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Il Barile Raschiato

Di Vittorio Venditti
(Collaborazione), Di Marco Frosali, Matteo Renzi E Mario Ricca

Sempre Peggio, Sempre Peggio!

Che te lo dico a fare… mi ripeterei diventando antipatico anche a chi mi vuole bene. E’ per questo che tralasciando le ciance, passo rapidamente ai fatti.

Il cavallo di rincorsa, come si conviene in ogni notiziario, è sportivo:
Marchisio costretto a scusarsi con tutti vittima del politicamente corretto.
Commento di Mario:
“I sacerdoti del politicamente corretto L’unica medaglia alla quale possono ambire È quella di merda!!!”.
Commento mio:
I sacerdoti tout court, produttori di chiacchiere da bar ben pagate… poi si lamentano di chi, quelle chiacchiere, le produce gratuitamente…

Odierno fanalino di coda è un amaro confronto:
TRA LA SVIZZERA E L’ITALIA C’E’ UN ABISSO.
Commento di Mario:
“L’itaGlia non sa prendere esempio dai virtuosi, preferisce farsi distrarre dalle fondamentali problematiche dei froci”!
Commento mio:
Diventiamo tutti svizzeri: Poi ci divertiremo!

Al nono posto i gufi della “perfida Albione”:
Londra choc: “Fra 10 anni dell’Italia non resterà nulla”.
Commento di Mario:
“Signori delle istituzioni, alla gran parte della gente è questo che interessa e preoccupa, non la sorte di gay e lesbiche”!
Commento mio:
Sta stronzata l’ho già pubblicata in un’edizione imprecisata del “Barile raschiato” di diversi mesi fa.
Mario dice che questa è la situazione che preoccupa la gente comune; io dico che alla gente comune nemmeno questo interessa.
Chi avrà ragione fra noi due?

Ottava piazza all’ennesima boldrinata:
Boldrini ci ripensa: “affittare l’utero ai gay è giusto, solo se la donna che lo fa è ricca”.
Commento di Mario:
“Sempre la solita cantilena del sinistrame che ritiene il profitto, (degli altri(, “discutibile”, da condannare e in pieno stile bolscevico, da proibire per decreto”!
Commento mio:
Da quando in qua la libertà personale si misura col censo?

Bella roba anche al numero sette:
La minaccia del prefetto: “Davanti al giudice chi non accoglie profughi”.
Commento di Mario:
“Ma auspicare la rimozione di questo personaggio non solo necessariamente dalle sue funzioni anche mediante soluzioni “definitive” è reato”?
Commento mio:
Se è reato, dipende dai punti di vista. Se va fatto, dipende dalla volontà di chi deve difendersi.
In ogni caso, a me non interessa: Can che abbaia, specialmente in certi frangenti, non morde.

A metà classifica, troviamo chi ha virtù ma non ha Giustizia:
Pisani, arriva la nomina a questore per il superpoliziotto che stanò Zagaria.
Commento di Mario:
“Ricordo la gogna mediatica che dovette subire allora. Mi auguro che adesso venga dato risalto anche a questa notizia come si fece quando il dottor pisani venne processato mediaticamente”!
Commento mio:
Perché la mia mente malata associa questa promozione a quella che a suo tempo fu somministrata al Prefetto di ferro?

In quinta posizione troviamo chi ha voluto strafare:
Sgozza 14 familiari poi si uccide, orrore in India.
Commento di Mario:
“Ha deciso di darci un taglio anzi… Più di uno”.
Commento mio:
Ecco cosa succede a voler emulare l’ISIS.

Con la medaglia di cartone torniamo a cose già sentite e mai risolte:
«Ladri liberi, qui pochi magistrati In Trentino condanne in due-tre anni».
Commento di Mario:
“Lo stato è, di fatto, il sindacato di ladri, rapinatori e spacciatori quindi, se si vuole essere dallo stato tutelati, sarebbe bene regolarsi di conseguenza”!
Commento mio:
Questi, finché è convenuto loro, hanno fatto il bello e cattivo tempo, (vedi Tortora); ora pensano di risolvere il problema all’italiana, addossando le colpe a chi le avrebbe per principio:
Questi, lo sanno che qua nessuno è fesso?

Come potrei non assegnare la medaglia di stronzo a questo? Se la merita a pieno:
Pietro Maso minaccia le sorelle: “Con loro dovevo finire il lavoro 25 anni fa”.
Commento di Marco:
“25 anni non gli sono bastati per cambiare? Dategliene altri 25”!
Commento mio:
A lavar la testa all’asino si perdono acqua e sapone.
Provi lo stato a finire il lavoro mal fatto venticinque anni fa: Sarei ben contento di contribuire all’acquisto di uno straccio di cassa da morto per un bastardo del genere!

L’argento lo diamo a chi c’informa che l’oro non gli basta:
Lo sfogo del politico: “Con 11 mila euro non arrivo a fine mese.
Commento di Marco:
“Provasse a spendere di meno…magari eliminando i ‘regalini’ alle sue amichette o evitando cene al ristorante tutte le sere a base di aragosta, ostriche e champagne”!
Commento mio:
Proviamo a dargli ottocento euro al mese e senza la sicurezza di sapere se li prende: Vediamo come reagisce!

PAPPARAPAAAAAAA!!!!!!!

Vince la puntata di oggi qualcosa che se non fosse drammaticamente seria avrebbe partecipato e preso il primo premio fra le “Innocenti Curiosità”:
Reggia di Caserta, sindacati contro nuovo direttore: lavora troppo.
Commento di Mario:
“Le abitudini sono dure a morire…”.
Commento di Matteo:
“Vi ricordate quando vi ho raccontato della mia emozione davanti alla Reggia di Caserta e alle sue possibilità? E quante volte vi ho scritto fino ad annoiarvi che la procedura di nomina – internazionale – dei nuovi dirigenti dei musei aiuterà tutti noi a essere più attenti al patrimonio culturale italiano, meraviglioso e poco valorizzato? Bene. Da Caserta arriva una storia incredibile. I sindacati della Reggia di Caserta si sono ufficialmente lamentati del Direttore Mauro Felicori – scelto dal Governo sulla base di quel bando – perché a loro dire questo Direttore “lavora troppo”. Al punto che questo troppo lavoro sarebbe addirittura un rischio per la sicurezza della Reggia! Ma vi rendete conto? Non hanno ancora capito che la pacchia è finita? Nel frattempo da quando c’è Felicori, i numeri migliorano: rispetto a Febbraio del 2015, il mese di Febbraio 2016 ha fatto segnare più 70% di visite e più 105% di incassi. Ci rendiamo conto? Se si lavora, le cose cambiano. Punto. Il nuovo direttore lo sa perfettamente, gli italiani anche, il Governo c’è. Appena se ne accorgono anche certi sindacati saremo al completo! Nel frattempo, mentre si convincono, noi andiamo avanti, a viso aperto e con ancora più determinazione di prima. La cultura può essere la ripartenza dell’Italia. E se c’è chi rema contro, noi – senza paura – remeremo più forte. Sono certo di poter contare su tutti voi. E sono certo che aver scelto persone come Felicori ci aiuterà a essere ancora più determinati e appassionati. Viva chi si impegna. Viva l’Italia.”
Fonte: Enews 416, sabato 5 marzo 2016.
Commento mio:
Siamo in Italia o no?
Se sì, al di là del discorso che fa Matteo, metodo da me usato da una vita per vivere per l’appunto, questa presa di posizione di qualche sindacalista è normale routine!

Alla prossima.