Di Vittorio Venditti
(Foto), Di Salvatore Di Maria
Quando Prevenire E’ Meglio Che Curare
Risolto positivamente ed a tempo di record il problema proposto dalla cattiva condotta di Luca D’Alessandro, (schiattarella), che prende l’altrui lavoro, (e fa bene), dimenticando poi di citare la fonte dalla quale ha attinto, (e fa male, verso la fonte per ragioni di maleducazione, verso sé stesso per via del fatto che così facendo, da addetto alle comunicazioni ed alla cultura del municipio di Gambatesa, sta diventando lo zimbello del web), torniamo alla campagna pro spazzini per denunciare qualche altro episodio di cattiva gestione e d’inciviltà verso il borgo.
Ad un inizio di giornata normale,
si contrappone immediatamente una forma di maleducazione di noi cittadini, forma che vede la mancanza di rispetto verso un abbellimento di viale Veneto, forma però dettata anche dal non aver pensato, in fase di attuazione di quanto vedi deturpato, al fatto che queste aiuole, se pur belle da vedere, sono adiacenti ai parcheggi per le auto e che se qualcuno sbaglia manovra, giocoforza accade quanto immortalato da Totore.
Siccome poi anche lo spazzino, a differenza di quanto “pensa” qualcuno, è un essere umano, può capitare anche che Quest’uomo debba abbandonare in fretta e furia ciò che sta facendo e correre a casa per espletare delle pratiche che nemmeno la burocrazia più ottusa potrebbe insabbiare.
E’ in questo frangente che mentre Totore riprendeva il servizio bruscamente sospeso, incontrava in via Insorti D’Ungheria Chupa Chups con il camion dell’immondizia; chiesti lumi a Donato, (da quelle parti per svuotare i mastelli si va con il camioncino piccolo), Totore si sente rispondere che il camion grande stava andando alla discarica: Per via Insorti d’Ungheria? Non è che questo, con la scusa di andare in discarica, in realtà andava a farsi i fatti suoi con il camion di ECOALBA?
Ciò che invece non dovrebbe accadere, è quanto dettato da questo scatto, cosa che se alla lettera si può considerare corretta, all’atto pratico va rivisitata, atteso che il difetto dal quale si parte è dettato da un inadempimento dell’amministrazione municipale, rea di non aver consegnati i mastelli secondo quanto impone la raccolta differenziata porta a porta in essere a Gambatesa; si pretende infatti di dare ai cittadini un solo mastello e che Questi poi lo utilizzino esclusivamente per conferire i rifiuti, lasciando ai cittadini medesimi, oltreché il fastidioso tener l’immondizia in casa, anche il doverla stoccare arrangiandosi, cosa che sta fomentando la voglia e la necessità per molti di risolvere il problema “smaltimento” come mostrato ieri.
Nello specifico, una signora anziana e parzialmente invalida, vistasi rifiutare il sacchetto contenente due, dicasi due bottiglie di vetro, ha chiesto a Totore di prenderle in carico, atteso che lei avesse solo consegnate le bottiglie in una busta di plastica e che chi non le ha ritirate, avrebbe potuto farlo, ad esempio lasciando in loco solo la busta. Da dire in merito che fra Donato e L’altro, c’è una diversità di vedute sul problema per cui se Donato prova a risolvere i problemi dati dal modo di consegnare i rifiuti in maniera più elastica, Chupa Cups, sapendo che poi la gente si arrabbia soprattutto con Donato e Totore perché lui opportunisticamente sparisce dalla circolazione, approfitta del vuoto burocratico per mettere la solita zizzania, opera della quale ormai anche tu lo ritieni sufficientemente capace ed interessato a che giornalmente venga applicata. Da aggiungere che a tal proposito, un’altra forma di sciacallaggio mediatico, l’abbiamo scoperta fra chi giornalmente svolge la propria attività “giornalistica” stando sulla villa: c’è stato infatti chi ha detto che donato e Chupa litigassero per la ragione appena esposta, cosa smentita categoricamente da Donato per l’appunto, da me sentito per verificare questa bufala.
Tornando al fatto spicciolo, visto che quasi ogni giorno il nostro spazzino cattivo trova la busta a sorpresa, per ieri la sorpresa se l’è fatta da solo, nel rispetto di una nostra concittadina non del tutto autosufficiente: lo vuoi condannare?
Solito scatto a largo Castello
ed insolito sfalcio in via Nazionale Appula, modalità già condannata a proposito di quanto accaduto al Carminale di sotto.
Agli scorci di vita da monnezza, già trattati in altre farneticazioni,
si aggiunge lo sbaglio di chi è restio a leggere il calendario che per sicurezza ti ripropongo:
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Eccoci alla fine della giornata di lavoro che se ha visto Totore arrivare ad aprire il magazzino alle sèi, (poi ha scattata la foto, così si giustifica il minuto di ritardo), ne ha vista la chiusura alle dieci e ventisette e considerando sempre il minuto di scarto per lo scatto, ha dato come responso che lo spazzino ha lavorato per quattro ore e ventisei minuti, ben al di là dell’orario che prevede quattro ore e che comunque giustifica anche eventuali stop dovuti a bisogni urgenti e personali.
CONTENTO DOMENICO GIORGIO?
CONTENTO NICOLA COLELLI?
E SCUSATE SE ABBIAMO PENSATO!!!