Di Vittorio Venditti
D’Accordo Con La Maggioranza?
In breve, se hai letto quanto scritto sulle gesta di questo personaggio nei confronti di Donato codianni, riderai a proposito di quanto poi accaduto lunedì sera verso le sette e mezza nel bar dei cafter, dove Pasquale d’Alessandro, (a rasp), visibilmente alterato, si è avventato prima verso il povero Donato, diventato rosso perché non si sa difendere, poi verso chi scrive: “Tu non devi fare più il mio nome! Io ho un nome ed un cognome e mi chiamo Pasquale D’Alessandro” – Ho aggiunto io: “hai anche un soprannome che ti identifica: A rasp.
A questo punto Pasquale si è alterato ancora di più ed ha detto senza mezzi termini: “Domani ti prendi una denuncia, così vediamo se la smetti di scrivere stronzate che fanno solo ridere!” – Ho aggiunto io: oltre a colpire nel segno. Comunque o raspa, visto che vuoi denunciarmi, fallo e fallo presto; così ci divertiremo a pubblicare la tua denuncia e ad agire di conseguenza. A questo punto, forse per aver capito di essere andato sopra le righe, la raspa, abbastanza spuntata, ha risposto con un ripiegamento tattico, dicendo: “A che serve farti una denuncia? Tu sei uno scostumato…”, aggiungendo altri improperi e riproponendo il dire: “Tu devi smetterla di fare il mio nome!”, a cui io ho risposto che oggi avrei fatto nome, “Pasquale”, cognome, “D’Alessandro”, e soprannome, “A RASP, A RASP, A RASP”, parafrasando l’inizio della celeberrima tarantella.
Passando poi alle cose serie, va detto che evidentemente l’incazzatura raspante non era proprio farina del sacco di Pasquale; Qualche minuto prima dell’irruzione del protestante “altolocato” infatti, mi sono visto raggiungere da una telefonata di Alom Jahangir, un caro amico che vive a Gambatesa da più di cinque anni. Il mio amico, con quella calma dettata dalla filosofia orientale, ha cercato a suo modo di spiegarmi che se pur io scriva cose che mi danno ragione, sarebbe il caso che evitassi di far nomi.
Mafia siciliana?
Santa romana Chiesa?’
Diritti acquisiti dai soliti noti/notabili di Gambatesa, da non scalfire?
Io voglio bene ad Alom perché è una bravissima persona e capisco anche che lui sia stato inviato come paciere per evitare di generare quello che si prevede come un vero scandalo a trecentosessanta gradi, atteso che io non accetterò mai di compromettermi, nemmeno con chi viene pagato da me e pensa di comandare il mio volere, parlo di Emilio Venditti, ex Sindaco e tecnico al mio servizio, non per schiavismo ma per mia necessità, regolarmente pagata, regolarmente fatturata. E’ questa la ragione per la quale, sentito il mio amico che ormai è più italiano di me, ho deciso di scrivere volentieri quanto stai leggendo, non tanto per condannare lo sfogo di una raspa spuntata che fa il consigliere d’opposizione facendo più schifo di quelli della maggioranza, a questo punto sicuramente più onesti, quanto per stigmatizzare il comportamento stupido di una classe “dirigente” locale, rea di non servire a niente, (tolti i cazzi personali e gli interessi da questi derivanti, cosa se vogliamo altamente legittima), oltreché di far del male a chi, stufo, ormai si ribella e continua a farlo senza ritegno alcuno.
CAPITO RASPA?
Chissà… Se il cervello è pilotato…