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Ciao Aldo

Di Vittorio Venditti
(Foto), Di Salvatore Di Maria

In Morte D’Un Amico

A. E R. RICCIARDI, M. EMANUELE E T. CONCORDIA - VURRI’A

Quante volte ci siamo incontrati come avversari? Quante volte ci siamo trovati da amici? Le migliori chiacchierate le abbiamo fatte con te da Maestro e me da ultimo dei discepoli. Ho cercato d’imparare tutto il possibile e ci sarebbero voluti anni di studio per arrivare a “rubarti” quanto hai dato e fatto per il Molise: Qui, fra l’altro, trovo ciò che non avrei voluto mai sentire…

Io, preferisco ricordarti quando, una sera dell’ultimo Festival, eri intento a mangiarti tutto il mangiabile nel negozio di Angela Blu; io voglio ricordare il mio amico che quando mi salutava, quasi mi prendeva allegramente in giro, Celebrando così la vita per ciò che è: vale a dire, senza considerare le disgrazie che colpiscono ogni uomo, magari con la voglia di vivere, non tanto per la propria gloria, quanto per veder vivere il luogo ove è nato e resta stabilito, facendo ciò con la Poesia, propria di pochi Poeti.

Ciao Aldo. Io lo so che mi stai leggendo e che sicuramente fai parte dei miei cinque lettori che mi vogliono bene. Lo so perché l’ho “Visto” da come ti sei sempre porto nei miei confronti; lo so perché ho letti ed ascoltati i tuoi versi messi in sublime e straordinaria musica, la Musica di chi con quella, vuole dirci ed insegnarci ciò che gli viene dal cuore, senza per questo voler nulla in cambio, se non il riconoscimento del suo esser rispettoso della sua Molisanità, come leggi, con la M Maiuscola.

Ciao Aldo. Questo è un saluto di rispetto, ma sicuramente non è un lasciarci perché io sono convinto che tu già mi stai guardando dal posto che meriti: il Paradiso, magari costringendomi a tornare indietro mentre scrivo per farmi correggere gli errori di battitura. Sì, perché tu, anche quando discutevamo, con il tuo infinito garbo, dettato dalla tua proverbiale umiltà, (di chi è Grande), senza dirlo, ci correggevi e noi capivamo…

Non me la tiro a lungo.

Stammi bene e pensa che prima o poi ci dovremmo rincontrare, io per trovarti e ritrovarti, tu per insegnarmi ancora una volta quanto non hai potuto fare per mancanza di quel tempo che io avrei voluto molto più lungo per te in questo mondo.

Che la terra ti sia lieve.