Di Vittorio Venditti
(Foto), Di Giacinta Venditti E Salvatore Di Maria
Svegliamo Il Paese Che Dorme!
Riallacciandomi al tema dell’articolo di retrospettiva presentato prima da Stefano, mi viene spontaneo dire: Che ci vuoi fare; io non mi fermo davanti a niente, specialmente quando sento gente che vende la pelle dell’orso prima di averlo cacciato o vuol farci credere che siano in atto chissà quali cambiamenti in paese, evitando accuratamente di far sì che questo modus operandi sia effettiva realtà. Oggi voglio espettorare qualcosa che sinceramente mi sarei aspettato di vedere a proposito di quanto accade a Milano e di quanto, sia pur da quei poveracci che siamo noi molisani, si sta facendo nei padiglioni dell’expo per far conoscere quel poco di buono che abbiamo nella nostra abusiva regione, ovviamente riferendomi in particolare a ciò che si sarebbe potuto promuovere di e su Gambatesa, in una manifestazione quasi in fase di chiusura.
Andando al sodo. Dopo aver assistito al lavoro pazientemente preparato dai cittadini di Agnone, operazione che ha avuto il suo clou nei giorni scorsi e prima ancora se ci riferiamo a quanto posto in essere da paesi a noi limitrofi, Santelia a Pianisi in primis, quasi istintivamente mi è venuto da pensare alla nostra tradizione per antonomasia: Il capodanno e le sue maidunate, tante volte portate in bocca da amministratori ora di maggioranza ed altri importanti giovani e non solo che da gambatesa, in varie occasioni e con il mio non essere per niente d’accordo, hanno girato in lungo e in largo varie regioni italiane per, a loro dire, “far conoscere la nostra bella manifestazione”.
E’ vero che da anni ormai, tanti nuovi amici affollano il paesello durante la Santa Notte di capodanno per sentire le maidunate ed ormai anche esser parte attiva della squadra alla quale si aggregano,
Ed è altrettanto giusto ricordare che se in qualche caso abbiamo dovuto sopperire noi, comuni mortali ed insignificanti squadristi, alla mancanza di organizzazione di chi si è assunto il ruolo di gestore della manifestazione di capodanno, ora tal disservizio va via via annullandosi, grazie all’impegno dell’associazione culturale in questione.
Sarà però il caso di ricordare a chi opera per la miglior riuscita della festa che rinnova annualmente la nostra tradizione, che il farsi pubblicità con manifestazioni del calibro dell’expo non è ne un peccato ne uno spreco e che questa “maidunata” vuol essere di sprone anche se ormai risulta del tutto inutile, visti i tempi.
Dico dunque a Giovanni Carozza che è bene andare in giro per promuovere il nostro prodotto, ma un’operazione del genere va portata avanti nelle occasioni vere di promozione, non come si è fatto fino ad ora, vale a dire, esclusivamente presso chi, le maidunate, non solo le conosce, ma le può tranquillamente cantare in paese, perché di qui è originario.
Adesso si scateneranno coloro che sanno di non poter rispondere, ottenendo la medesima considerazione che avrò io dopo che avrai letta questa mia; a me non frega assolutamente niente del loro “Alto Disquisire” perché generalmente questo si basa su insulti gratuiti, unico vero dire di certa gente; mi farebbe invece piacere leggere qualcosa di valido, magari scritto per raggiungere qualche obiettivo in merito a ciò che sto proponendo e non sto imponendo a nessuno, come quelli di cui sopra vorrebbero far credere. ad un paio di domande sceme e ricorrenti però voglio dar risposta in anticipo:
1°: “Che t’interessa di ciò a cui non contribuisci?”
M’interessa, atteso che i soldi che il municipio dà anche all’associazione Culturale I Maitunat, sia pur in piccola parte, provengono anche dalle mie tasche e lo fanno per forza, non per mio diletto.
2°: “Cosa pensi di ottenere con quest’ennesima sparata?”
Come detto sopra, spero di ricevere una valida risposta da chi fino a ieri ha predicato al limite dell’illegale ed oggi sta zitto per via del suo aver saltata la barriera ed essersi messo nella condizione di decidere lui in primis come amministrare anche una manifestazione foriera di conseguenze positive per chi opera nel campo del turismo in Gambatesa, vantaggi che come quello derivato dall’expo che sta chiudendo, vengono allegramente persi nei fatti per poi venir descritti nei minimi particolari a parole, quelle parole che tali restano se non portano benefici alla comunità che si amministra.
Riderà Oggi Luca D’Alessandro?