Di Vittorio Venditti
(Foto), Di Salvatore Di Maria
Prima Di Vendere La Pelle Dell’Orso, Siete Pregati “Vivamente” Di Ucciderlo
In questi ultimi cinque anni, quante volte ho farneticato sul dovere, (per chi ci governa), di adoperarsi per risolvere l’annoso problema della mancanza d’acqua potabile a Gambatesa, fastidio che da diverse decine d’anni ci tocca subire durante i trecentosessantacinque giorni dei quali il periodo sopra citato si compone?
Andando a riprendere quanto scritto da meno di un anno, troviamo qui l’ultima doglianza, qui l’ennesima speranza di soluzione, dove già ho lamentato quanto richiamato nel sottotitolo ed infine qui il sunto di tutto che si può recuperare dalla frase seguente, estratta proprio dall’ultima farneticazione citata, risalente al dieci luglio scorso: “Gestione rete idrica. “Da dicembre l’acqua si chiude alle undici di sera”: Sì, ma si chiude!”.
Scontato che fino ad ora non si sia fatto praticamente nulla per arginare il problema, oggi posso affermare senza ombra di smentita che l’acqua viene tolta intorno alle nove di sera, come per altro accadeva lo scorso anno e negli anni precedenti, atteso che l’interruttore automatico scatti al raggiungimento del limite minimo di riserva dell’acquedotto, limite che si raggiunge con una rapidità proporzionale al numero degli utenti serviti.
Nel frattempo le autorità politiche di ogni ordine e grado cincischiano nel cambiare nome all’ente che governa le risorse idriche, nel caso molisano da ERIM a EGAM, dimostrando anche scarsa fantasia. I consigli municipali poi, sono costretti a ratificare con deliberazioni altisonanti, (a Gambatesa: [download id=”877″ format=”2″]), qualcosa che nella sostanza non cambia: La perenne mancanza d’acqua.
Ora mi chiedo e ti chiedo: A quando la fine di questa tarantella?