Di Vittorio Venditti
(Collaborazione), Di Marco Frosali E Mario Ricca
Anche Lei, Prima O Poi Viene A Galla!
Parla un interista rimasto ai tempi di Mazzola: Perché l’Inter sarebbe dovuta essere diversa dalle altre (cosiddette) squadre di calcio? E perché poi il calcio dovrebbe essere diverso da altre discipline nelle quali il Dio Danaro la fa da padrone? Farneticando in tante occasioni, ho detto ciò che pensavo anche in riferimento alle propaggini dello “sport” che in Italia vanta più seguaci di Santa romana Chiesa, e per propaggini intendo anche quelle che albergano in serie inferiori o in paesi come Gambatesa; oggi voglio sparlare in breve della squadra che mi è stata simpatica e che utilizzo ancora oggi come arma di sfottò, quando, non avendo altro da fare, produco chiacchiere da bar con i miei amici: parlo dell’Inter.
inter dopata! sandro mazzola:’mio fratello ferruccio aveva ragione. herrera ci dava le anfetamine’ – Sport.
Commento di Mario:
“Io non trovo scandaloso il fatto in se per se, mi domando solo il perché di questa redenzione che fa tanto Masino Buscetta…
Le cose sono due, o è l’età che rincoglionisce o il Dio Denaro che induce al canto”!
Condivisa l’espettorazione della Mina vagante, resto perplesso sul fatto che la notizia in questione ci venga proposta come sportiva. Ma no, che dico: Si tratta religiosamente di sport ed il catechismo preparatorio ci viene offerto in quest’altra pezza:
Torino-Juventus, il derby dei Pulcini finisce in rissa.
Commento di Marco:
“Certi genitori sono proprio dei cafoni”!
Commento di Mario:
“Poi si finge stupore e indignazione, si grida ipocritamente allo scandalo di fronte a episodi di doping, partite truccate e “cori razzisti””!
Ottimo insegnamento per i futuri “grandi”! La coincidenza più bella è che quest’articolo compare su “Tuttosport”! Tu, ci leggi qualcosa di sportivo?
Strano che non si gridi alla serie b per questi imbroglioni ritardati! A me dà fastidio che certe cose siano state fatte e nessuno si sia posto il problema d’insegnare il vero sport ai bambini di allora, (me compreso), adulti di oggi che la domenica prima e tutti i giorni adesso, arrivano a scannarsi per osannare dei fessi riempiti di danaro che corrono dietro ad un pallone, se vogliamo cosa non tanto diversa da quanto accade nei territori controllati dal cosiddetto “califfato nero”, dove i combattenti, drogati e rimpinzati d’ogni cosa, vengono mandati al macello, non si capisce ancora bene il perché e soprattutto da chi.
Tempo a dietro, mi sono permesso di azzardare una partecipazione al “premio giornalistico Pietro Fasolino”, con un mio scritto che vede a mio modo lo sport, documento che per rispetto al concorso non pubblico fino a cerimonia di chiusura avvenuta; certo che però, se queste notizie mi fossero capitate a tiro per tempo, ben altro sarebbe stato il contenuto di quella farneticazione! Per ora e per tornare a chi oggi cerca di terrorizzare chi non ha un retroterra culturale serio, mi viene provocatoriamente da concludere il discorso su questo modo di concepire lo sport così come segue:
Chissà se avrà ragione chi, dirigente ISIS, vede in queste forme di “educazione” proposte in occidente la vera perdizione…