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Associazione Culturale “Ada Trombetta”. 5 Giugno 2016: Visita Guidata A Jelsi, Riccia E Gambatesa

Di Paolo Matrella

VISITANDO … SI IMPARA E CONOSCENDO … SI AMA!

Dopo l’esperienza giudicata positivamente da tutti coloro che hanno preso parte l’anno scorso alla visita guidata ai musei di Venafro e a San Vincenzo al Volturno, questa Associazione propone quest’anno una visita guidata a Jelsi, Riccia e Gambatesa, nella convinzione che visitando si impara e conoscendo si ama.

Le mete:
– Jelsi: Cripta dell’Annunziata;
– Riccia: Torre del castello e tomba di Costanza di Chiaromonte;
Gambatesa: Castello, gli affreschi del “De Gubertino” – allegorie e particolarità.

La quota di partecipazione è di €. 30,00 a persona, con autobus GT e con pranzo in ristorante.
La prenotazione è obbligatoria e dovrà pervenire entro e non oltre il 20 maggio 2016 all’indirizzo e-mail dello scrivente o al numero telefonico in calce e sarà effettiva con il pagamento della quota di partecipazione, che potrà essere versata c/o la sede dell’Associazione in Via Alfieri, 107.

Con il pagamento della quota sarà fornito il programma dettagliato.

ESTENDETE L’INVITO A CHI E’ DESIDEROSO DI CONOSCERE LE BELLEZZE DEL MOLISE!

Per ulteriori informazioni:
392.8350285
paolomatrella.47@gmail.com

Se sei interessato a saperne di più continua a leggere …

Perché Jelsi? La Cripta dell’Annunziata è molto poco conosciuta e meritevole di migliore fortuna perché conserva affreschi molto belli e forse i più antichi della Regione. La scoperta della sua esistenza si deve al caso. Fa parte di una chiesetta (1363) che nel tempo ha subito varie destinazioni d’uso: ultima quella di teatro. E’ venuta alla luce nel 1947 “scavando” un posto per il suggeritore. Gli affreschi sono stati restaurati e presentano particolarità molto interessanti, uniche nel loro genere.

Perché Riccia? Per due motivi. Il primo è perché L’Associazione quest’anno vuole ricordare in ogni modo Antonio Trombetta, che a Riccia ha aperto il suo primo studio fotografico. Il secondo è che Riccia merita comunque un sopralluogo anche per conoscere Costanza di Chiaromonte. Ma, chi è stata costei? Partendo da Modica in Sicilia, andò sposa a 10 anni a Ladislao d’Angiò Durazzo, re di Napoli, poco più grande di lei. Dopo due anni di angherie subite dalla regina-madre Margherita fu ripudiata da Ladislao, convinto dalla madre che un nuovo matrimonio avrebbe apportato denaro fresco nelle casse dei Durazzo. Ladislao stesso fece in modo che Costanza sposasse il suo amico Andrea de Capua, figlio del principe di Riccia e IV Conte di Altavilla. Stabilitasi nel castello di Riccia ebbe la gioia di due figli; morì ancora giovane, qualche anno dopo del marito, compianta da tutta la popolazione per la benevolenza che era riuscita a suscitare nell’animo della gente. Costanza di Chiaromonte ed il marito Andrea de Capua sono sepolti nella ex chiesa della Madonna delle Grazie. Sia la Torre del castello, che affaccia sul torrente Succida, sia la tomba di Costanza di Chiaromonte hanno fatto parte del patrimonio fotografico Trombetta.

Perché Gambatesa? Gambatesa forse è il sito più noto, almeno perché se ne sente parlare più diffusamente. Anche per chi già conosce questo sito, varrà la pena scoprire tanti aspetti poco noti degli affreschi del “de Gubertino”: allegorie e particolarità che renderanno la visita interessante e ricca di rivelazioni.