Di Vittorio Venditti
(Audio), Preso Dai Dischi Di Vittorio Venditti
(Foto), Prese Da Internet Da Salvatore Di Maria
Siamo A Carnevale Ed Ogni Scherzo Vale!
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“Salvo imprevisti dell’ultimo momento, tornerò sull’argomento domani…”, e così non è stato perché ogni tanto capita anche qualcosa di bello nel borgo: sia pur con un giorno di ritardo, eccomi a trattare per l’ennesima volta del sistema che prevede la salvaguardia dei cittadini onesti dallo strapotere conclamato della criminalità, situazione che ormai prevede che l’autodifesa dei cittadini per l’appunto, sia considerata dallo Stato che dovrebbe proteggere questi ultimi, “infortunio sul lavoro”, qualora chi penetra in casa nostra, venga da noi colpito: “Riderai” a proposito nei prossimi giorni!
Quanto e come cozza questo delirio con quello antitetico di ieri?
In particolare, (per quanto riguarda l’odierna farneticazione), mi riferisco all’accaduto di qualche anno fa in veneto, cosa risolta dal “Solerte magistrato” in questi giorni con la condanna del derubato, consistente oltre al carcere, nella rifusione dei danni alla famiglia del morto per qualcosa come trecentoventicinquemila euro che il derubato per l’appunto, dovrebbe mollare alle vittime del suo comportamento non remissivo.
Già si sono scatenati coloro che strumentalizzando il caso approfittano delle disgrazie altrui come sciacalli ben preparati e pronti ad avventarsi sul fatto per trarne personale vantaggio, non fosse altro che in termini di fama e visione: CHIOGGIA AZZURRA: INDIPENDENZA VENETA A CIVE’ DAL TABACCHINO CONDANNATO PER ESSERSI DIFESO; io, alla luce di quanto propugno da sempre, resto dell’idea che l’autodifesa sia sacrosanta anche nei confronti di chi dovrebbe difenderci perché pagato con le nostre tasse. Voglio dire che in questi casi, fatto trenta si debba necessariamente fare trentuno, non a chiacchiere ed anonimamente da fessbook, ma mettendoci la faccia direttamente e senza l’intervento di terzi, magari sciacalli come descritto sopra. Di fronte ad una sentenza del genere, io avrei utilizzata la stessa soluzione per eliminare chi ha sentenziato, da me considerato complice di chi ha tentato il furto, oggetto del processo.
L’ho espettorato in tante farneticazioni: Se mi dovesse capitare, metterò in pratica quanto appena descritto.
Siamo in Italia però e sono più che convinto che nei successivi gradi di giudizio la sentenza in questione verrà ribaltata anche perché già l’accusa aveva chiesta l’assoluzione, altra carnevalata che non spiega il perché si è arrivati ad un processo a nostre spese.
In Prigione, In Prigione – Edoardo Bennato
Solo così si porrà effettivamente rimedio ad una situazione che definire di collo diana vergogna è mantenersi leggeri come Obelix a cena quando mangia solo quattro cinghiali, Ponendo fine allo scempio della giustizia e soprattutto a strumentalizzazioni come quella sopra descritta o peggio, asservimento nato non certo per solidarietà verso la vera vittima di quanto accaduto, lavoratore passato a carnefice perché sotto la giurisdizione di uno Stato che ha dimenticato i principi fondamentali della propria esistenza.
Una breve digressione: Mentre scrivo sta iniziando a nevicare; anche se il fenomeno dovrebbe essere di breve durata mi domando:
Che ne pensa il Socio?
Darà il sale alla gente senza discutere o ci chiamerà ancora una volta ladri per aver esercitati i nostri diritti ed aver lavorato al posto suo?