Di Vittorio Venditti
(Collaborazione), Di Mario Ricca
(Foto), Di Salvatore Di Maria E Marco Frosali
Per La Serie: Chi Si Loda Si Sbroda
Domenica scorsa si è tenuta a Gambatesa la Giornata Fai Marathon 2015, (qui la presentazione proposta da Luca D’Alessandro, “Schiattarella”, sul suo gambatesablog.info); a distanza di qualche giorno, dopo l’opportuna, se pur breve inchiesta e l’inaspettata collaborazione della nostra Mina Vagante che ha voluto anche commentare la pezza che ieri mattina mi ha mandata: (POLITICA – Grandi numeri per la Faimarathon), eccomi a ripercorrere, (con nostre foto di repertorio), il tragitto di cui alla presentazione medesima. Guardando le foto, potrai leggere quanto accaduto a cornice di una festa, comunque bella e da apprezzare.
Sai che generalmente evito di trattare raduni culturali o simili, atteso che io preferisca guardare il mio paese con occhio critico e non da politico; devo espettorare su quella manifestazione, in quanto si sono verificate due situazioni a me sgradite e pare non solo a me.
Iniziamo con la prima. Già domenica a mezzogiorno, mi sono dovuto arrabbiare nel sentire chi, evidentemente contrario all’opera di coloro che oggi governano il borgo, incapace nella propria vita di costruire qualcosa almeno per sé stesso, anzi, preda di Equitalia, (non certo per innata cattiveria di quest’ultima), ha pensato bene di arrivare a dire che il municipio si occupasse di dar da mangiare ai partecipanti alla visita guidata, con l’aggiunta di bassezze che non riferisco per non rendere importante chi ha sparata una simile fandonia; la verità su come avrebbero potuto pranzare gli ospiti del locale happening, (a loro spese e non a carico del comune di gambatesa), la puoi evincere se clicchi il link allo scritto di Luca. La cosa si è ripetuta l’altro ieri mattina, quando, concittadini avversi all’attuale compagine di governo del paese, (gente però con maggior cultura, quindi ancor più colpevole del “personaggio” precedente), hanno aggiunto altro veleno, evidentemente necessario per la propria causa, sicuramente deleterio per la pax gambatesana.
Passando all’altra circostanza che pure mi lascia perplesso e che ho riassunta nel sottotitolo perché meno puerile, anzi, più importante, devo dire che l’amministrazione municipale è stata davvero in grado di sminuire l’importanza e la bellezza di un avvenimento culturale come quello di domenica, enfatizzandolo al di là di ogni ragionevole necessità. “Ci si veste a festa per lo straordinario, (magari profumandosi con Enfasil), dimenticando che quel che paga e rende è l’ordinario!”, bella sintesi di ciò che espettorerò io a seguire, sunto proposto da Mario dopo la sua lettura dell’articolo di cui sopra. Capisco che i politici, soprattutto se di bassa caratura quali possono essere quelli che amministrano un piccolo e dimenticato paesello come Gambatesa, facente parte di una regione abusiva e spesso sconosciuta come il Molise, pur di farsi dire “BRAVO!!!” arrivino a certi livelli di esibizionismo, ma credo che il miglior modo per venir apprezzati sia quello di ascoltare cosa pensa l’opinione pubblica del lavoro portato a termine.
COMPLIMENTI!!!
(NDR: la foto è di qualche giorno prima della caduta per frana di parte della collinetta frontale al punto dello scatto)
In definitiva, a Gambatesa siamo capaci di tirarci comunque la zappa sui piedi: trattando il tema odierno, da ciò che dovrebbe sembrare opposizione, con la denigrazione al limite della diffamazione l’altrui lavoro, se vista la cosa da chi la mette in pratica, arrogandosi il diritto di autocelebrarsi, là dove sarebbe stato meglio esprimersi in maniera più pacata e meno altisonante.
Si è persa una buona occasione per star zitti?