Di Stefano Venditti
Puntuale come ogni anno, da venti anni a questa parte, torna l’appuntamento con la premiazione degli studenti-atleti con la borsa di studio intitolata alla memoria di “Angelo De Bernardo” promossa dalla ditta Gioca Giò di Campobasso in stretta collaborazione con il Coni Molise e il Miur.
Autorità politiche, scolastiche, sportive, istituzionali e delle Forze dell’Ordine, genitori, parenti, allenatori, presidenti di federazioni e società sportive hanno riempito la sala conferenze del Coni Molise per rendere omaggio ad un gruppo di studenti-atleti, quest’anno ben 21 i premiati, che rappresentano quanto di meglio può offrire la nostra regione per ciò che concerne il valore sportivo e il valore scolastico. Esempi da seguire ed imitare per l’elevato livello raggiunto sia nel campo scolastico sia in quello sportivo, come ben sottolineato dal presidente del Coni Molise, Guido Cavaliere, che con grandi sacrifici sono riusciti ad eccellere in ambedue i campi. Giovani, atleti, studenti, dall’indubbio futuro roseo e ricco di soddisfazioni che rappresentano in pieno ciò che di positivo lo sport può dare a chi si impegna con dedizione ed abnegazione. Una palestra di vita che va oltre una gara sportiva, va oltre un allenamento, va oltre il puro agonismo.
Tra i vincitori dell’edizione targata 2015 anche il giovanissimo Andrea Brandimarte portacolori della Fly Sport Inail Molise Termoli e studente dell’IISS Alfano sempre di Termoli.
Con una media scolastica pari a 7,91 e con un punteggio sportivo pari a punti 6,00 ottenuti grazie al titolo di vice campione d’Italia conquistato ai campionati paralimpici di tennistavolo di Lignano Sabbiadoro nel singolo maschile giovanile, Andrea Brandimarte è salito sul gradino più basso del podio per la grande gioia di amici e parenti, soprattutto del nonno Giulio Simpatico che è apparso notevolmente emozionato durante la premiazione del nipote.
Andrea, come ben sottolineato anche dal presidente del Coni Molise, Guido Cavaliere, ha avuto la fortuna di crescere in una famiglia che, a partire dal nonno Giulio per terminare ai genitori Giorgio e Sabrina, ha saputo infondere nel suo animo più profondo tutti quei valori positivi dello sport e della disciplina scolastica che hanno reso possibile far maturare e crescere un giovane completo sotto ogni punto di vista che saprà affrontare la vita nel modo migliore, con la grinta di un atleta di razza e con la maturità e la preparazione di un talento scolastico.