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Il Molise All’Expo: Diciamo La Nostra!

Di Vittorio Venditti
(Collaborazione), Di Mario Ricca

Ridiamo Per Non Piangere

Dopo aver pubblicato più volte l’altrui Dire, oggi espettoriamo la nostra farneticazione in merito a qualcosa che è più grande di noi: la partecipazione ad un evento serio come l’Expo, (serio anche se per questa volta si svolge in Italia), evento al quale si è presentata anche una regione abusiva che risponde al nome di Molise, spendendo soldi, altrimenti meglio gestibili, in favore di chi ha contribuito a costituire il gruzzolo con le proprie tasse.

Che i nostri politici non servano assolutamente a niente lo si sa e che per questo spendano i nostri soldi per andare a farsi i giretti, quando a quel paese potrebbero andarci a loro spese, lo si deduce logicamente. Vediamo in breve dunque cosa sta accadendo al padiglione Italia dell’Expo di Milano, dove, si dice, sia protagonista in questi giorni il Molise.

Tutto parte da questa pezza, gentilmente fornita da Mario e da lui di seguito commentata: Il “caso” dell’Expo Molise, “800mila euro ben spesi”. La cena? “Polemica da due soldi”, “Faccia come il culo!”. E no, o Mario, per una volta che l’assessore ha detta la verità su qualcosa di veramente molisano… “A differenza dei giganti noi offriamo la nostra identità e portiamo poche cose che traducono bene il nostro territorio”. Ha ragione l’assessore: noi abbiamo solo l’identità, per altro a mio parere anche sufficientemente abusiva, quindi abbiamo fatta la figura che meritiamo: quella dei pezzenti. Per quanto concerne poi il discorso della cena, o Vittorino, quella è una polemica, non da due soldi, ma da ottocentomila (nostri) euri!

Ma che se so magnati?

Sempre con l’aiuto della Mina vagante: Niente cavatelli e carn e’ puorc ma pesce spada e pecorino romano alla cena di gala del Molise a Expo, asso di briscola così commentato dal mio collaboratore: “La prossima volta rimanete a casa che fate più bella figura!”, commento forse dettato dalla stanchezza imposta dal caldo di questi giorni, farcita dall’ovvietà che nasce dal modo di far politica, espresso a tutti i livelli e da ogni compagine operante nell’arco costituzionale “molisano”.

Saranno pure politici molisani, ma non sono certo fessi! Con ottocentomila euri, si va a pesce e qualcosa di più! I cavatelli e tutto il resto, li mangeranno, (alla faccia nostra), al ritorno da Milano per svagarsi!

Al di là di tutto a me viene da ridere, pensando alla faccia di chi va a visitare lo stand Molise, magari per chiedere:
“Di che nazione si tratta?”