Di Stefano Venditti
Il comparto dell’equitazione locale è in continua ed esponenziale crescita.
Gli ultimi risultati ragguardevoli ottenuti in ogni settore e specialità soprattutto a livello nazionale ed internazionale lo dimostrano a pieno.
Traguardi che non si raggiungono per caso, ma solo dopo un lungo impegno profuso in ore e ore di allenamenti.
Fino ad oggi, per così dire, gli onori delle cronache sportive sono stati tutti ad appannaggio dei cavalieri e delle amazzoni e dei loro rispettivi cavalli che hanno dato lustro, in lungo e in largo per l’Italia, alla Fise Molise e ai suoi tecnici.
Questa volta, però, vorremmo parlare dell’assoluto protagonista che si cela dietro tutto questo fermento che sta prendendo piede in Molise.
Il dottor Daniele Gagliardi, vero deus ex machina dell’equitazione molisana, spesso rimane nelle retrovie ma è il vero e proprio motore propulsivo dell’intero settore.
Non tutti forse sanno che il dottor Gagliardi, oltre a rivestire in maniera egregia e professionale il ruolo di presidente della Fise Molise, negli ultimi anni ha ricoperto il ruolo di medico veterinario delle differenti Nazionali italiane.
Dal volteggio al dressage per arrivare fino all’endurance tutti i cavalli azzurri sono passati sotto le amorevoli cure del veterinario campobassano che ha contribuito al raggiungimento di traguardi e risultati davvero eccezionali.
Il suo approcciarsi sia con i cavalli sia con i cavalieri e le amazzoni è stato ammirevole ed ematico allo stesso tempo, tanto è vero che è nato un reciproco rapporto di stima e di condivisione che è andato al di la del puro e mero aspetto sportivo.
Dal Belgio alla Francia, dai campionati del Mondo a quelli Europei, Daniele Gagliardi ha girato il mondo assieme ai suoi cavalli.
«L’incarico che mi è stato affidato dai vertici nazionali della Fise – ha commentato Gagliardi – è stato di prestigio e di responsabilità nello stesso tempo.
Girare il mondo e dover capire nel giro di qualche minuto in che Paese ci si trovava e in che lingua ci si doveva rapportare è stato davvero impegnativo.
Per far si che i singoli binomi e i cavalli in particolare fossero pronti per dare il massimo sul campo di gara abbiamo dovuto curare con il massimo dell’attenzione – ha evidenziato Gagliardi – come staff medico sia l’aspetto dell’alimentazione sia soprattutto quello psico-fisico.
I risultati, poi, ci hanno data ragione e soddisfazione visto che l’Italia, in ogni manifestazione a cui ha preso parte è sempre stata tra le migliori selezioni.
A livello umano e professionale è stato davvero gratificante».