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CACCIATO DA TUTTI = PIU’ FORTE DI TUTTI!!!

Di Vittorio Venditti
(Collaborazione), Di Mario Ricca
(Foto), Di Salvatore Di Maria, Marco Frosali, Giacinta Venditti E Presa Da Internet Da Stefano Venditti

Molti Nemici, Molto Onore!

Benito Mussolini

Riprendendo dopo il Duce questa frase proposta a suo tempo da Giulio Cesare, eccomi a considerare quanto siano nefasti gli anni bisestili, nel mio caso, a proposito del farmi cacciare da tutto e da tutti, avendo la colpa di dire la verità, cosa che se non fosse tale potrebbe venir smentita, cosa che non può venir contraddetta da vigliacchi che evidentemente non sapendo combattere allontanano gli avversari, ricevendone in cambio una sconfitta ben peggiore. Ma torniamo ai fatti perché alla fine, con l’aiuto di Dio, ci sto guadagnando io!

don peppino e don fabio

La colpa di quanto stai per rileggere è del vecchio dei due, (l’altro non c’entra ed io ho poche foto del verme di terra che mi ha colpito). “Ti posso dire una cosa parlando anche a nome dei presenti? Tutti speravamo che tu questa sera non venissi a quest’incontro. (Applauso generale). …Non è giusto che tu scriva così come fai, soprattutto se dovessi farlo di quanto stiamo dicendo questa sera: quanto si dice in questa sede, è un discorso privato… …Non è corretto, anzi, è maleducazione che tu, sentiti i discorsi nei bar li metta a conoscenza di tutt’Italia: sono cose dette nei bar e nei bar devono restare…”.

Chiesa Madre Al Tramonto

Tutto ciò accadde a metà novembre del duemiladodici, (qui se vuoi rileggere), con la conseguente apertura degli occhi che per me ne è derivata, quasi fossi un novello Adamo, per fortuna senza la rottura di zebedèi che una moderna Eva avrebbe potuto crearmi, per la serie: “Te l’avevo detto io…” e così via. Il risultato è stato ed è tutt’ora che io, compresa la catechesi di cui al link appena proposto, con l’aiuto di Dio per l’appunto, ho capito dove si nasconde la truffa che si può leggere in ogni religione ed in quella cattolica in particolare, ragione per la quale posso dire di aver vinta quella prima battaglia, allontanandomi orgogliosamente da quella massa di farabutti che risponde al nome di Santa romana Chiesa, oggi, come ogni anno alla ricerca del vostro otto per mille, pena, in caso di mancato consenso, di finire voi all’inferno, luogo ove io quattro anni fa ho mandati loro e tutti i loro galoppini.

vacca con la squadra: foto di rappresentanza

Una quarantina di giorni dopo, a proposito di scagnozzi, per chiudere quel primo anno bisesto dell’era di quest’inutile sito, ecco che arriva il regalo di Natale: “Quest’anno c’è un problema serio da risolvere: Un paio di componenti della squadra hanno manifestata l’intenzione di farmi scegliere se fare la nottata con loro o con te, visto che tu dai loro fastidio. Questi sono miei compagni da tanto tempo ed io, per ragioni di giustizia ho detto loro di risolvere il problema direttamente con te, ma loro, ancora più irremovibili, mi hanno imposto di scegliere, perché diversamente se ne sarebbero andati senza aggiungere altro”. Insomma: fui cacciato dalla squadra di capodanno, in quel caso la stock 84; la cosa mi fece davvero male, ma poi, comprendendo che tutto partiva dall’educazione cattolica impartita ai due portaborse di cui puoi leggere qui, nonché all’allora loro caposquadra, oggi nelle fila degli intonacati aziendali di Santa romana Chiesa e considerato che in quel gruppo, alla luce dei fatti riletti a distanza di anni, esisteva un sottile livore di fondo che ne pervadeva i componenti ma non si poteva ne si può mettere in chiaro, (prova ne sia la vigliaccata descritta nell’ultimo link presentato), a distanza di anni per l’appunto, devo anche in questo caso ringraziare il buon Dio per com’è andata, atteso che a seguire, la squadra l’ho rifatta con gente che definire più seria è solo voler essere diplomatico e tu sai che io e la diplomazia siamo come il diavolo e l’acqua santa, traendone anche maggior soddisfazione e minor lavoro, il che non guasta. A ciò va aggiunto che se ho considerati inutili schifezze i factotum di cui sopra, non volendo sprecare energia per prendermela con loro, in uno dei due casi ho dovuto fare marcia indietro per divertirmi a fargliela scontare, in quanto a suo tempo qualcuno si permise di dire che quell’essere informe sarebbe stato sulla carta mio parente; siccome la cosa mi ha offeso non poco, sto per rendergli la pariglia ma per ora non posso raccontare niente, cosa che rendiconterò a fatto compiuto.

Come Viè Viè

Capodanno è il filo conduttore che unisce i due anni “funesti”, argomento di questa farneticazione.

Giulio, Davanti A Caffter

Sì, perché rifatta la squadra e per colpa di un paio di maidunate moleste che per altro non ho ne composte ne cantate io, vengo cacciato dal bar di cafter, (qui quanto accadde a gennaio), unitamente a Donato che l’ultimo venerdì di marzo, vale a dire il venerdì antecedente la Pasqua cattolica, avrebbe voluto cercare di metter pace, (qui quel resoconto), non volendo comprendere che quando si cerca di parlare con gli idioti o con i filosofi si perde tempo a prescindere. Ovviamente, com’è accaduto per la prima e la seconda cacciata, anche qui ho tratto il mio guadagno, in questo caso anche economico. Come già scritto infatti, la cacciata da cafter ha previsto il repentino cambio della temperatura della birra che normalmente e giornalmente beviamo. Siamo passati dalla temperatura ambiente di cafter, alla birra fresca che ci viene servita al bar trasce e Jsce e ciò ti dovrebbe far riflettere non poco, pensando all’appropinquarsi dell’estate che anche quest’anno, (pare), sarà torrida; a ciò si deve necessariamente aggiungere che lo straordinario quantitativo di liquido da noi ingurgitato, (da noi medesimi regolarmente pagato con laute somme giornaliere), viene accompagnato da stuzzichini degni di tal nome, (pizza di vario genere, frittata, salsiccia ecc’), cosa che da cafter generalmente si risolveva con la somministrazione di stecchini di pane tostato; risultato: il trattamento che oggi ci riserva Trasce e Jsce, se pur ci costa due euro a bottiglia di birra Forst da sessantasèi centilitri a fronte dell’euro e ottanta che veniva chiesto da cafter, è da noi accettato e preferito, non fosse altro che per evitarci attacchi di dissenteria derivanti dal bere la birra calda.

Il Sindaco Ascolta Il Popolo

Veniamo ai giorni nostri e continuiamo a divertirci su quanto accaduto sabato scorso: “… Tu m’insulti tutti i giorni sul tuo blog! …”. Questo incipit l’ho ripetuto già troppe volte e lo avrai imparato a memoria, perciò non sto qui a tediarti su quanto già riassunto qui. Oggi lo dico: Anche qui ci troviamo di fronte al risultato di quella catechesi cattolica che tratta a suo modo odio e vendetta, per cui se questi sentimenti partono da noi verso loro si definiscono peccato mortale, mentre se avviene il contrario si tratta di giustizia divina, ovviamente per i fessi che ancora credono a simili fandonie, utili agli interessi di questi delinquenti, magari a discapito di gente che vuole solo vivere facendo onestamente il proprio lavoro, senza che nessuno li derubi di questo, in nome della risoluzione del problema della disoccupazione, problema “cristianamente” tenuto in conto da chi ha promessa la soluzione in questione è chiaro: Per chi “partecipa”, ovvero: lecca a questi i piedi e forse non solo. In questo caso la vittoria la vedremo a breve e nei fatti che conseguiranno dall’azione che ho posta in essere, non tanto per mio guadagno, quanto per rendere giustizia a chi si è affidato a me per ottenerne.

Alla base di tutto però, proprio in ossequio a quella catechesi cattolica che ti sto riproponendo in tutte le salse, va detto che l’atto pratico su tutto e di tutto che questi ladri di coscienze altrui vorrebbero imporci, consiste nella loro affermazione di fondo, secondo la quale solo loro, (e al limite… chi da loro delegato sotto stretto controllo in tutti i sensi), possono permettersi di parlare, mentre gli altri hanno il democratico obbligo di starli a sentire e foraggiarli, senza se e senza ma, nell’impresa. Ciò, è stato da questa “Voce Fuori Dal Coro”, anarchicamente ed impertinentemente disatteso, per cui, quest’inutile sito, chi lo gestisce e chi simpatizza per questa forma di emancipazione, vanno in ogni modo fermati per evitare pericolosissime emulazioni, già sapientemente descritte da tanti poeti non omologati, Edoardo Bennato fra questi, con il suo album “Sono Solo Canzonette”, proposto al mondo quasi quarant’anni fa.

Il Nuovo Municipio

A questo punto, ecco provvidenziale il Dire della nostra Mina vagante che prima di tutto ci mostra, se mai ce ne fosse stato bisogno, che quanto accade a Gambatesa è letto in tutto il mondo smentendo clamorosamente quel cretino del vostro parroco, tenutario di sezione della locale sede di Santa romana Chiesa e l’ancor più stupida persona di fiducia della locale ridotta di un partito che ormai non si capisce più cosa sia: (parlo del partito cosiddetto democratico che avendo in sé cineserie come quella che mi disonoro di aver considerata “cambiamento”, rischia di finire inglobato in cose ben più serie che spero vengano agevolmente ed insindacabilmente Regolate da Matteo Renzi), “Da tenere rigorosamente segrete fra le mura che decidono, in modo da regolare i nostri affari, passando per rinnovatori e fregando chi lavora veramente”. Mario dice: “Il prete va a caccia; il politico va a pesca. Considerato che quest’ultimo amministra anche la “cosa Nostra”, per forza di cose deve farlo con l’amo, strumento che se viene contrapposto a chi è amministrato, inevitabilmente diventa l’odio, facilmente ed inesorabilmente sconfitto da chi, accorgendosi di venir fregato, si riprende il suo potere, affidato chiaramente a mani sicuramente non degne di custodirlo”.

Sarà questa la nostra vittoria finale?

Domani tornerò per questo in campo: E CHE CAMPO!!!