Di Anna Minicucci
Giovedì 12 maggio 2016 presso il Livre Caffè Letterario in via Gazzani a Campobasso alle ore 18.30, Anna Minicucci presenterà la silloge di poesie “Passi di vita”- Ed. Prospettiva Editrice sas.
Modererà l’incontro il professor Gianni Spallone con letture a cura dell’attore Michele Manocchio e incursioni musicali a cura del chitarrista jazz Sally Cangiano.
ANNA MINICUCCI nata a Campobasso, laureata con lode in Economia. Scrive poesie, collabora con associazioni per l’organizzazione di eventi culturali.
Partecipa al Movimento dei Poeti Viandanti, di cui è anche curatore delle sequenze del “Verso e ConVerso”, con la pubblicazione dell’antologia “ConTatti diVersi” edito da “de Comporre Edizioni”.
Sue poesie sono inserite in varie antologie e si è classificata in vari concorsi nazionali tra i primi posti o con menzioni di merito.
Ha pubblicato in e-book la silloge “Essenza d’Anima” ed. Librinmente in seguito al secondo posto nel concorso Brain Gnu indetto da Prospettiva Editrice.
GIANNI SPALLONE Professore di Letteratura spagnola moderna e contemporanea presso l’Università “La Sapienza” (primo in Italia a ricoprire questa disciplina).
Saggista bilingue, poeta e scrittore, autore di una ventina di volumi di letteratura spagnola e comparata.
Dirige la collana di narrativa e poesia “Centofiori” per le edizioni di “Il Bene comune”.
MICHELE MANOCCHIO, attore campobassano, laureato in Economia con una tesi in marketing del teatro, impegnato in cortometraggi, spettacoli teatrali, musical e varietà, attualmente impegnato nel film di prossima uscita “Via le mani dagli occhi” per la regia di Francesco Gitto (scrittore e regista).
SALLY CANGIANO, musicista e musicoterapista, endorser della DvMark e della d’Orazio Strings.
A 10 anni ha ricevuto in dono la sua prima chitarra.
A 16 anni, ha la fortuna di incontrare Karl Shlipfinger, poi divenuto suo caro amico e mentore. Con lui e suo padre, alla batteria, fonda il Quartetto Karl.
A 18 anni, si trasferisce a Roma, dove suona con alcuni tra i migliori musicisti della scena jazz capitolina. Dopo aver suonato nel Blue Mood Quartet, si sposta a Bologna per suonare al mitico “Cantina Bentivoglio”. É’ il musicista più giovane a calcare quel palco.
A 24 anni, partecipa all’Eddie Lang Jazz Festival e raggiunge la finale. Un anno dopo decide di dare una svolta alla sua vita e si trasferisce a Bologna per studiare musicoterapia. Questa disciplina lo aiuta a comprendere alcuni parametri musicali che creano emozione: per lui, la musica serve, infatti, a comunicare emozioni e non si riduce a una dimostrazione di abilità tecnica.
Collabora in molti progetti musicali con vari artisti e porta avanti il suo progetto personale dal titolo “Solo Project”.