Di Vittorio Venditti
(Loghi), Presi Da Internet Da Salvatore Di Maria
Al Momento: Qual E’ Il Miglior Rapporto Qualità/Prezzo?
Si fa un gran parlare, (e solo quello), di banda larga e tu sai come la penso in merito, viste le numerose farneticazioni da me espettorate nel tempo, delle quali evito di rimettere i link. Questo sistema di comunicazione, visto che siamo in Italia, oggi ci viene presentato come Novità, preparandoci a riceverlo sotto forma di rete fissa, utile alle società telefoniche ed a chi ci governa per veicolare a colpo sicuro ogni messaggio necessario al loro guadagno, facendo passare la cosa come Progresso per il popolo.
Da altre parti, (Giappone in primis), sono anni che la banda larga sufficiente a gestire la vita quotidiana dei cittadini viene veicolata tramite reti mobili, sicuramente più utili a chi fa dell’indipendenza la bandiera della propria vita, lasciando la rete fissa ad uffici ed istituzioni tout court. Siccome io sono per l’indipendenza per l’appunto e la libertà d’azione, oggi, dopo circa un anno dalla precedente, ti propongo una mia personale analisi della situazione attuale del traffico internet mobile locale e di quanto costa a noi cittadini gestirlo, tenendo conto solo delle compagnie reali ed escludendo quelle virtuali, non proprietarie delle reti di trasmissione.
Dallo scorso anno, la società di telecomunicazioni che ancora viene definita “italiana”, a Gambatesa ha fatti notevoli progressi; è presente infatti il segnale 4G in tutto il paese con un’intensità che va da una a due barre. La cosa sembrerebbe insufficiente ma non lo è, atteso che l’LTE viaggi su frequenze che vengono veicolate mediante onde più lunghe di quelle utilizzate per le trasmissioni 2G e 3G, la qual cosa significa che per quanto concerne la trasmissione fonica, in pratica nulla cambi eccetto la fedeltà dell’audio ricetrasmesso, ottenendo un notevole risparmio in termini di consumo di corrente per la gestione delle stazioni radio/base e di conseguenza una minore emissione di onde elettromagnetiche, il che non guasta.
Nessun problema o quasi anche se ci riferiamo alla trasmissione dati, visto che non trovandoci di fronte ad emissioni mediante portante, l’impatto è praticamente nullo, a maggior ragione quando ci si trova di fronte a condizioni meteo avverse.
La compagnia d’origine tedesca ed ora britannica, come TIM, permette direttamente l’accesso alla velocità più alta, (mai comunque superiore al limite del 3G); “bene”! dirà il superficiale di turno: Male, dico io, atteso che il o i giga acquistati in casa Vodafone in bundle, se permettono una gestione quasi spensierata del 3G, alla velocità ritenuta superiore, a differenza di quanto accade per la compagnia di cui sopra, terminano in men che non si dica, lasciando il cliente a bocca asciutta ovvero in condizioni di spendere rapidamente altro danaro per il ripristino dell’alta velocità.
A Gambatesa anche Vodafone copre il territorio in 4G con un segnale non dissimile da quello proposto dalla TIM.
La società “arancione”, dal canto suo in paese non ha copertura 4G. Là dove il sistema funziona, va detto che ci si può trovare di fronte a qualcosa di valido, se non in caso di alto traffico.
Wind non impone costi aggiuntivi per accedere al 4G, forse proprio per via del fatto che la sua copertura ad alta velocità è ancora troppo a macchia di leopardo.
Da ultima, la società d’origine cinese che vorrebbe fondersi con quella “arancione”, copre il borgo con un segnale 4G, solo in buona parte della zona prelibata; nel centro storico, ho potuto riscontrare una presenza in 3G con un segnale che a stento arriva ad una barra. La conseguenza è che per avere connessione, spesso bisogna fare dei miracoli.
Parlando di 4G, (là dove la cosa è possibile, spesso si deve ricorrere all’attivazione della modalità di ricetrasmissione ad alta velocità, (ci viene concessa gratuitamente per grazia divina), utilizzando però un bundle ridotto di traffico acquistato in quantità superiore per il 3G.
C’è altro?
Sì: Le Fregature.
A tal proposito, ricordo a me stesso che mentre TIM Vodafone e WIND, alla fine dei giga acquistati, hanno la compiacenza di bloccare, (Vodafone), o rallentare senza costi aggiuntivi, (TIM e WIND), la navigazione in qualunque caso, per Tre la cosa lascia il tempo che trova, per cui, se non si sta attenti al consumo, si riceve un salasso memorabile; a ciò va aggiunto che Tre, (ed in parte anche Vodafone), hanno iniziato a farsi pagare il traffico acquistato per quattro settimane, distribuendolo però settimanalmente, con notevole aggravio occulto di spesa per l’utente ed altrettanto palese stress per lo stesso.
Quale compagnia conviene ingrassare?