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IL MOLISE CHE NON MI STUPISCE. Estate In Gamba: 3a Serata

Di Vittorio Venditti
(Foto), Di Salvatore Di Maria

26° Festival Della Canzone Dialettale Molisana. Senza Ringraziamenti: Reportage Dalla Platea

Ieri finalmente si è tenuta la prima serata del ventiseiesimo festival della canzone dialettale molisana che per effetto di quanto accaduto l’altra sera si è trasformata in una serata di presentazione dei brani che questa sera si sfideranno per la premiazione finale.

E’ Andato tutto bene?

Noi, che grazie a dio non siamo stati nominati dal palco, (come è accaduto per chi, pur non scrivendo da circa un mese e ridendo delle nostre farneticazioni, ha avuto il privilegio della citazione, utile a mostrare quanto sta facendo per meritarla), noi dicevo, liberi da ogni vincolo, andiamo a dire ciò che abbiamo potuto vedere dal punto di vista di chi ascolta, potendosi permettere il diritto di giudicare. Dunque, mentre attendevamo l’inizio della kermesse canora, abbiamo fatto un primo giro al bar dei cafter e lì, come se niente fosse, ci siamo imbattuti in persone venute a Gambatesa per godersi le ferie, gente che parlava, oserei dire sparlava, dell’argomento/tormentone di quest’estate gambatesana: la raccolta differenziata. Entrando nella discussione, posso continuare solo a rimarcare il fatto che anche a ferragosto siamo sempre tutti italiani. Va detto infatti che come al solito ci si rivolge al blogger per sfogarsi o agli spazzini per il relativo insulto, dimenticando poi di andare a protestare al comune, magari proponendo valide alternative a ciò che non si reputa soddisfacente.

Detto ciò e passate abbondantemente le ventuno e trenta, ora d’inizio della serata sulla carta, io e Totore, armati di tutto punto di macchinette fotografiche e ieri anche di treppiedi, lasciato il forno che identifichiamo nel bar di cui sopra, ci siamo acquartierati all’altezza dello stand della Pro Loco, punto che il mio collaboratore ha individuato come migliore per poter scattare qualche foto e girare dei video che per la loro pesantezza non posso mostrare. Posizionata l’attrezzatura, ho avuto modo di riscontrare le prime lamentele, proposte anche da chi, di lì a poco, si sarebbe esibito sul palco. Erano circa le dieci infatti ed ancora andavano avanti le prove di microfono e degli strumenti, prove necessarie ma che a detta degli astanti andavano fatte nel pomeriggio e non a ridosso della manifestazione, prove che hanno infastidito non poco molti che delusi hanno lasciata anticipatamente la piazza gambatesana per andare a divertirsi in altri luoghi.

Franco Conte E...

Come Dio ha voluto, alle undici meno venti di una serata calda nonostante l’ora, ecco che il presentatore Franco Conte, (a crap),

Letizia Concettini, Nicoletta Abiuso E Lucia De Felice.

con l’aiuto di tre vallette, ha dato il via ufficiale al festival, fra non pochi problemi nati dall’improvvisazione delle presentazioni e Franco è uno che di presentazioni se ne intende!

La Giuria

La giuria poi ci ha riportati ai vecchi fasti, atteso che il presidente conosca davvero bene il festival che si svolge in agosto nel paesello: come finirà quest’anno? Spero non come due anni fa!

Capitolo a sé è il ripetermi sul discorso “amplificazione”. Come al solito, le casse sono state poste in direzione di via Nazionale, precludendo un ascolto degno di venir definito con questo termine anche agli esercizi commerciali siti in prossimità di piazza Municipio, bar, lo ricordo, ai quali poi la Pro Loco chiede comunque di contribuire. Nulla è cambiato dagli anni precedenti, se andiamo a guardare la considerazione nella quale è tenuta la protagonista assoluta di queste manifestazioni: la musica. Va infatti detto che se il palco era visibile da piazza Vittorio Emanuele, dove sono stati sapientemente disposti dall’organizzazione i posti a sedere a pagamento, ciò, non si è potuto dire a proposito della distribuzione dell’audio che non avvolgeva il luogo ove si trovava la maggior parte del pubblico. Infatti una delle due casse, per servire meglio via Nazionale, è stata completamente decentrata, generando così un fastidioso vuoto di segnale che si sente nelle registrazioni. A ciò va aggiunta la scarsa professionalità del tecnico del suono, più volte richiamato all’ordine da Franco Conte, il quale, nonostante le estenuanti prove pre spettacolo, non ha tenuto conto del fatto che una tale disposizione degli altoparlanti risultasse deleteria per il sovrastare delle voci sugli strumenti musicali, cosa che ha dato come risultato la quasi incomprensibilità dei testi.

Sarà questo il vero motivo per il quale in fase di concorso si pretendono i testi scritti da esaminare?

Tornando alla manifestazione, va aggiunto che le canzoni, in precedenza venti, si sono ridotte a dodici o tredici, (non ricordo bene), probabilmente per via dell’ora tarda, raggiunta con tutto quel precedente cincischiare.

Alla fine però, una bella esibizione fuori concorso di Tommaso Corvino ed un gruppo di ragazzi e bambine che hanno suonato e ballato sul palco, ha riconciliato chi voleva sentire un po’ di musica popolare vera, con una serata che anche a livello di canzoni presentate si è rivelata di gran lunga inferiore per qualità alla kermesse dello scorso anno.

Andrà meglio stasera?