Di Marco Frosali
Ingrippone 2015: Prima Tappa (Il Percorso)
Sole, afa, città zozza e piena di problemi, l’Isis, le tasse da pagare, lo stress, il lavoro…e che cojoni!
Lo scorso anno io e Sara siamo stati costretti ai box dal mal tempo e dall’arrivo imminente di Giulia, ma quest’anno la voglia di nuove (dis)avventure ha preso prepotentemente il sopravvento e così, nel giro di circa 10 giorni, abbiamo provveduto ad organizzare un bel giretto estivo per sfuggire dalla banalità della routine di tutti i giorni che porta al logorìo della vita moderna (mììì come sono filosofico)!
Dopo aver messo Sara in condizioni di affrontare il viaggio con una bella messa a punto (cambio olio e filtro, regolazione carburatori, controllo freni e cambio pneumatici) e proceduto con lo studio del percorso, Venerdì 17 Luglio (me cojons che data!) inizio a caricare Sara con tutto il mio classico equipaggiamento: tenda, sacco a pelo e borse laterali, ma stavolta ci tocca partire Sabato e per giunta a ora di pranzo, proprio nell’ora più calda a causa del turno di lavoro che non sono riuscito a spostare!
Uscito dal lavoro alle 12, vado a casa, lascio
la macchina, monto in sella a Sara e, salutato dal mio vicino di posto
in garage, un ragazzetto di ritorno da un giro a Terracina con la sua
Ducati Monster bianco perlato (il colore che più mi piace su una moto) e
che, alla mia risposta alla sua domanda su dove fossi diretto resta
semplicemente di stucco, metto in moto e via!
Si parte!
L’ora è molto calda…Caronte sta dando il meglio di se, ma io e Sara non temiamo nulla e nessuno e così imbocchiamo la Cassia Bis in direzione Viterbo, facendo una piccola sosta ristoratrice nei pressi di Monterosi dove faccio il pieno di benzina a Sara, mentre io mi pappo 2 tramezzini e una pesca per rinfrescarmi. Subito dopo si riparte in direzione Nepi…
…giungendo così nello splendido borgo di Narni, attraversandolo per le stradine centrali in modo tale da scattare diverse foto!
Usciti da Narni, io e Sara ci dirigiamo in direzione Terni e da qui imbocchiamo la E45, passando nei pressi di Spoleto…
…proseguendo il nostro cammino sulla E45, disastrata più che mai! Ma è mai possibile che a distanza di 3 anni, quando passammo qui di ritorno dal viaggio in alta Italia, la situazione anziché migliorare è peggiorata? Buche e voragini a gogò e cantieri aperti sempre alla stessa altezza del 2012!
E così, tra una buca e una strada sbagliata (a Perugia stavamo per andare verso Arezzo anziché Cesena…il caldo ci ha confuso un po’ le idee!), riusciamo a raggiungere la prima meta di giornata: Gubbio! Era da tempo che volevo visitarla e quale migliore occasione di questa?
La cittadina offre un centro storico di tutto rispetto ed è piena di turisti così, zaino in spalla, lasciata Sara a riposare nel parcheggio in piazza, mi confondo con i numerosi turisti e me ne vado in giro a scattare diverse foto al centro storico!
Dopo essermi fermato in un bar per una bella rinfrescata con un succo di frutta (il caldo, nonostante i vicoletti fossero ombreggiati e ventilati, era insopportabile!), vado a riprendere Sara nel parcheggio e insieme si riparte alla volta della tappa finale di oggi…ma senza prima aver scattato delle ultime foto alla panoramica di Gubbio che, pur essendo una piccola città, è molto caratteristica e ricca di monumenti interessanti!
Si ritorna quindi a percorrere la E45 e, complice l’orario (erano le 18 circa), la temperatura inizia a calare sensibilmente divenendo più gradevole.
Usciti all’altezza di Pieve Santo Stefano, io e Sara percorriamo una lunga strada ricca di curve costeggiando l’invaso artificiale di Montedoglio…
…e passando accanto ai Monti Rognosi, (esistono! Mica l’ho inventato io il nome!)…
…io e Sara riusciamo a raggiungere il piccolo borgo di Caprese Michelangelo dove troviamo alloggio presso il locale Camping Michelangelo.
Il nome del paese è dovuto al fatto di aver dato i natali al grande Michelangelo Buonarroti!
Appena varcato il cancello di ingresso, un grosso ca…vallo nero e dall’aria minacciosa ci viene incontro: era Ugo, il molossoide dei gestori del camping che però, una volta avvicinato, si è rivelato giocherellone e mansueto, a dispetto della sua aria aggressiva!
E si avvicina anche l’anziano capofamiglia dei gestori, Franco, un signore di circa 80 anni dalla bestemmia facile e appassionato di moto, soprattutto Guzzi, che si è subito precipitato a vedere Sara, ma forse è rimasto indietro di parecchi modelli visto che mi chiedeva dove avesse il volano parlandomi di modelli storici molto più vecchi di Sara (Gambalunghino, Galletto, Astore e Falcone)!
Appena terminata la parte burocratica (registrazione al campeggio), ecco che la calorosa accoglienza Toscana viene subito fuori, venendo subito invitato alla cena che si sarebbe tenuta a distanza di un’ora nel grande gazebo attiguo alla reception. Cena che prevedeva una serie di pietanze cucinate dalla figlia di Franco che gestiva il campeggio.
E così, dopo un brindisi iniziale, io e altre 15-20 persone presenti, tra le quali un nutrito gruppetto di turisti olandesi prendiamo posto alla grande tavolata e iniziamo a divorare quello che ci viene proposto!
Ma la delicatesse de la maison sono state le salsicce con radicchio e cucinate con cipolle e birra artigianale: una vera delizia!
Poteva mancare il vino? Certo che no!
E così ne approfitto per tracannare ben 4 bicchieri di Sangiovese, visto che comunque eravamo ai confini con la Romagna!
Dopo aver divorato 8 bruschette, 4 porzioni di lasagna, una di insalata, 2 di salsiccie e 2 dolcetti di pasta sfoglia…
…per digerire mi ci vuole un bell’amaro!
Anzi, 2!
Per proseguire nella digestione poi, me ne vado a fare un giro nel piccolo borgo e scattare qualche foto anche se, essendo sera, non è che siano venute benissimo: i miei potenti mezzi sono questi, accontentatevi!
Dopo aver scattato poche foto e percorso 1 km circa per rientrare al campeggio, alle 23:30 vado a riposare in vista della tappa di domani che sarà sicuramente molto lunga e sfiancante visto e considerato che il caldo, anche per oggi, l’ha fatta da padrone!
Dove si arriverà domani?
Stay with us!