Di Vittorio Venditti
(Collaborazione), Di Mario Ricca
Imbroglio Tedesco?
Avrei dovuto parlare d’altro, prima di sparlare di qualcosa da poco successa su Facebook in riferimento a Gambatesa, cosa che farò inesorabilmente domani come già promesso. Oggi l’attualità incalza e non potevo posticipare l’argomento, visto che ci darà parecchio lavoro a seguire e quindi dovevo metterci bocca: Lo scandalo Volkswagen.
Ma è cosa circoscritta?
La solita Mina vagante mi ha mandata la pezza d’appoggio, magari pensando che l’avrei utilizzata martedì prossimo: Vw crolla in Borsa (-18,6%) dopo il «trucco» sulle emissioni diesel. Usa, indagine e test estesi ad altre case; il mio amico e collaboratore ha poi così commentato: “Se questi riescono a fregarci anche nella truffa è proprio il caso di dire che siamo fregati. Certo che sti tedeschi con i gas hanno sempre avuto “rapporti tormentati”…”. Volendo scherzare sulla cosa, di primo acchito anch’io mi sono associato alla burla in questo modo: Ecco come va a finire a darsi “arie” in casa altrui: Pensavano di venire a scorreggiare in Italia? ZOZZONI!!! E comunque dal punto di vista di chi sa il “mestiere”, cari tedeschi, vi possiamo guardare dall’alto in basso: Noi siamo stati capaci di far credere agli americani che le macchine FIAT sono superiori alle loro e quei fessi hanno abboccato!
Tornando però a parlare seriamente. A proposito proprio della fabbrica che ha inglobato il sistema più importante nel campo delle costruzioni automobilistiche statunitensi, va detto che in tema di fregature non è da meno; in quanti infatti rispettano quanto riportato in questo documento che ancora una volta ti ripropongo?
Nel Cuore Della Tecnica, I Filtri Antiparticolato FAP E DPF
Io credo che in fatto d’inquinamento da veicoli, il più pulito abbia la rogna e ritengo che se solo oggi sia venuto fuori uno “scandalo” del genere, sia per coprire chissà quali altre nefandezze quasi a galla; voglio dire che oggi è toccato alla Volkswagen e di sicuro agli operai che lavorano in quelle fabbriche, domani sarà il turno di altri, non meno colpevoli in materia, atteso che se si vogliano costruire auto potenti, queste debbano per forza consumare carburante ed inquinare, alla faccia delle fregature che in tema ci vengono propinate da chi ci governa, (vedi euro 1 2 3 ecc.), come se un filtro potesse davvero abbattere l’inquinamento. Io porto sempre l’esempio della vecchia cinquecento o della Panda 750, auto che potevano tranquillamente transitare anche nei luoghi più stretti ed angusti. A proposito della Panda, la macchina è stata dotata nel tempo di filtri e filtrini che ne hanno ingrossata la carrozzeria riducendo però lo spazio nell’abitacolo e lasciando invariata la potenza effettiva del motore, ne hanno modificate le emissioni in senso praticamente pari a zero rispetto ai modelli non più omologati. Risultato: Per l’ambiente nemmeno a parlarne, per gli Stati ove le auto nuove circolano indisturbate e soprattutto per le compagnie d’assicurazione, c’è stato un raddoppio delle entrate in termini di profitto, unico vero guadagno che fa star zitti coloro che in America evidentemente, non più contenti della tangente percepita, hanno data la stura a questa serie di chiacchiere morte, guerra che dovrà veder cadere qualche testa per far sì che per il resto non cambi assolutamente niente.
Finirà così?