Di Vittorio Venditti
(Foto), Di Salvatore Di Maria E Presa Da Internet Da Salvatore Di Maria
L’Epilogo
qui, circa una settimana fa, scrissi che non sarei tornato sull’argomento, a meno di novità importanti o di inviti; siccome si sono presentate tutte e due le occasioni, ieri abbiamo fatti altri due giri con Totore ed abbiamo fotografato quanto modificato di pubblico, oltre ad un paio di presepi che noi consideriamo ormai storici e ad un altra opera simile, immortalata perché ad insindacabile giudizio del nostro fotografo, va considerata fra le più belle.
Iniziando dunque da via san Nicola, va detto che ora è illuminata come, o forse meglio del resto della zona prelibata del paesello;
a me dispiace solo che come al solito abbiamo dovuto protestare per ottenere la normalità.
Ringraziare? Lo facciamo tutti i giorni come tutti i concittadini che pagando le tasse, hanno diritto ai servizi; per me poi, la cosa comunque non cambia: Illuminazione o no, io la vedo allo stesso modo.
L’abbellimento paesano continua poi in via Prosdocimo Rotondo, altra parte che nel giro precedente risultava sguarnita.
Qualcosa che ho già detto che ci piace, la troviamo nelle vicinanze:
Gli abitanti del supportico della Torre non si sono smentiti,
esprimendo al meglio anche quest’anno le loro capacità.
Un altro presepe che nel giro precedente era in via d’allestimento
lo abbiamo trovato in piazza Marconi, (mez’u carmnar), a dimostrazione del fatto che chi ha voluto si è saputo esprimere secondo le capacità che sono proprie dei gambatesani.
Altro punto che noi riteniamo ormai storico, è il presepe del serrone che sia pur con qualche modifica nell’allestimento e nel posizionamento, anche quest’anno fa bella mostra di sé.
A tal proposito, va detto che domenica scorsa, c’è stato chi ci ha avvisati della fine della costruzione di quanto mostrato, a ragione del fatto che non tutti, in paese, pensano che siamo degli appestati da scansare.
Fatta la scarpinata di ritorno, rigorosamente in salita, eccoci in piazza municipio, dove nel frattempo era sparita la scritta “Buone Feste”: La ritroveremo più avanti?
Per dirla con il Grande Lucio Battisti: “Lo scopriremo solo vivendo”. Per ora, torniamo allo strano presepe installato davanti l’ufficio postale già trattato qui, opera dedicata alla Francia e che a detta di molti dovrebbe simboleggiare la vita per l’occidente e la morte per l’ISIS.
Il problema è che se così fosse, andrebbe ripensata la costruzione di questo presepe dalle fondamenta:
E’ questo il simbolo di morte per condanna, universalmente accostabile alla Francia!
Siamo quasi alla fine. Ecco ciò che Totore ha ritenuto di dover mostrare in quanto fra le opere natalizie meglio riuscite;
questo presepe ci ha costretti ad arrivare ad una delle estremità di Gambatesa, dove…
Abbiamo ritrovata la scritta sparita da piazza municipio!
Un augurio spostato per omaggiare il vecchio Sindaco?
Nel giro precedente non ci era sfuggita; nel giro precedente, quanto vedi in foto non esisteva ed oggi ci piace mostrarlo perché riteniamo giusto l’omaggio dato alla Madonna.
Con ciò, ritengo di aver chiuso ciò che avevamo da far vedere di bello per Gambatesa, atteso che eviterò di scattare immagini alla cerimonia di Babbo Natale, in quanto non pubblico foto di bambini.
Domani, giornata per me normale, scriverò quanto di più brutto si possa dire in riferimento alle ipocrisie che circondano una festa commerciale che nulla ha di religioso, tranne la sfilata di moda che si fa nei palazzi di pietra occidentali e la conseguente raccolta di danaro per ingrassare i porci che gestiscono le aziende che lucrano sulla festa medesima. Ho scritto quest’anticipo per invitare chi la pensa diversamente a non leggermi:
Per dirla con un altro Grande, Renzo Arbore: Meno siamo, meglio stiamo!