Di Vittorio Venditti
(Foto), Di Salvatore Di Maria, Marco Frosali, Pasquale Santella e Antonio Venditti
Meglio Dell’anno Scorso
Il cinquecentesimo articolo farneticato su quest’inutile sito, non poteva non essere di espressione festaiola.
Ci è capitato Halloween.
Questa festa, se per alcuni è di significato dissacrante e per altri ha solo un valore commerciale, per me è solo una scusa per stare insieme, alla faccia delle disgrazie che ci arrivano sempre e comunque, insalutate ospiti, e di quella crisi che tutti vorrebbero presentarci, davvero, come un fantasma da esorcizzare.
Bando alle ciance passiamo alla cronaca di ieri sera.
Tutto doveva cominciare alle sette, presso il bar Trasce E Jsce, ma Pasquale Santella, vista la presenza dello stato maggiore della C G Pelle, ha voluto anticipare l’inizio alle sei e mezza così come ti mostro.
Quanto hai appena visto era destinato ai soggettoni presenti nella foto successiva, foto scattata proprio dal barista.
Da qui, abbiamo cominciato a far sfilare una serie di Campari, con e senza prosecco, allo scopo di accaparrarci i premi messi a disposizione per la serata, acquisibili mediante dei gratta e vinci che ci venivano consegnati ad ogni consumazione.
C’erano diversi premi, alla stessa stregua di altre serate proposte sempre da quest’esercizio; ecco la prima, delle numerose vincite che hanno interessato il nostro gruppo.
Il calcio d’inizio era stato dato, ma la serata si presentava lunga e faticosa, per cui, prima che succedesse l’irreparabile, verso le otto, abbiamo deciso di andare a cenare, ognuno a casa propria, tenendo anche conto del fatto che, nel riuscire per completare la serata, chi voleva, avrebbe dovuto vestire i panni di una, delle innumerevoli maschere che vedrai in seguito.
Fra noi, arrabbiato come non mai, c’era Totore, che per l’occasione, aveva deciso di conciarsi come Hulk.
Tornando a casa, mi sono imbattuto nella straordinaria voglia di vivere di mia nipote che, per forza, ha voluto che indossassi il suo cappello da strega, che senza ritegno ti mostro.
Con il consenso di mio fratello e di mia cognata, ti mostro anche la maschera impersonata da mia nipote.
Dopo aver mangiato, con il pensiero a ciò che sarebbe successo in seguito, ecco Marco che si presenta a casa mia per permettermi di uscire e raggiungere il luogo di perdizione da cui eravamo usciti per andare a cenare.
Lì, tante, ma veramente tante maschere, ed una voglia di divertirsi che contaggiava chiunque volesse entrare in quel bar.
Le maschere erano di diversa qualità, ma chi le indossava, aveva sempre e comunque il bicchiere pronto, ed era bello vedere i baristi che lavoravano al limite della schiavizzazione.
Jonny… Scherzetto.
Era stato anche installato un impianto d’amplificazione con tutti i dispositivi utilizzati da un Dj.
Va da sé che alla fine, a giudizio insindacabile dei baristi, si eleggessero le migliori maschere.
E Così:
Al terzo posto, si classificava Domenico Apicella,
Subito dietro a Franco Conte, (Francuccell), che devi ricercarti in questa foto fatta in comune ad altre maschere,
Che veniva superato da chi si è classificato al primo posto: Gianluca Giorgio e Compagni,
A cui è andata una cassa di birra.
Per inciso:
Oggi, dopo la Messa, i baristi non avevano ancora deciso come premiare il secondo ed il terzo in classifica.
Ecco come a Gambatesa abbiamo voluto passare la vigilia di ogni Santi.
Se questo è dissacrare…
Sarò felice di andare all’inferno.