26° Festival Della Canzone Dialettale-Gambatesa
13 Agosto 2015
La Variante Per Quest’Anno: 1a Serata
15 Agosto 2015
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Estate In Gamba: 4a Serata. VINCONO I 3TTNIKA!!!

Di Vittorio Venditti
(Audio), Di Vittorio Venditti
(Foto), Di Salvatore Di Maria

Dalle Stalle Alle Stelle: VIVA IL FONICO!!!

3TTNIKA - U VENTE DE MAGGE

3TTNIKA – U VENTE DE MAGGE

Si è concluso come meglio non poteva il ventiseiesimo festival della canzone dialettale molisana, avviato male per via dei vari problemi segnalati nella farneticazione di ieri, prontamente risolti dall’organizzazione. Ha vinto meritatamente il gruppo di Riccia “3TTNIKA” con la canzone “U VENTE DE MAGGE”, brano premiato unanimemente dalla giuria tecnica ma soprattutto da quella popolare.

Come detto, è stato risolto alla grande il problema della mancata esposizione degli altoparlanti verso i bar siti nei pressi di piazza Municipio, così come il fastidioso veder non sovrastare chi cantava rispetto alla musica, cosa che non ci ha fatto capire una parola dei testi la sera del dodici, cosa che come proposta ieri, ci ha permesso di vedere e soprattutto di sentire le canzoni in gara secondo i giusti canoni che una kermesse come quella della quale sto trattando dovrebbe prevedere a priori.

Perché non prevedere queste migliorie dall’inizio, visto che ne sparliamo da anni?

I Franchi... Tiratori!

Il merito di questo inaspettato progresso va al “fonico”, preso di mira dal presentatore Franco Conte durante tutta la serata, quel Franco che unitamente all’altro Franco, Iacobucci, ci ha fatto sentire di che pasta è veramente fatta la sua voce, improvvisando canzoni anni sessanta, in maniera arrangiata ma comunque simpatica.

A. E R. RICCIARDI, M. EMANUELE E T. CONCORDIA - VURRI’A

Fra le canzoni da segnalare, c’è senza dubbio quella di Aldo e Rosanna Ricciardi, con Maria Emanuele e Teodoro Concordia, (da Campodipietra), “VURRI’A”,

OFFICINA SL, A. MOFFA - LIBERE CUM U VENT

così come la proposta dell.Officina SL di Antonello Moffa da Riccia “LIBERE CUM U VENT”,

Premio Rivelazione A Carmen Dicriscio

OFFICINA SL, A. MOFFA – LIBERE CUM U VENT

brano che ha vista gratificata la Cantante Carmen Dicriscio con il premio “Rivelazione”.

Le Orme Della Turzaria, Giuseppe Bianchi - MENO MALE CHE MOLISE ACQUE C’E’

Un altro premio che ci ha messi tutti d’accordo, è stato quello assegnato alla simpatia delle Orme Della Turzaria, gruppo proveniente da Campobasso,

Premio Simpatia A Le Orme Della Turzaria

che con la canzone “MENO MALE CHE MOLISE ACQUE C’E’”, pur fantasticando di una regione a loro dire “solo nei pensieri degli artisti”, hanno sintetizzato quanto tutti pensiamo dell’attuale situazione politica regionale,

I Voria

situazione politica meglio poi riproposta dai “Voria”, un gruppo che fa della musica la base per arrivare al cospetto della Alta Cultura che ci descrive dalle nostre origini cos’è e quanto non serve a niente la gente molisana. I tre “Musici”, capitanati da Walter Santoro, ci hanno proposta da par loro la storia non certo esaltante di un Molise, (o Sannio che dir si voglia), nato sconfitto e molle ma a loro dire “sano”. Io, come sai, non condivido questa teoria, perché considero questa nostra regione, pur ricca di preziose qualità storiche, letterarie e chi più ne ha più ne metta, una terra di morti e spesso nemmeno troppo sani, atteso che il mito della “Vergine Molise” sia solo tale e che ai problemi atavici che assillano ferrovie, strade e la politica stessa a tutti i livelli, prona alla peggior parte del clero cattocomunista, vadano aggiunti i Guai, (nemmeno tanto sotto traccia), generati dal connubio fra Stato e Chiesa, problemi sintetizzati in quella criminalità mafiosa che non ha paura dei “molli-sani”, tant’è vero che non spara, così come avviene in Sicilia, terra che nella storia ha fatto parte dello stesso Insieme al quale è stato associato il Molise, regione, (la Sicilia), che però è stata in grado di costruirsi quelle capacità politiche che se non l’hanno condotta all’indipendenza, almeno le hanno concessa la giusta visibilità in campo mondiale, cosa che per l’abusivo Molise, non si può considerare nemmeno un sogno in attesa di avverarsi.

Prosciutto A Giuseppe Conte E Staff Dello Stand

Se i Voria ci hanno accompagnati alla premiazione finale, va detto che per una volta mi sono associato volentieri al pensiero di chi ha voluto gratificare il lavoro dei ragazzi volontari dello stand, giovani che per permettere alla Pro Loco di guadagnare altro utile danaro, si sono sacrificati e continueranno a farlo nei prossimi giorni lavorando vicino alla brace, cosa non augurabile in questo periodo nemmeno al peggiore dei nemici.

Una nota polemica da registrare è consistita nei discorsi che durante la premiazione hanno visti contrapposti il presidente dell’Associazione Turistica Pro Gambatesa, Pasquale Abiuso, (pucin), che è anche capogruppo d’opposizione al consiglio comunale del paesello, e la Sindaca, Carmelina genovese, (vctill); se Pasquale, (reduce da fresca morte), ha riproposto il suo voler allargare alle regioni limitrofe un festival che per ora è molisano, chi attualmente ci governa, ha espresso bene il pensiero che da sempre propugno anch’io, secondo il quale non è possibile snaturare ciò che appartiene ad un popolo. Diversamente, come magistralmente cantato da Walter Santoro ieri, proprio per la perdita di determinati valori, il popolo che questi valori possiede, non può far altro che passare all’oblio. Giusto dunque esporre le proprie idee, ma se chi ha parlato l’avesse fatto in un orario più normale, (queste chiacchiere da palco sono state espresse quasi alle tre di mattina), forse sarebbe stato meglio per il sonno degli astanti.

Chiuso il ventiseiesimo festival della canzone dialettale molisana, ora la palla passa al Comitato per i festeggiamenti della Madonna della Vittoria, organizzazione che questa sera ci proporrà “I Masters”, un gruppo che non conosco ma che domani recensirò a dovere.