Di Mario Ricca
Le Escort Vanno “Ripagate”!!!
Ipocrita decisione del Tribunale di Milano, che nel processo Ruby, ha sancito che le ragazze hanno diritto a chiedere un risarcimento perché sono parti offese.
(RUBY, 29 RAGAZZE SARANNO PARTE OFFESA AL PROCESSO).
Sarei curioso di sentire in merito, le opinioni di quelle riserve Indiane riconducibili a movimenti femministi capaci di frantumarci le gonadi negli ultimi 40 anni.
Di tutto mi si può accusare tranne che di essere un moralista o peggio ancora un idealista.
Non giudico l’operato di queste ragazze, anzi provo per loro grande rispetto.
Credo che ognuno sia libero di disporre della propria “zona della felicità” come meglio ritenga e sono convinto, che un paese dove una persona ha la possibilità di decidere autonomamente di monetizzare la suddetta zona, (magari pagando il dovuto in termini di fisco), sia un Paese libero.
A scanso di equivoci, ribadisco che parlo di chi intraprende la strada del mestiere più antico del mondo per scelta e senza costrizione alcuna.
Pertanto, trovo sconcertante che si debbano considerare parti offese coloro che nella piena consapevolezza del loro agire, mettevano a disposizione le proprie virtù in un reciproco e sottolineo ancora una volta, consapevole scambio di “generosità”.
Se queste ragazze hanno veramente diritto a un risarcimento, a pagare dovrebbero essere a mio avviso chi le ha “sbattute” in prima pagina per mesi e mesi, rendendo pubbliche le intercettazioni, al solo fine di alimentare un voyeurismo mediatico che spesso, non ha alcuna rilevanza processuale.
Naturalmente, insieme a chi ha fornito a quella mandria di avvoltoi dell’informazione soprattutto di sinistra, materiale che avrebbe dovuto essere nell’esclusiva disponibilità del Togame.
Ritengo dunque, che la Casta togata, prima di utilizzare nei suoi provvedimenti il termine dignità, farebbe bene a guardarsi allo specchio!