Essere ciechi = Essere Incazzati: In Molise, SEMPRE LA SOLITA STORIA!

Di Vittorio Venditti
(Collaborazione), Di Mario Ricca
(Foto), Presa Da Internet Da Stefano Venditti
(Loghi), Presi Da Internet Da Riccardo D’Antonio E Stefano Venditti

Oggi? Ce La Cantiamo E Ce La Suoniamo! Se Ci Prendono Per Scemi…

Avevo altro in programma per tediarti oggi, ma il rutilante mondo moderno ha dirottato il mio farneticare su qualcosa che sinceramente spero non t’interessi: L’essere ciechi oggi ed il risolvere ciò che in tanti, compreso un cretino che vive da troppo tempo a Gambatesa, dicono che “non è un mio problema”.

“In occasione della IX Giornata Nazionale del Braille, l’Unione Italiana dei ciechi e degli Ipovedenti (ONLUS) di Isernia in collaborazione con l’Istituto per la ricerca, la Formazione e la Riabilitazione Irifor Onlus Molise promuove un percorso tiflologico interamente dedicato alla figura di Louis Braille, il genio francese inventore del …”, così troviamo scritto nella pezza che la Mina Vagante ha voluto inviarmi con il suo commento a corredo, articolo che ti mostro di seguito: IX Giornata Nazionale del Braille: presentazione del percorso del Braille tiflologico 2016; “Per una conferenza stampa sulle attuali forme di scrittura, si dovrà attendere il 2055”?

Matteo Renzi

A tal proposito, l’altro ieri, (se sei fedele nel rovinarti la giornata leggendomi sai che lo faccio spesso), ho scritto al nostro attuale presidente del consiglio che ha chiesto con insistenza di commentare il lavoro suo e della sua squadra, fatto negli ultimi due anni: (qui e qui se non mi credi).

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Contrariamente al solito, lo scritto è riservato, a meno di un suggerimento che potrebbe arrivare da Matteo, così come richiesto da me e per questo non pubblico la cosa integralmente.

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Dico solo che fra l’altro, ho chiesto al governo italiano, già impegnato nella diffusione della banda larga, di spendersi presso i dirigenti di Google e più in generale delle case costruttrici di software e hardware, affinché implementino gli screen reader sui dispositivi di fascia bassa, a favore dell’uso più reale delle nuove tecnologie nell’affrontare i problemi che la vita quotidiana impone a tutti, normodotati o deficitari che siano, cosa che risolverebbe in maniera drastica il problema delle barriere, non solo architettoniche, che fermano la vita di chi non vede, oltre a ridurre di parecchio l’emissione di assegni e pensioncine che non sempre vanno solo a chi ne ha diritto, atteso che l’appianare gli ostacoli sia foriero del ristabilire l’uguaglianza fra i cittadini normodotati o meno.

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A Matteo, ho scritto che noi agiamo in privato perché le associazioni che dicono di difendere i diritti dei ciechi, sono ancora impegnate a celebrare il braille, codice di scrittura che è stato importantissimo per la nostra istruzione, modalità ormai più che obsoleta alla luce di quanto oggi la tecnologia offre a prezzo ed ingombro infinitamente inferiore.

Considerato che la lettera a Renzi l’ho scritta prima che venisse pubblicata la notizia che ha data la stura a questo sfogo ti chiedo:

Facciamo bene o sbagliamo, io, Mario e tanti che hanno questo problema che non è di chi dice di amministrare comunità tout court, ad incazzarci e reagire così?