Di Vittorio Venditti
(Documenti), Di Salvatore Di Maria
(Foto), Di Salvatore Di Maria
Tutto E’ Bene Quel Che Finisce Bene
Da tempo, amministratori di maggioranza ed opposizione, con tanta falsa amicizia, imploravano Totore di smetterla di pubblicare tutte le sue vicissitudini che si sviluppavano giorno per giorno con la cooperativa ECOALBA di Volturino (FG), alla quale fino all’altro ieri è stato legato, [download id=”904″ format=”2″] e che da ieri… lo ha riassunto senza se e senza ma:
“From: ecoalba@libero.it
Sent: Wednesday, September 2, 2015 8:47 PM
To: Salvatore Di Maria (omissis)
Subject: Riammissione in servizio
Come scaturito dall’incontro di stasera tra il sindaco, questa impresa e i dipendenti, considerato soprattutto l’intervento del primo cittadino, le comunico che il licenziamento disciplinare nei suoi confronti è revocato. Da domani potrà tornare in servizio. Seguirà nota raccomandata.
Nicola Colelli”
Avevo composto un altro articolo al posto di questo, nel quale è scritto di tutto di più considerando che Totore era licenziato; fra le altre cose, avevo contestato che il licenziamento è arrivato senza preavviso; tutto era pronto per la giusta reazione che ci avrebbe portati senz’altro alla vittoria, ma l’evolversi dei fatti mi ha obbligato a tenere quel documento nel cassetto, speriamo per sempre. Ieri sera infatti, avevo predisposte ventidue foto scattate da Totore nella sua piena libertà d’azione di ieri mattina; di queste foto, oggi ne vedrai pochissime perché ieri sera per l’appunto, un’improvvisa riunione presso il municipio ha cambiate le carte in tavola e se Dio vuole ha risolti tutti i problemi.
Erano le quattro pomeridiane, quando vengo raggiunto da una telefonata di Totore: “Mi ha chiamato Donato per dirmi che alle sèi e mezza dobbiamo andare al municipio perché la Sindaca ci vuole parlare: io non ci vado”. Io, dopo averlo esortato a continuare a scrivere sulla sua pagina di facebook di quanto stava accadendo e vedere quali fossero le reazioni della gente, gli ho detto di andare comunque all’incontro anche perché non sapevamo di cosa si dovesse parlare e comunque che andando a quella riunione lui si sarebbe potuto sfogare alla grande. Totore ha compresa a pieno la situazione e siamo rimasti d’accordo che ci saremmo incontrati come ogni pomeriggio alle sèi per trovarci al bar dei cafter anche con Donato per bere una birra e prendere gli ultimi accordi, atteso che io, non avendo voce in capitolo, non sarei potuto andare con loro.
Alle sèi e trentacinque ci salutiamo ed io resto nel bar. Non essendo presente alla riunione, riferisco ciò che poi i miei amici mi hanno raccontato, evitando dettagli e schermaglie che a questo punto lasciano il tempo che trovano e cercando di non sparare sui morti, arrivo alla conclusione che già avevo in mente, vale a dire che anche il più stupido degli esseri umani, per agire come ha fatto il responsabile di ECOALBA nei confronti di Totore e Donato, sia stato influenzato da scarsa conoscenza della reale situazione in essere nell’ambiente. Nicola Colelli infatti, dopo aver sentite le schermaglie che hanno ravvivata la riunione, ha compreso che il comportamento dei miei due amici era dettato dal dover reagire contro chiunque stesse cercando di costringerli a licenziarsi e probabilmente per questa ragione ha deciso di revocare la lettera di licenziamento a Totore, chiedendogli di tornare oggi stesso a lavorare senza problemi.
I problemi però c’erano e come. Quando infatti i miei amici sono tornati al bar con la bella notizia, io ho immediatamente imposto a Salvatore di telefonare a Nicola Colelli per chiedergli l’e-mail che ti ho mostrata, anticipo della raccomandata ufficiale di revoca del licenziamento, ciò per stoppare le procedure che il sindacato ed io in privato, avevamo aperte a tutela dello spazzino cattivo. Si è deciso infatti di tornare alle maniere normali di colloquio e di risolvere sindacalmente ogni residuo di discordia, primo fra tutti il problema “sicurezza sul lavoro,
poi quello delle intrusioni con abusi d’ufficio, imposte fino ad ora agli spazzini dal comportamento del vigile urbano e dell’ufficio tecnico in genere ecc.
Per effetto di questa pacificazione insperata ma davvero gradita, viene meno anche la necessità di inviare l’esposto alla procura della repubblica in merito al disservizio del ventun luglio scorso, documento che se le cose non fossero cambiate, avrebbe vista l’aggiunta di un’appendice che avrebbe parlato del non lavoro di ieri e delle responsabilità in merito a carico dell’ufficio tecnico e della polizia municipale di gambatesa. Voglio dire pubblicamente quindi a Domenico Giorgio che può anche non rispondere alla mia nota del ventidue agosto scorso e chiudere qui il discorso, in segno di pace e speriamo di futura tranquillità per tutti.
La Sindaca ha fatto da moderatrice alla riunione, cosa che se fosse avvenuta seriamente prima delle feste di agosto, magari facendo seguito alla riunione dello scorso nove luglio alla quale anch’io ho partecipato e che ha visto protagonista Marco Abiuso, avrebbe evitato tanto mio scrivere e quindi tanto lavoro inutile, ma soprattutto non avrebbe rovinate le feste a Totore e donato, vistisi bersaglio di chi fino ad ora non aveva compreso che loro non mollano, anzi, noi, tutta la squadra, non molliamo sui diritti di questi lavoratori.
Andiamo a vedere se hanno colpe in merito anche l’attuale opposizione e chi guidava Gambatesa su quella rotta che alla fine in parecchi hanno ritenuta ingiusta. Già detto di striscio che avevo interessato della cosa Pasquale Abiuso, (pucin), capogruppo dell’opposizione che per tutta risposta se ne è fregato della questione, aggiungo che non interpello Salvatore Regina, (biaggett), visto quanto accaduto lunedì sera al bar dei cafter con Pasquale D’Alessandro, (a rasp), vergogna della quale tratterò in maniera dedicata nella farneticazione che segue, cosa promessa al D’Alessandro da chi non è un politico e che quindi va onorata senza se e senza ma.
Dunque, l’attuale opposizione non ha mosso un dito per aiutare chi va cacciato dal proprio lavoro. Chi ci governava prima ha fatto di peggio. L’altro pomeriggio, poco dopo la telefonata di Totore che mi avvertiva della consegna della lettera posta in testa a questa farneticazione, mi sono voluto togliere uno sfizio ed ho chiamato chi, negli anni precedenti, ha pensato di abbindolarci con le promesse fatte da un partito di riciclati che ha avuto il nome di Realtà Italia.
Emilio Venditti, senza farselo ripetere mi ha chiesto di consegnargli una copia della lettera recapitata a Totore ed io, prima di accingermi ad attivare i dispositivi di difesa per il mio amico, ho data la copia richiesta.
Ieri mattina, ho telefonato ad Emilio per sapere cosa pensasse del problema e lui: “Il licenziamento non è stato fatto perché Salvatore non lavorasse – ci voleva la maestria! – La cosa è seria ma Salvatore ha ragione e quindi dovete fare i giusti passi legali – altra botta di scienza, – fatti quei passi e raggiunto il reintegro, allora subentra la politica”; Sì, per permettere al politico di turno di farsi bello sulle disgrazie altrui: ma VAFFFFFFFFFF… Come vedi, la fauna vorace si distingue in molteplici specie che forse nemmeno Piero Angela conosce. A quel punto ho chiesto al mio interlocutore se avesse almeno l’intenzione di presentare l’esposto per interruzione di servizio, simile a quello che ho presentato io e che come detto sopra, visto l’evolversi in positivo della situazione, non ha più ragione di esistere: “Non serve, Via Nazionale Sannitica stamattina mi è parsa pulita!”. O questo non sa cos’è la pulizia o ci vuol prendere per i fondelli, viste le ultime due foto mostrate.
Ora totore sta regolarmente lavorando ed io ho già discusso con il segretario della f. p. C G I L Giuseppe Dibiase di quanto ti sto raccontando per risolvere gli ultimi problemi ed appianare, speriamo per sempre, questa vicenda che non ha fatto sicuramente bene all’immagine di gambatesa ma che andava denunciata in tutti i modi, alla faccia di chi, per omertà ed altre personali convenienze, ha visto il tutto come il male per Donato e Totore, amici che in realtà ora stanno godendo i frutti di tal rivoluzionario comportamento.