Di Vittorio Venditti
(Foto), Di Salvatore Di Maria
E Mi Mantengo “LEGGERO”!!!
Fino ad oggi ho descritte le gesta di una stupida che ho eletta a vostra sindaca; ieri mattina sono stato costretto a rintuzzare le azioni di chi l’ha preceduta in quell’incarico, forse più assennato nel suo decidere, sicuramente meno onesto nel proprio lavoro, il vero lavoro che dà a costui da vivere.
Ovviamente L’Ho Domato!
Nel frattempo, non ho dimenticato di pensare a te che mi leggi, per cui, visto che la vita continua, passo a descrivere come viene trattato dall’attuale amministrazione il centro storico, quello che non fa parte del circondario del Castello, luogo che ad oggi, a me, cittadino di Gambatesa presso cui pago le tasse, non ha portato alcun beneficio dalla sua presenza e, a quanto ne so, neppure a chi gestisce il gestibile, ha dato danaro contante da spendere a piacimento di chi lo guadagna, ammesso che sia in grado d’introitarne!
Sparlando dunque di via San Nicola ed in particolare dei suoi vicoli, va detto che da sempre, questi ultimi vengono considerati alieni dal servizio di nettezza urbana, quasi che la loro presenza sia un fastidio per il borgo; lì però, abita gente che paga le tasse così come fanno coloro che vivono nella zona prelibata del paese, allo stesso modo e per le medesime cifre.
Prima dell’avvento del governo attuale, noi che viviamo nei vicoli, pulivamo il luogo antistante le nostre abitazioni e, raccolto il risultato della pulizia appena descritta, lo conferivamo a chi doveva prendersene carico, lasciando il tutto nei cassonetti, prima allocati in zona. Dall’avvento della nuova e più “civile” amministrazione, ma soprattutto dal momento che abbiamo vista la scomparsa dei cassonetti a causa e per effetto dell’attuazione della raccolta differenziata, privi di recipienti presso cui depositare il raccolto tratto dai vicoli, noi cittadini di serie “B”, siamo stati costretti a prendere il provvedimento che ti descrivo di seguito.
Prima, come detto, era possibile rimettere i rifiuti raccolti dalla pulizia privata dei vicoli, nei cassonetti; oggi, si raccoglie il tutto perché a differenza di quanto imporrebbe l’amministrazione municipale, al di là del colore politico che ci governa, ognuno vuole ed esige che presso la propria casa viga ordine e nettezza. Avremmo il diritto di chiedere ciò, visto che paghiamo le tasse come chi abita al centro di Gambatesa, ma in considerazione del fatto che quel soggetto che si definisce “Stato Civile” se ne frega dei diritti di tutti, (alla faccia dell’articolo tre della Costituzione della repubblica italiana che mai nessuno ha rispettato), noi, stanchi di lamentarci e fare propositi, siamo passati all’azione:
Pulire il vicolo e buttare i rifiuti, (nel nostro caso), in via San Nicola o in via del Carminale di Sotto, ne più ne meno che come si faceva sessant’anni fa, quando dalle abitazioni si puliva il pavimento e si buttava sulla strada il residuo di quella pulizia, vale a dire, come fanno tanti di quelli che tornano in paese, pensando che qui si viva come al tempo della loro partenza.
E’ questo il progresso proposto da chi ci sta governando?