Di Marco Frosali
A distanza di tre settimane dalla prima uscita ufficiale, la Zoccola Dura del club si è ritrovata Domenica 17 Aprile per un nuovo incontro all’insegna di tanti bei km in compagnia e in sella alle fide Guzzi. Approfittando delle belle giornate di sole (che inizia a picchiare abbastanza forte), l’allegra combriccola si riunisce al luogo prefissato all’appuntamento: l’area di servizio Colle Tasso Sud all’imbocco della A24…con partenza IMPROROGABILE (Sgam-One dixit!) alle ore 9!
Gli ordini del Presidente vanno eseguiti senza se e senza ma e così, svegliatomi di buon mattino, prendo Sara e alle 8.20 precise giungiamo all’area di servizio! Qui incontriamo solo Giacomo (Starsky): infatti eravamo i primi ad essere arrivati!
Ma piano piano arrivano tutti gli altri!
E qui notiamo la presenza di 3 new entry: Romina, la centaura del club e Costantino in compagnia di Maria, a bordo di 2 Guzzi Nevada (Romina con la sua, Costantino e Maria con la loro!).
Si rivede anche Franco a bordo della sua BMW R850 R.
Starsky intanto, avendo montato da poco il parabrezza alla sua bella Guzzi V850 GT, chiama il povero Palindromo munito di spazzolone per vetri a dargli una bella lucidata…
…e porgendogli un bel mazzo di banconote, dato che il novello lavavetri non aveva da cambiargli il resto!
Ma ecco che arriva Sgam-One in compagnia di Michela, in sella all’SP1000 modificato per l’ennesima volta…
…accompagnati da Giulio, che oggi si presenta in tenuta All Black: Casco, Pantaloni, Scarpe e Moto Nera (Laverda 1000)…
…che, rombo assordante a parte, lascia dietro di se una nuvola di fumo nero e tanta puzza di benzina incombusta che stordisce qualsiasi inseguitore!
E meno male che la partenza improrogabile doveva essere alle 9!
Il tempo di aspettare l’ultimo arrivato (Peppino! Sempre lui!), alle 9.20 si imbocca l’autostrada e si parte.
Dopo circa 30 km lasciamo l’autostrada a Carsoli e ci dirigiamo verso la prima tappa di giornata: Tagliacozzo. Ma la strada, oltre ad essere bella è anche pericolosa! Buche? Brecciolino? Macchie di olio? Massi che franano dai pendii delle montagne? Animali lungo la strada? Niente di tutto questo…c’è semplicemente Peppino alla guida della sua mastodontica California 1400 e perennemente impacciato quando la strada è particolarmente ‘curvosa’ (mo voglio vedere se quelli dell’accademia della crusca mi mandano la letterina di encomio!) Io ad un certo punto me lo ritrovo davanti e, memore del viaggio a San Benedetto del Tronto di 2 anni fa, conscio del fatto che Sara è la moto più piccola e meno potente del gruppo, ad un piccolo rettilineo riesco a superarlo di slancio e lasciarmelo alle spalle (il lavoro di Felice sul motore si vede in certi frangenti!)
Cosa che a ruota fanno anche gli altri, ma Sgam-One da bravo presidente chiude il gruppo cercando di supervisionare Peppino ‘La Peste’ e di limitare le sue scorribande nelle corsie opposte delle strade!
Poco prima di Tagliacozzo ad un incrocio ci fermiamo: mancavano infatti sia Sgam-One (e Michela), che Peppino. I 3 arrivano circa 5 minuti dopo con Sgam-One che ha una faccia che dice tutto: “Me so venuti i crampi ar piede destro a furia de frenà…’cci sua!”
Ogni riferimento a cose o persone è puramente casuale!
Giunti finalmente a Tagliacozzo…
…parcheggiamo le nostre moto e ci raggruppiamo nella piazza centrale recandoci al locale bar per fare colazione come solo noi sappiamo fare: prendendolo letteralmente d’assalto, tutti insieme spassionatamente (si…con la S iniziale perché quando abbiamo fame non guardiamo in faccia nessuno: nemmeno fra di noi)!
Dopo esserci rifocillati con bombe alla crema, cornetti, caffè, cappuccino e via discorrendo, ci riuniamo nuovamente per rimetterci in viaggio…ma Renzo (Boulevard) fa gentilmente notare a Sgam-One di non dare sempre il buon esempio: aveva infatti commesso una doppia infrazione parcheggiando la moto presidenziale sulle strisce pedonali e davanti allo scivolo per i disabili! “Ahò…ma se prima nun c’era posto, ‘do a dovevo mette?”
Beh…coatta la moto, coatto il pilota!
Dopo questo siparietto si riparte in direzione Avezzano, attraversando la vasta piana del Fucino ricca di campi coltivati, fino a giungere al cospetto delle grandi antenne paraboliche del centro spaziale ‘Telespazio’ dove facciamo una breve sosta di circa 10 minuti…
…e anche una bella foto di gruppo!
Lasciata la stazione di Telespazio verso le 12 e dato che la fame inizia a fare capolino, ci dirigiamo verso l’odierna tappa: il centro di Pescina dove troviamo posto presso una locale trattoria e ci accomodiamo per pranzare!
Rosario e Biland non perdono tempo: tirano subito fuori il vino che avevano portato, prontamente stappato da Biland ormai nominato ufficialmente come ‘Mescitore di Fiducia del Club’!
Il menù a dire il vero non sembra molto ricco…probabilmente non si aspettavano circa 30 persone tutte insieme! La specialità della casa sono gli arrosticini, così ne ordiniamo a palate!
Ognuno si crea il proprio menù: io ho preso una coppetta di insalata, arrosticini e un panino con hamburger, poi Biland mi ha passato alcune delle sue patatine fritte!
La foto stavolta me la scatta Ube cogliendomi impreparato all’atto del primo mozzico: il panino era talmente grosso che non sapevo da che parte iniziare a divorarlo!
Ma la fame e fame e così…ciao ciao panino!
Dopo aver consumato il pranzo (non all’altezza delle altre uscite), ci rechiamo nel parchetto adiacente dove passa il fiume Giovenco…
…e dove ci lasciamo andare ad un po’ di relax!
Mentre Costantino si arrampica sul grosso albero presente per farsi scattare una foto.
Ma c’è una sorpresa: Luigi e sua moglie Rita tirano fuori delle bottiglie di spumante e un recipiente con 2 vassoi contenenti dell’ottimo tiramisù! Era infatti il compleanno di Luigi…e quale miglior occasione di festeggiare insieme agli amici di tanti giri in moto?
A creare l’atmosfera musicale ci pensa Valerio collegando il suo lettore MP3 ad una piccola cassa portatile!
Il tiramisù è davvero ottimo e, infatti, tutti hanno gradito più di una porzione…
…qualcuno ha esagerato…
…e qualcun altro si è riempito fino al limite!
Dopo il dessert, alcuni si avviano in anticipo per fare rientro a Roma (Giulio, Romina, Vincenzo, Fabio e Maurizio). Ma Sgam-One riesce nell’impresa di far andare via anche Peppino! “A Peppì, sbrigate se voi tornà a Roma…che questi se avviano e nun t’aspettano!” Peppino non se lo lascia ripetere 2 volte: fra l’autostrada e una strada piena di curve opta per la prima soluzione!
Meno male!
Il nutrito gruppetto dei restanti allora, dopo aver messo un po’ di benzina alle proprie moto, riparte per fare ritorno a Roma facendo un giro più lungo rispetto ai membri che hanno optato per l’autostrada, passando infatti fra le montagne e senza Peppino a creare apprensione, le cose sembrano andare lisce come l’olio!
Ma con una Guzzi…che viaggio sarebbe senza qualche problema tecnico?
Il primo a lamentare qualche problematica è Mimmo (Er Cognato de Ube) che avverte cigolii provenienti dalla trasmissione e sente la moto come se fosse frenata, seguito da Palindromo che invece, oltre alla medesima problematica (moto frenata) avverte anche problemi di carburazione.
Fermati ad uno chalet posto in un bosco molto rigoglioso fra i monti della Marsica…
…alcuni di noi vanno al bagno, mentre altri prendono un caffè per innalzare la soglia di attenzione, abbassata a causa della digestione! I membri che lamentavano problematiche invece, a controllare i loro mezzi. Ed ecco spiegato il perché delle ruote frenate: sia a Mimmo che a Palindromo il pedale del freno non risaliva del tutto…
…ma i guzzisti di esperienza come Ube e Starsky risolvono sempre il problema in breve tempo con una regolazione della corsa ad hoc!
Per controllare meglio la moto di Palindromo, Starsky decide poi di fare un giro di prova, ma…al suo ritorno gli da una terribile notizia: “A Palì…me sa che te sei giocato a’ frizione!” Un silenzio tombale cala fra di noi…e mo? Palindromo cambia colore passando dal bianco (per lo spavento) al verde (di rabbia)!
Ma le sorprese oggi, sembrano non finire mai: Anche Sara mostra piccole magagne!
Infatti, mentre vado a prendere dal bauletto un cacciavite e delle fascette utili a Starsky per cercare di mettere Palindromo nelle condizioni di poter rientrare a Roma (per la cronaca, si era spanata la vite che regolava il cavo della frizione), io avverto un odore pungente di benzina. Osservando meglio fra i carburatori noto una perdita copiosa di carburante da un tubicino che conduce al raccordo che li collega. E così, come per la scorsa uscita a Todi, si creano 3 squadre: una attorno alla moto di Palindromo, una attorno a Sara e una…che cazzeggia e si riposa!
Ma nel giro di una mezz’oretta risolviamo i nostri problemi: io taglio 1 cm e mezzo del tubo vecchio (c’era una piccola crepa) accorciandolo e annullando la perdita…
…mentre Starsky, coadiuvato da Ube, mette in tensione il cavo della frizione di Palindromo utilizzando una fascetta da elettricista che avevo con me in modo tale che, felici e contenti, siamo tutti in grado di ripartire. A cosa serve una fascetta da elettricista su una moto, vi starete chiedendo? Serve….eccome se serve! Guzzi o non Guzzi, sempre meglio portarsene dietro qualcuna: fanno miracoli!
Ripreso il viaggio, percorriamo altri 60-70 km senza problemi fino a raggiungere Carsoli dove, essendo le 18.40, il gruppo si divide ulteriormente: io, l’Avvochèto, Ube e suo cognato optiamo per l’autostrada, mentre gli altri fanno una sosta a Roviano facendo visita alla mamma di Rosario, prima di tornare a Roma.
Secondo giro stagionale e anche questa volta, boom di presenze!
La bellezza del tragitto, complice la solita voglia di stare in compagnia e divertirsi e le belle giornate di sole (oggi nella piana del Fucino un po’ di caldo lo abbiamo patito) ha fatto si che anche stavolta abbiamo formato un bel gruppone di 24 moto e 31 persone (dati forniti da Boulevard).
Abbiamo visitato posti molto panoramici, guidato su strade molto divertenti e ricche di curve…anche se, come già detto prima, il pranzo non è stato all’altezza delle nostre panze!
Qualche piccolo problema tecnico risolto in breve tempo…ma è normale su moto di oltre 30 anni che, a dispetto dell’età che avanza, ci portano dappertutto e ci riportano comunque a casa! Purtroppo non c’è niente da fare…un viaggio in Guzzi non sarebbe mai un viaggio con la V maiuscola senza imprevisti, così come un Guzzista con la G maiuscola non può non arrivare a destinazione con le mani sporche di grasso/olio e con la puzza di benzina addosso!
Dopo circa 300 Km, strage di moscerini…
…e tanta stanchezza, non rimane altro da fare che pensare al prossimo giro!