Di Vittorio Venditti
(Collaborazione), Di Mario Ricca
(Foto), Prese Da Internet Da Stefano Venditti E Salvatore Di Maria
Intanto Noi Ci Facciamo Giustizia da Soli
Nei giorni scorsi, fra l’altro, il governo italiano ha deciso di risolvere il problema del sovraffollamento carcerario per il quale riceve dall’Europa condanne a iosa, mettendo in pratica una soluzione che prende due piccioni con una fava: Eliminare il carcere sostituendolo con pene pecuniarie. La pezza in tema che a suo tempo mi ha inviata la Mina Vagante con il suo commento è la seguente:
Depenalizzazioni, eccole. Non solo cannabis, ma anche guida senza patente, ingiurie(mentre l’immigrazione clandestina non c’è).
Commento di Mario:
“Esiste il reato di “rifiuto di prestare la propria opera durante un tumulto”… La democrazia nell’italietta catto.socialista è anche questo”!
Di sapore vagamente leghista, il commento del mio collaboratore vale quanto le idee di ognuno di noi. A me preme invece lodare il governo per via del fatto che lo spostamento della pena dal carcere al portafogli, rende innanzitutto questa più certa ma dà ai contendenti una possibilità in più: Quella di potersi rivalere direttamente in caso di torto del denunciante o dello Stato tout court. E’ chiaro infatti che nel dibattimento, se si arriva a dimostrare il contrario del tema trattato, si potrà più facilmente arrivare ad una sentenza che condanni l’attore della causa.
E’ il caso di quanto potrebbe accadere a seguito dei fatti trattati a proposito di Salvatore Amorosa, (il socio); spero infatti che il farci giustizia autonomamente a proposito del aver ricevuta diffamazione, cosa patita da mio fratello e ripresa da me con il bombardamento dell’altro ieri, (pare che il bombardato sia incazzato come una iena e si sfoghi con chiunque gli capiti a tiro, dimostrando così che ho colpito nel segno), bombardamento nato a seguito delle motivazioni che hanno indotta la faccenda, arrivi a costringere il socio per l’appunto a sporgere querela; in questo modo e solo così, avrò la possibilità di chiedere i danni per le mancate prestazioni del Nostro, nei confronti dei concittadini tutti, (non aggiungo quanto utilizzerò per la reazione per ovvie ragioni), rivalendomi finalmente anche per ciò che è accaduto quattro anni fa, cosa che non posso lincare per la parola data a suo tempo a chi ha regolata la faccenda di allora.
Per la cronaca che continuo a proporti giorno per giorno, come l’altra sera nella riunione trattata ed espettorata senza pietà, ieri pomeriggio il socio è stato nel bar Trasce e Jsce mentre sostavamo in quel luogo anche io e Totore, seguiti a breve da mio fratello Tonino: Il socio, come l’altra sera, si è limitato a star distante da noi, rigorosamente evitando di rivolgerci la parola.
Ma durante il mattino si sfoga nei bar cercando solidarietà fra i clienti degli esercizi visitati…
Con il ricevere delle relative prese in giro!
Non sarà che in silenzio la gente si sia stufata del suo comportamento e lui per paura ed ignoranza sia costretto a schivarci nella speranza di mettere tutto a tacere per evitare i problemi che sto aspettando di attivare a seguito della “denuncia” che pare sia stata a lui consigliata di sporgere?
Non sarà che la vera depenalizzazione data dall’implicito invito a far da sé, stia portando i frutti desiderati, visto che al nostro farneticare si contrappone una rabbia che frega la bile del socio e fa divertire chi da lui è stato offeso?
Dai, o socio! Fa questa denuncia e liberami per poter reagire!
Dai che ci divertiamo!
Internet: Che Arma Formidabile!