Di Eugenio Songia
(premessa), Di Vittorio Venditti
Immagini se oggi tutte le feste di seguito riportate fossero regolarmente in vigore?
Feste Religiose E Feste Civili In Italia
Le feste mobili sono quelle feste religiose che, come la Pasqua, variano la loro data da un anno all’altro, essendo nella maggior parte dei casi proprio in relazione con la data di Pasqua.
Sarebbero soprattutto da ricordare:
• l’Ascensione (il 39. giorno dopo la Pasqua, di giovedì; in Italia, dal 1977 si celebra il 42. giorno dopo la Pasqua, ovvero la 6. domenica dopo quella di Pasqua);
• la Pentecoste (il 49. giorno dopo la Pasqua, ovvero la 7. domenica dopo quella di Pasqua);
• la SS. Trinità (il 56. giorno dopo la Pasqua, ovvero l’8. domenica dopo quella di Pasqua);
• il Corpus Domini (il 60. giorno dopo la Pasqua, di giovedì; in Italia, dal 1977 si celebra il 63. giorno dopo la Pasqua, ovvero la 9. domenica dopo quella di Pasqua).
Si devono inoltre citare la prima domenica di Quaresima (6. domenica precedente quella di Pasqua), che dà inizio al periodo quaresimale nel rito ambrosiano (diocesi di Milano), il giorno delle Ceneri (non festivo, 46 giorni prima di Pasqua, un mercoledì), che dà inizio al periodo quaresimale nel rito romano, e la festa del Sacro Cuore di Gesù (che non ha effetti civili), il venerdì successivo alla domenica del Corpus Domini, 68. giorno dopo Pasqua.
Per quanto riguarda il periodo dell’Avvento, quello ambrosiano dura due settimane in più di quello romano: il primo inizia infatti la 6. domenica prima di Natale, mentre il secondo inizia due domeniche più tardi.
L’elenco completo dei giorni festivi in Italia, secondo il calendario civile, è attualmente il seguente:
Feste Cattoliche Di Precetto
• tutte le domeniche;
• Santa Madre di Dio o Ottava di Natale (1. gennaio);
• Epifania (6 gennaio);
• Assunzione di Maria Vergine (15 agosto);
• Tutti i Santi (1. novembre);
• Immacolata Concezione (8 dicembre);
• Natale (25 dicembre);
Feste Civili
• Anniversario della liberazione (25 aprile);
• Festa del lavoro (1. maggio);
• Anniversario della Repubblica (2 giugno).
Altri Giorni Festivi
• il lunedì dopo Pasqua (dell’Angelo);
• il 26 dicembre (S. Stefano);
• la festa del Santo Patrono nelle singole località;
Alcune precisazioni sulle festività appena elencate.
Il 1. gennaio è una festa cattolica di precetto, e come tale riconosciuta anche agli effetti civili, ma ha anche una natura esclusivamente civile in quanto Capodanno.
Analogamente, le feste del 26 dicembre (S. Stefano) e del lunedì di Pasqua hanno una natura semi-religiosa, in quanto istituite nel 1949 dallo Stato italiano per prolungare le feste di Natale e Pasqua.
Infine, la giornata del 2 giugno non è, secondo la legge che l’ha istituita nel 1949, semplicemente una delle tre festività civili, ma la vera e propria festa nazionale dell’Italia, che ha sostituito la precedente festa nazionale, quella dello Statuto albertino, che veniva celebrata la prima domenica di giugno.
Altre festività sono state abolite agli effetti civili, nel tempo, soprattutto nel corso del secolo scorso.
Ad esempio, dal 1977 sono state abolite le feste di S. Giuseppe (19 marzo) e dei SS. Apostoli Pietro e Paolo (29 giugno; rimasta solo per il comune di Roma).
Le feste dell’Ascensione e del Corpus Domini sono state spostate alla domenica successiva, mentre la festa civile del 4 novembre (Anniversario della vittoria della Prima guerra mondiale, divenuta successivamente Festa delle Forze armate e poi Festa dell’Unità nazionale) è stata spostata alla prima domenica di novembre.
La festa dell’Epifania, trasferita alla domenica successiva nel 1977, è stata ripristinata al 6 gennaio nel 1986.
La festa dell’anniversario della Repubblica, spostata nel 1977 alla prima domenica di giugno, è stata ripristinata al 2 giugno nel 2001 (ma era stata festeggiata ‘una tantum’ il 2 giugno nel 1986, in occasione del 40. di fondazione della Repubblica).
Sempre nel 1977 sono state abolite, ai fini della vacanza nelle scuole e della riduzione di orario negli uffici pubblici, le solennità civili dell’11 febbraio (anniversario dei Patti Lateranensi, ossia del Trattato e del Concordato con la Santa Sede), del 28 settembre (anniversario dell’insurrezione di Napoli del 1943) e del 4 ottobre (S. Francesco d’Assisi).
Nel 2011 è stata celebrata il 17 marzo una festa nazionale in occasione del 150° anniversario dell’unità d’Italia.
Numerose feste religiose di precetto erano state abrogate nel corso dei secoli diciottesimo e diciannovesimo, fra le quali quelle in onore degli apostoli come, ad esempio, S. Giacomo (25 luglio), S. Bartolomeo (24 agosto), S. Matteo (21 settembre).
Ancora all’inizio del secolo erano feste di precetto, nonché giorni festivi, il 2 febbraio (Presentazione di Gesù al Tempio) e l’8 settembre (Natività di Maria).
Tra le feste nazionali di più lunga data vi erano la prima domenica di giugno (Festa dello Statuto albertino) e il 20 settembre (anniversario di Porta Pia), mentre gli uffici pubblici festeggiavano, l’11 novembre, il compleanno del re.
Il 4 novembre divenne festa civile nel 1922.
Durante il fascismo fu riconosciuta agli effetti civili la festa di S. Giuseppe (19 marzo); divennero feste nazionali, in tempi diversi, il 21 aprile (Natale di Roma) e il 28 ottobre (marcia su Roma) e furono introdotte le ricorrenze civili (da festeggiare negli uffici pubblici o dopo l’orario di lavoro) del 23 marzo (fondazione dei Fasci), del 25 aprile (nascita di Guglielmo Marconi), del 9 maggio (proclamazione dell’impero), del 24 maggio (entrata dell’Italia nella prima guerra mondiale) e del 12 ottobre (scoperta dell’America).
Queste ultime feste furono tolte dal calendario dopo la seconda guerra mondiale.
Va però ricordato che dal 2004 la data del 12 ottobre è diventata Giornata nazionale del ‘Columbus day’, in onore di Cristoforo Colombo.
Alcuni Riferimenti Legislativi
• legge 5/5/1861 n. 7 (istituzione Festa nazionale per l’Unità d’Italia e lo Statuto del Regno)
• legge 23/6/1874 n. 1968
• R.D. 4/8/1913 n. 1027 (abolizione di alcune festività)
• R.D.L. 23/10/1922 n. 1354 (introduzione della festa nazionale del 4 novembre)
• R.D. 19/4/1923 n. 833 (introduzione della festività del 21 aprile e abolizione della ricorrenza civile del 1. maggio)
• R.D. 30/12/1923 n. 2859 (introduzione e ripristino di alcune festività)
• legge 6/12/1928 n. 2765 (introduzione festività di S. Giuseppe)
• legge 27/12/1930 n. 1726 (riordino della normativa sulle festività)
• legge 17/10/1941 n. 1165 (sospensione della celebrazione delle feste nazionali a causa della guerra)
• D.L.luogoteneziale 22/4/1946 n. 185 (istituzione delle nuove feste nazionali)
• D.L.P. 28/5/1947 n. 387 (festivo il 2 giugno 1947)
• legge 27/5/1949 n. 260 (riordino della normativa sulle festività e istituzione della Festa della Repubblica)
• legge 4/3/1958 n. 132 (introduzione della ricorrenza festiva del 4 ottobre in onore dei patroni speciali d’Italia San Francesco d’Assisi e Santa Caterina da Siena)
• legge 5/3/1977 n. 54 (abolizione di alcune festività)
• D.P.R. 28/12/1985 n. 792 (ripristino della festività dell’Epifania e, solo per il Comune di Roma, della festa dei Santi Apostoli Pietro e Paolo)
• legge 22/5/1986 n. 200 (festivo il 2 giugno 1986)
• legge 20/11/2000 n. 336 (ripristino della Festa della Repubblica il 2 giugno)
• D.L. 22/2/2011 n. 5 (festa nazionale del 17 marzo 2011)
Data Creazione: 14/11/1998.
Ultimo Aggiornamento: 16/4/2011