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L’Italia: Dalla Padella Alla Brace

Di Mario Ricca

Chi Canta Festeggia E Si Accontenta, Chi Conta Comanda E Gode

Prendendo spunto dall’articolo Con Monti l’Italia verso il Nuovo Ordine Mondiale (NWO), Mi vengono in mente delle riflessioni che mi fanno ben sperare per il mio futuro e da utilitarista e
individualista quale sono, non posso che essere sereno, in barba a coloro che si fanno il sangue amaro.

Abbiamo assistito in questi giorni, al commissariamento del nostro Paese, da parte di chi ha il Potere Vero, potenti che hanno tolto dalle mani della classe politica Italica, un giocattolo che evidentemente, èra per i politicanti nostrani, troppo complicato da far funzionare.
Un giocattolo, che entrambe le fazioni politiche di questo Paese hanno avuto tra le proprie mani.

Questo è bene ricordarlo a quella marmaglia di frustrati che festeggiava nelle adiacenze del Quirinale lo scorso 12 novembre, quella frangia patetica capeggiata da chi ha pubblicamente definito il 12/11/2011, giorno della liberazione.
Liberazione dal tiranno, da colui che è stato definito dai suddetti la causa di tutti i mali.

Facendo un inciso, Quando parlo di potere vero, non intendo quello del tutto illusorio deciso dal popolame con il voto, ma mi riferisco a quello di chi ha il solo mezzo che da il diritto a decidere ossia il DIO DENARO, Potere che non ha bisogno dell’aiuto del togame ma che, anzi, proprio perché tale, può permettersi il lusso, a propria ed esclusiva volontà, di guardare anche costoro ed esprimere, questa volta sì, liberamente, un giudizio disinteressato sul loro essere ed operare.

Tornando al tema, siamo stati finanche capaci di farci umiliare da un rappresentante politico Belga, (uno Stato che per 2 anni è rimasto senza governo), il quale si è potuto permettere di farsi i fatti nostri affermando che:
“l’Italia doveva andare immediatamente al voto”.

Il Presidente del Consiglio uscente, è stato vittima di un comportamento tipicamente Italiano, comportamento di coloro che sono particolarmente inclini ad abbandonare chi è in parabola discendente; di conseguenza il Governo è stato costretto a terminare in anticipo il suo mandato.

Però Re Silvio a mio avviso, da grande stratega quale è, ha avuto un tempismo perfetto per abbandonare un campo al momento pesante e quindi poco praticabile; (più si sta lontani dal pantano e meno fango schizza), e la parziale uscita di scena del Cavaliere è stata più che mai provvidenziale, in vista delle politiche 2013, quando Re Silvio secondo me tornerà e si riprenderà quanto gli è stato tolto per colpa dei traditori e da chi ha cavalcato i tradimenti per dar fiato alle trombe sfiatate di quell’idealistame al quale personalmente auguro che la brace che al momento li ospita faccia quanto prima il suo ovvio lavoro.

I padroni si sono ripresi il giocattolo concesso in comodato e ora lo gestiranno giustamente al fine di tutelare i loro interessi.
Quando il DIO DENARO canta, la musica tace e chi è ingrado di far cantare il DIO DENARO, ha potere e forza contrattuale che consente di dettare unilaterali e insindacabili condizioni.

La classe politica avrà pure le sue colpe, però non dimentichiamo che la politica, è lo specchio di questo Paese di conseguenza, è degna di chi la vota.

Il comodato è stato sospeso, quindi, per morosità.

per quanto mi riguarda, rimarrò alla finestra ad osservare, inebriandomi con i fumi di suddetta Brace.