Di Vittorio Venditti
(Foto), Di Salvatore Di Maria
Quando Prevenire E’ Meglio Che Curare
Continua dunque la campagna che mostra ad ECOALBA il lavoro reale degli spazzini di Gambatesa e che fa la stessa cosa nei confronti di un’amministrazione municipale che evidentemente non è ancora politicamente così matura da comprendere quali sono i suoi limiti d’azione
Se il fido Totore dunque è arrivato alle sèi ed ha scattata la foto tre minuti dopo, (doveva comunque prima preparare ciò che gli serve per lavorare e questa resta la cosa più importante), Donato, come segnalato ad ECOALBA e rimesso all’attenzione della tua intelligenza, come al solito anche ieri è uscito alle sèi meno venti. A tal proposito va detto che da circa tre mesi ho smesso di utilizzare la sveglia del cellulare per alzarmi, atteso che alle sèi meno dieci, puntualmente inizio la mia giornata con l’allegro fischiettare di Donato, cosa che non mi dispiace affatto!
Ieri era giornata di mercato e per Totore, oltre ad essere giorno di straordinario regolarmente non pagato, (come accade anche per Donato e non per chupa chups), era giornata di pulizia per i luoghi ove il mercato si svolge, prima che inizi ed alla sua chiusura.
Caso a sé invece è questa foto che ci mostra il badge degli spazzini che ieri ho saputo essere una carogna al quadrato.
Ieri pomeriggio per l’appunto, alla riapertura degli uffici della C G I L, io ed i miei amici ci siamo recati a render conto dell’emergenza dei giorni scorsi e parlamentando di ciò che verrà messo in atto nei prossimi giorni per sedare quest’alzata di testa dell’amministrazione municipale e del municipio in genere, ho scoperto che la merda in foto è iscritta allo stesso sindacato al quale fanno riferimento Donato e Totore per risolvere i problemi creati in buona sostanza dal comportamento del soggetto in questione, comportamento che stando alle parole di Giuseppe Dibiase, rasentano l’abuso d’ufficio, atteso che un dipendente municipale non possa controllare l’altrui lavoro.
Se dunque è vero che quel caino non può permettersi un simile comportamento, bene farà il responsabile del servizio d’igiene urbana a cambiar verso, perché se è vero che esista un’associazione che impone di non toccare caino per l’appunto, dalla nostra ci sono le Leggi che non necessariamente devono venir interpretate secondo i voleri di Domenico Giorgio, Antonio Mucci e chi li aizza a far del male ad altri lavoratori, costringendo poi l’azienda per la quale questi prestano servizio ad inviare speculative lettere con avvisi di procedimenti disciplinari, nella speranza che nessuno risponda entro i fatidici cinque giorni, cosa possibile solo nel caso in cui io venga ucciso, in quanto risponderei pure la notte di quella festa del consumo che ancora ci si ostina a definire natale o durante la santa notte di capodanno: rinuncierei anche alle maidunate!
Altro mi va di raccontarti a proposito del comportamento del dipendente municipale Carlo Concettini, titolare del marchio sull’operazione che tende a far licenziare Donato e Totore.
Stando al racconto di Donato, sembra che Carlo Concettini abbia tolta la parola al cugino, l’assessore ai lavori pubblici del municipio di Gambatesa Salvatore Concettini, (Totorino), perché a dire di Carlo, Totorino per l’appunto, non lo avrebbe accontentato, non rimettendolo alla guida del camion dell’immondizia.
A me fa schifo pure indagare sulla veridicità di questo pettegolezzo, ma ne ho parlato per ricordare due cose:
La prima è che il servizio di nettezza urbana, nulla ha più a che vedere con il municipio e di conseguenza con le mansioni dei dipendenti comunali;
La seconda è che quando il Concettini era alla guida dell’autocompattatore che veniva affittato dal municipio alle cooperative che si avvicendavano a svolgere il servizio in tema, iniziando il lavoro di prima mattina, lo portava a termine all’una se tutto andava bene, per via del fatto che l’allora autista, oltre a fermarsi per permettere a chi lo accompagnava di caricare il contenuto dei cassonetti stradali, (lui non scendeva nemmeno sotto la minaccia delle armi), bloccava il mezzo per chiacchierare lungamente con chiunque gli venisse a tiro, senza considerare l’impazienza di chi veniva condannato a lavorare con lui, cosa probabilmente alla base del voltafaccia di Totorino nei confronti di un uomo additato a Gambatesa come scansafatiche, ma voglioso di danaro da recuperare al di là del lecito e possibilmente alle spalle di chi, a suo dire, deve lasciare il lavoro che gli dà pane e quel minimo di dignità che spetta ad ogni uomo, al di là del sesso, della razza, del credo ed ultimamente anche della nazionalità.
Eccoci alla fine della giornata di lavoro che se ha visto Totore arrivare ad aprire il magazzino alle sèi, (poi ha scattata la foto, così si giustificano i tre minuti di ritardo), ne ha vista la chiusura, alla presenza di Donato, anch’egli al termine del servizio, alle tredici e cinquanta e considerando sempre il minuto di scarto per lo scatto, ha dato come responso che gli spazzini hanno lavorato per sette ore e cinquanta minuti, (si considera anche il tempo che va dalle dieci alle tredici e trenta, tempo nel quale Donato e Totore sono dovuti rimanere a disposizione in divisa e non hanno potuto certo impegnarsi in altri lavori che li avrebbero remunerati secondo il tempo speso), ben al di là dell’orario che prevede quattro ore.
Altro va detto poi a proposito delle foto 21 e 22, scatti che mostrano Totore che è andato all’ufficio postale per inviare l’ultima raccomandata con le controdeduzioni richieste da ECOALBA; si avverte che a partire da ieri, ogni azione che riguarda il lavoro e chi lo gestisce, verrà portata a termine durante le ore di servizio e non fuori orario, atteso che le richieste del datore di lavoro imposte fuori orario siano straordinari e che ECOALBA finora non abbia pagati straordinari ai propri dipendenti “cattivi e da licenziare”. Voglio dire che se si dovesse richiedere un viaggio a Lucera, stando alla refusione del carburante da concordare, gli spazzini utilizzeranno le normali ore lavorative per eseguire tali viaggi, senza ulteriori comunicazioni e con la richiesta di firma a chi verrà trovato negli uffici di Lucera, in maniera da avere una valida pezza d’appoggio da mostrare a chi non può essere più degno di fiducia, visto che ha anche il cattivo gusto di negare l’evidenza e le sue stesse parole.
CONTENTO DOMENICO GIORGIO?
CONTENTO NICOLA COLELLI?
A più tardi per un’altra chicca E SCUSATE SE ABBIAMO PENSATO!!!