Enel: La Sicurezza Va In Teatro

Di Vittorio Venditti
(Foto), Di Giovanni Lalli
(Collaborazione), Di Arturo Filiberti

E Noi Ci Siamo Seriamente Divertiti

Cabina Bambina

Si è tenuto ieri, presso il teatro Savoia di Campobasso, il convegno-spettacolo dal significativo titolo:
“La Sicurezza Va In Teatro”.
La manifestazione si prefiggeva d’inculcare, se mai ce ne fosse stato bisogno, nelle menti degli astanti, l’importanza capitale della sicurezza sul luogo di lavoro.
Organizzato dall’Enel, a beneficio del personale interno all’azienda, l’evento ha coinvolto in maniera davvero gradevole e leggera, (nella sua serietà), oltre a chi scrive, tutti i colleghi delle zone di Campobasso, Isernia e Termoli, oltre a delegazioni provenienti da altre zone appartenenti a numerose province di Lazio ed Abruzzo.

Fatto nel fatto, fra coloro che provenivano da Formia (LT), è arrivato a Campobasso un collega che, certamente da me atteso, era un po’ più particolare degli altri.
Fernando Pecchia, mio compagno di scuola alle elementari, è giunto fra noi ed ho potuto riabbracciarlo fisicamente dopo trent’anni:
“Carramba che sorpresa!”.

Bando però alle ciance, ora passiamo ai fatti.

Tutti davanti al Savoia verso le nove e mezza, abbiamo ricevuta l’accoglienza dei nostri dirigenti, a base di caffè e pasticcini.

Caffé Iniziale

Come lavorano questi dell’Enel!
E se no, perché sarei così “esile”?

Verso le dieci e venti, con massima calma, dopo aver mangiato il mangiabile e salutato i nostri capi, avendo solo voglia d’incontrare Fernando, ho preso posto in platea, ovviamente nelle file di posti riservati.

Free press!
E che press!
La più scalcinata.

Ecco che inizia l’evento, con il discorso

Ing. Sturchio

Dell’ingegner Sturchio, capo di stato maggiore… pardon! Direttore del L. A. M., che alternandosi con altri relatori, fra i quali

Ing. Fioriti

L’ingegner Fioriti, introducevano filmati e resoconti sul tema della sicurezza sui luoghi di lavoro, proposti da numerosi caposquadra, spesso coinvolti in prima persona, direttamente o di riflesso, in incidenti più o meno gravi dal punto di vista fisico, sicuramente che segnano, da quello morale.

Platea

La Platea

Loggione

Ed il loggione del teatro, tranne nei momenti di relax, gremiti, erano attenti a quanto veniva proposto, anche se, come detto per altro dai relatori, grazie a Dio, le raccomandazioni che si evincevano dai filmati, fanno già abbondantemente parte della cultura di ognuno di noi che, oltre ad aver l’istinto di conservazione, non è certo masochista.

Da dire che durante il tempo delle proiezioni, abbiamo avuti parecchi momenti esilaranti, giusti per farci comprendere con leggerezza che il tema in questione era fin troppo serio.

Arrivati alle dodici meno dieci, ecco la seconda pausa mangiatoria.
Non ricordo com’è stata definita con tecnicismi anglofoni, ma ricordo perfettamente la fila per acquisire l’acquisibile, sempre davanti al teatro, sempre al cospetto dei passanti.
Per fortuna che Dio ci ha assistito con buone condizioni meteo.

Alle dodici e un quarto, rimessi in armi, ecco il vero spettacolo teatrale.

Attore Protagonista

Il teatro Savoia ha un’acustica a dir poco perfetta; l’impianto d’amplificazione è principesco, e per com’è stato strutturato quanto messo in scena, sia dal punto di vista dei filmati, sia per quanto concerne lo spettacolo di cui ti sto mostrando qualche immagine, fornita dalla mia macchinetta, magistralmente utilizzata dal mio referente, Gianni, immagini da me montate con il significativo aiuto, nella rinomina, del collega Arturo, posso dire, senza paura di essere smentito, che tutto è stato più che accettabile, anche dal punto di vista dell’accessibilità da parte di chi non vede.

Attore Protagonista

In ciò, sono stato confortato dal mio amico Fernando che, nelle mie stesse condizioni fisiche, ha commentato insieme a me ogni passaggio dell’evento.

Attore Protagonista Fra Gli Altri

Siamo per altro stati d’accordo anche nel giudicare più che valida la possibilità di ascoltare i relatori di cui sopra rivolgendoci educatamente verso di loro, non come accade spesso verso la sorgente della voce, visto che era fin troppo chiaro riuscire a determinare la posizione di chi parlava.

Chi Parla Col Traliccio

A ciò va aggiunto una modalità casareccia di acquisizione di improvvisate didascalie, necessarie là dov’era poco comprensibile quanto stesse accadendo.
Ci pensava Gianni che, seduto davanti a me e Fernando, al cospetto dei massimi dirigenti presenti, si girava e ci raccontava sotto voce quanto poteva esserci utile.

E poi si dice che l’italiano non si sa arrangiare nei momenti importanti!

Dialogo Fra Attori

Insomma: una differenza abbissale con quanto si è verificato durante la Cascade, cosa che verrà sicuramente corretta il prossimo anno, visto l’impegno dell’ingegner Sturchio in merito, ribadito a me anche ieri mattina.

Scena 1

Tornando allo spettacolo, bello è stato poter apprezzare l’esibizione, fra gli attori, anche di molti nostri caposquadra che, senza mezzi termini, anche se fra le righe, hanno denunciato il malcontento di dover lavorare spesso in condizioni non proprio paradisiache, cosa che porta inesorabilmente verso il generare disgrazie da nessuno volute ma ancor oggi spesso patite.

Scena 2

Scena 3

Ogni parte di spettacolo, sia monologhi che recitazioni collettive, venivano porte al pubblico su una base musicale che se lirica, spaziava da Verdi a Bellini ed altri compositori ben noti al pubblico amante del Genere, se invece più leggera ma sempre seriamente impegnata, poteva toccare le opere di Fabrizio De André, piuttosto che di Luigi tenco, sempre però in tema con l’argomento via via dipanato.

Attori Che Applaudono Chi Li Ascolta

Gli Attori Ringraziano

Gli Attori Salutano

In procinto D’Inchinarsi

Inchino Al Pubblico

L’apoteosi di tutto l’impegno di ieri si è avuta alla fine, quando sulle note della terza parte del poema sinfonico “La Moldava” del compositore ceco Smetana, dove, sapendone ascoltare la musica, si nota a pieno l’impeto del fiume che dà il nome all’opera, immaginato mentre attraversa la città di Praga, impeto che non lascia scampo ad eventuali ripensamenti sull’agire in prossimità di questo prodigio della natura, gli attori tutti, con grande enfasi e trasporto, hanno voluto ribadire il messaggio che ci dice giorno per giorno di stare attenti ad ogni passo che potrebbe, nostro malgrado, portarci sulla via di un non ritorno, come detto, da nessuno auspicata ma da tanti, purtroppo sempre tanti, ancor oggi patita.

Breve, ma necessario inciso:

Sai che da “Voce fuori dal coro”, di tutto mi si può accusare, tranne che della volontà di assecondare potenti e quant’altro di simile, insomma:
Di voler approfittare per agire di “lingua” e leccare i piedi a qualcuno.
Per questo, confido nella tua ormai ben nota intelligenza, che saprà comprendere la reale importanza di quanto stai leggendo, espressa per giustizia d’azione e verità nei confronti di chi ha agito.
D’altronde, se da una parte, (per statuto), non posso ne voglio accettare nulla in favore di quest’inutile sito, dall’altra, per contratto, nessuno potrebbe pagarmi in alcun modo, prevedendo per me scatti di carriera.

Voglio terminare quanto sto scrivendo, con un vero ringraziamento da rivolgere ai nostri dirigenti che, lungimiranti in merito, cercano in ogni modo di stimolarci a pensare, prima che alla resa del nostro lavoro, alla nostra salute, facendo in modo che chi esce la mattina per guadagnare il pane per sé e famiglia, la sera torni a casa incolume per mangiarlo con i propri cari.
I tempi in cui viviamo però, fanno sì che giorno per giorno si tagli il tagliabile, (in termini di spesa), coinvolgendo ogni tanto anche cose che sono più o meno riferibili alla sicurezza.

E’ questa l’umile esortazione che desidero proporre ai miei dirigenti da questo inutile sito:

Attenti Ai Tagli.

Per evitare che tagli politici, col tempo, si trasformino in tagli fisici, se non sbaglio, quanto si vuol evitare con messaggi simili a quello proposto nell’evento di ieri.