Di Vittorio Venditti
Quale Scegliere?
Alla luce del tempo che stiamo vivendo e considerate alcune mie ultime e personali farneticazioni, visto che nelle normali elezioni, più che scegliere, liberamente siamo obbligati a “scegliere”, ecco una Libertà che, fossi in te, non mi lascerei scappare, ovviamente sulla base di qualche preventiva considerazione.
Proprio per questo, giustificando scientificamente tale possibilità di scelta, ecco di seguito alcune comparazioni.
Stato
Imposizione Fiscale:
Basata sul prelievo forzoso, al limite della sopportazione.
Giustizia:
Applicata in base alle capacità economiche del giudicato e o del querelante.
Tempi di applicazione della giustizia:
Biblici, se non sine die.
Certezza della pena:
Quasi sempre nulla, tranne in rari casi di comprovata sfiga del giudicato.
Ordine pubblico:
Scadente e basato sulla fortuna del suddito.
Servizi:
Insufficienti se si considera l’imposizione fiscale.
Sociale:
Vedi giustizia.
AntiStato
Imposizione fiscale:
Basata su prelievo forzoso anche superiore al limite di sopportazione, ma con possibilità di assoluzione pagando non necessariamente con moneta corrente.
Giustizia:
Applicata in base alle capacità economiche del giudicato e o del querelante, ma con possibilità di reazione uguale e contraria, se non superiore, applicabile in base alle proprie capacità economiche e o militari.
Tempi di applicazione della giustizia:
Commisurati al caso in esame, ma molto rapidi.
Certezza della pena:
Assicurata.
Ordine pubblico:
Assicurato, ma basato sulla capacità militare del suddito.
Servizi:
Difficilmente disattesi e secondo le promesse in contratto.
Sociale:
Vedi servizi.
Passando alle considerazioni, va innanzitutto rilevato che spesso, molto spesso, gli amministratori dello Stato e quelli dell’AntiStato coincidono.
Va poi detto che, in mancanza di questa coincidenza, in maniera quasi sempre diplomatica si stipulano degli accordi di non ingerenza, tali da apparire profiqui per le due parti.
Certe enfatizzazioni proposte da determinati mas media, vanno considerate componenti di quel gioco, utili proprio a tenere distinte le parti in causa, dando così ai partigiani dell’una o dell’altra compagine, qualcosa con cui tenere impegnata la mente, e sottrarla a pensieri che potrebbero squilibrare il gioco stesso.
Potrei continuare all’infinito, ma sono sicuro del fatto che la tua intelligenza, fatti i dovuti conti, sa già come indirizzarti nella scelta.
Questa “Campagna” però,, sia di monito e contemporaneamente di allarme, per chi, con campagne più lunghe e costose, cerca di abbindolarci, proponendo cambiamenti a cui, ormai, non crede più nessuno, ma che tutti attendiamo, proprio per evitare di fare il “Salto”, potendo, se in tanti, bypassare quegli scritti, ormai solo tali, che una volta venivano considerate Leggi da rispettare.
Chi ha orecchie per intendere… Intenda.