruscio generato dal vento è molto rilassante!

Panoramica dell'Altopiano di Collarmele

Panoramica dell'Altopiano di Collarmele

Panoramica dell'Altopiano di Collarmele

Discendendo verso valle, raggiunta Collarmele mi fermo ad un piccolo bar per rinfrescarmi con un bel bicchiere di the freddo, dopodichè si riparte per la seconda tappa di giornata: la vicina cittadina di Celano!

Panoramica di Celano

Parcheggiata Sara nella piazzetta principale, mi dirigo verso la parte alta del centro dove si erge il maestoso Castello Piccolomini che domina la cittadina e la vallata sottostante!

Celano: Castello Piccolomini

Celano: Castello Piccolomini

Celano: Castello Piccolomini

Celano: Castello Piccolomini

Celano: Castello Piccolomini

Celano: Porta del centro a Ridosso del Castello

Celano: Chiesa di San Michele Arcangelo

Celano: Chiesa di San Giovanni Battista

Celano: Case del Centro

Mi imbatto qui in 2 particolari abbastanza curiosi: un vicoletto del centro pieno di scalini.
Secondo voi come lo hanno nominato se non ‘Vicolo Scalini’?

Che Mancanza di Creatività!

Il secondo invece era un chioschetto dove si vendevano arrosticini, panini, bibite e patatine, che recitava “Da Walter. Arrosticini ‘Quant’ n’ vù!”…ma era chiuso!

Je n'i 'dduij i' vulev!

Vabbè, sarà per un’altra volta!

Ritorno al parcheggio e vedo 2 ragazzini che avevano parcheggiato i loro scooter accanto a Sara che la osservavano con curiosità. Io mi avvicino con indifferenza e allaccio il casco, quando iniziano a fare domande tipo: “Ma che cilindrata è?” “500…è piccola!” E loro “Mica tanto!” Beh…se confrontata ai loro cinquantini hanno ragione! Ma il loro stupore l’ho notato quando gli ho detto che ci sono stato in Ungheria,Slovacchia, Croazia, Austria e Francia, al ché mi hanno risposto in maniera altrettanto sbalorditiva: “Se uno non ha fretta, si può viaggiare con tutto!” La stessa risposta che do io quando qualcuno mi chiede come cavolo faccio a viaggiare tranquillo con una moto del 1981! Fatto un sorriso, con il mio infallibile tacco sul motorino di avviamento do loro anche la soddisfazione di vedere la mia messa in moto personalizzata e di ascoltare il rombo del bicilindrico, allontanandomi soddisfatto!
Ripresa di nuovo la Tiburtina, mi dirigo verso Avezzano…

Avezzano: Castello Orsini-Colonna (Col Classico Palo che Rompe)

…dove ad un semaforo vengo salutato da 3 guzzisti a bordo di un Le Mans III, una Breva 1100 e una Quota 1100 e, proseguendo…

Panoramica di Pietrasecca dalla Tiburtina

…giungo a Carsoli, dove mi consolo con un bel gelato artigianale in vista degli ultimi Km che mi separano da Roma…

Carsoli: Il Rinfresco!

Panoramica di Arsoli (in Primo Piano) e Oricola (in Alto)

…dove giungiamo alle 19 dopo aver ripreso l’autostrada A24 a Vicovaro e affrontato anche la lunga coda al casello di Roma Est, superata di slancio grazie al Telepass! Nonostante tutto, la temperatura di Roma alle 19 era di circa 29 gradi: giovedì e venerdì alle 20 era ben oltre i 30!
Vuoi vedere che ho fatto circa 400 Km (392 secondo googlemaps) per cercare refrigerio, ho camminato a piedi a Celano e Pacentro, ho affrontato inconvenienti tecnici, sciami di Vespe e insetti vari…

Strage di Insetti

Strage di Insetti

Strage di Insetti

…e alla fine m’aa so pijata ‘nder culo!?