Di Vittorio Venditti
Come Volevasi Dimostrare
Visto che anche questa volta sono uscito indenne dalle fauci del gattopardo, mi posso permettere il lusso di analizzare, sbertulare e prevedere, tutto ciò che accadrà nel prossimo futuro a Gambatesa, alla faccia di chi, per questo, “s’incazza”.
Posso farlo, dopo aver acquisiti i risultati di queste elezioni regionali che, se si fossero svolte in un quartiere di Roma, (il più piccolo ha un maggior numero di abitanti dell’intero Molise), avrebbero avuta maggior visibilità a livello nazionale.
Grazie al sito istituzionale del municipio di Gambatesa, (quando si tratta dei loro affari sanno rendersi più che accessibili), ecco a tua disposizione i documenti in formato pdf, che riportano, con teutonica precisione, i dati definitivi, riferiti a tutti i numeri possibili di queste elezioni, alle quali mi onoro di non aver partecipato.
Risultati Elettorali Per Candidati
Leggendo queste tabelle, di primo acchitto, risalta che il gambatesano medio, come ho già scritto, ha ancora quella parassita forma di ottimismo che lo ha spinto a votare per chi, già da tanti anni al potere, ha fatto tutto per i propri adepti e concittadini, niente invece per chi ha dato il voto.
Questa volta… la disoccupazione a Gambatesa verrà definitivamente debellata?
Io non credo proprio!
Anzi, se tanto mi dà tanto, la disoccupazione stessa, sia pur di poco, dovrebbe aumentare.
Che fine faranno, ad esempio, i volontari del Castello?
E i portaborse dei politici d’opposizione non rieletti?
Chi oggi si lecca le ferite ricevute da una sconfitta ampiamente non preventivata, farà bene a cominciare a ripensare al proprio modo di far politica, basato su un comportamento acido, frutto di malattia da frustrazione, così come ha fatto un “compagno” che, da buon comunista, ha votato e fatto votare per la prima degli eletti in toto, sperando di ottenerne vantaggio…
Continuando in quest’analisi/sfottò, nei risultati di cui sopra, è leggibile un frazionamento anche fra i voti che, normalmente, permettono ai cittadini di Gambatesa di vivere in perenne stato di guerra.
Si può leggere, sia nell’una che nell’altra fazione, una strana ripartizione dei voti, forse utile a qualcuno per salire sul carro del vincitore, (sempreché questo poi abbia effettivamente vinto), sicuramente deleteria per Gambatesa nel suo insieme.
Voglio infatti vedere come, amministratori ed opposizione, potranno intercedere presso nuovi e vecchi “santi” per poter ottenere qualcosa per il nostro paesello, posto che, amministratori di maggioranza ed opposizione, abbiano voglia di lavorare per Gambatesa.
Guardiamo quindi al futuro.
Sì, facciamolo come se giocassimo una schedina del superenalotto, sperando di vincere almeno le briciole.
Se prima, pur di fregarsene di Gambatesa e dei gambatesani, i politici regionali e provinciali accampavano problemi dovuti alla congiuntura economica attuale, oggi hanno una scusa più vera:
la mancanza d’interesse, mostrata dai gambatesani nei loro confronti, mancanza da pagare, anche perché, prima di pensare a chi non ha dato loro il proprio voto, bisogna pensare agl’interessi di chi, quel voto, lo ha dato a piene mani.
Quindi?
Presi più volte per i fondelli?
Sì, come succede da sempre a Gambatesa.
Una volta però, il gambatesano poteva lamentare il fatto che, dopo aver votato con speranza, era stato lasciato ai risultati del proverbio che recita:
“chi di speranza vive, disperato muore”,
ovvero, se letto in forma dialettale, con i risultati ben più volgari che ti lascio immaginare.
Da oggi, neanche più questa possibilità.
Da oggi, il gambatesano ha gettata la maschera, facendo definitivamente la figura del fesso, e meritando la pena a cui verrà condannato:
Contare quanto il due di spade quand’è briscola denari.
Ma non era così pure prima?
Ed allora! Perché fino ad ora ho parlato di situazione da “gattopardo”?