Di Vittorio Venditti
(Foto), Di Salvatore Di Maria
Il Potere Del Dialogo
Iniziamo questa settimana sparlando di come sta andando avanti la raccolta differenziata a Gambatesa, bel progetto che però, in nome del progresso, ci sta facendo regredire all’inizio della seconda metà del secolo scorso, se non prima, quando i cittadini convivevano in casa con i propri animali, mettendo me ed altri in paese nelle condizioni di preferire un regresso a quando le nostre abitazioni profumavano ed erano più in ordine per via del fatto che i rifiuti venivano conferiti nei cassonetti.
Va detto infatti che con il caldo, chi è costretto a lasciare casa per le più svariate ragioni, non potendo tenere le finestre aperte per evitare ad esempio furti che anche a Gambatesa sono ormai triste realtà, o solo per non trovarsi casa allagata da un acquazzone, in questo periodo è cosa più che possibile, nel rientrare, trova la sgradita sorpresa di dover sentire l’odore di rancido emanato dall’umido in special modo.
Mettere l’immondizia su balconi e terrazze?
Non so tu, ma io ho costruito quegli ambienti per viverli, non per trasformarli in deposito di rifiuti; va detto per altro che su terrazze e balconi grava una tassa che mi costringe a pensare che se quei luoghi dovessero venir utilizzati come depositi, ci troveremmo a pagare per un servizio per il quale abbiamo già dato, ennesima ed ingiusta ulteriore presa in giro che la politica “offrirebbe” alla cittadinanza, già al limite della sopportazione.
A quanto fino ad ora espettorato, va aggiunto un esempio che la dice lunga su come viene vista questa bella novità, magari da gente che ora ritiene di aver perse le più elementari libertà. E’ il caso di una persona anziana, (della quale non faccio il nome per rispetto e perché non venga derisa da “bambini” che leggono le nostre pagine e per loro stessa ammissione “ridono di gusto”), persona dalla quale ho sentito dire che non può più mangiare una fetta d’anguria per via del fatto che gli avanzi, con questo caldo puzzano e rendono l’aria di casa poco simpatica. Questa persona, per il momento ha deciso di levarsi lo sfizio di cui sopra solo la sera prima della raccolta dell’umido.
Ci dicono anche come e quando dobbiamo mangiare?
Va bene il comunismo, accetto anche la religione se pur non la condivido, ma questo mi sembra troppo!
Avevo detto venerdì scorso che sono pronto ad un’azione di protesta che mi vedrebbe depositare i rifiuti davanti al municipio per poi farmi fotografare con le mie apparecchiature da chi il fotografo lo sa fare senza millantare tale qualità come ha fatto chi mi ha inviate le foto storte, fatte con l’iPhone, che così come utilizzato, ci mostra tutte le capacità del proprietario di quell’apparecchio, sintetizzate in quattro scatti. Se desisto, almeno per ora, lo si deve al fatto che, se pur per altre ragioni, ho ricevuta la risposta che chiedevo da Marco Abiuso, l’unico, (mi viene da credere), in grado di mantenere gli impegni proposti dalla lista che ha poi vinte le elezioni municipali dello scorso anno, impegni, lo ricordo, presi da loro e richiesti da nessuno, di dialogare con la cittadinanza, al di là del credo politico, per risolvere i problemi che via via si presentano. Marco ha capito ed io, a questa doglianza, (lo ricordo: non solo mia), attendo risposta scritta, ciò per vedere di risolvere quanto sopra, magari secondo le indicazioni che ci ha date qualche settimana fa Domenico Marino, (provolone); questo nostro compaesano ed amico, in Germania, svolge il lavoro di operatore ecologico e mi ha detto che in terra teutonica, da trent’anni, non da ieri, la raccolta differenziata, (e ben differenziata), si fa conferendo i rifiuti in cassonetti esterni alle abitazioni, così come avviene per esempio a Pisa, o, per non andare troppo lontani a Pietracatella.
Io non voglio strumentalizzare un serio problema che va assolutamente risolto prima dell’arrivo dei vacanzieri agostani, per questo chiedo a Marco o a chi per lui di rispondermi per iscritto, atteso che come detto, io non abbia alcuna intenzione di sorbirmi catechesi di alcun genere, ridondanti e per questo inutili, tanto da venir aborrite anche dal Padre eterno, come successo l’altro ieri. Mi aspetto una risposta da Marco, sapendo che oggi, per sua stessa ammissione, Luca D’Alessandro, (consigliere comunale di maggioranza), riderà di gusto nel leggere questa farneticazione.
Se non dovesse rispondere Marco: Luca riderà ugualmente?
Sarà la discriminante per il tuo giudizio sul comportamento di questo politico!