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La Madonna Del Rosario

Di Vittorio Venditti
(Foto), Di Anna Mignogna E Salvatore Di Maria

Quest’Anno Con Lo Sparo!

Sì, Con Lo Sparo!

Non Per Gentile Concessione, Ma Per Altrui Presa Responsabilità…

Quest’anno, la prima festa dopo il Capodanno di quest’inutile sito, abbiamo la novità di poter rivedere a Gambatesa i fuochi d’artificio.

Non come a Pietramontecorvino, ma ci possiamo, o meglio, ci dobbiamo accontentare:
Questo, (è il caso di dire), passa il convento.

Ma che è successo?
Don Peppino si è convertito?

No, è successo che volendo lo sparo anche gli schiavi del comitato, hanno dovuto accettare le direttive già imposte a partire dalla festa di San Giuseppe:
“Voi volete i fuochi d’artificio, voi ve ne prendete la responsabilità”.
(Alla faccia della legge non scritta secondo cui, chi comanda lo fa in tutto e per tutto).

Questo fatto però, a me, esterno a qualsiasi comitato, se permetti, scivola come il miglior olio lubrificante.

Ma andiamo per ordine:

Il prologo a questa festa, come già accennato, lo abbiamo gradito l’altro ieri pomeriggio, assistendo all’annunciata inaugurazione, (che in realtà tale poi non era), del campetto per il calcetto, (guarda a volte i diminutivi…), campetto sito presso il frutteto, la cui area restante è rimasta nelle stesse condizioni esposte in precedenza da mie farneticazioni corredate dalle foto del mio valente collaboratore:
Totore.

Perché parlo di quasi inaugurazione?

Ma perché quel campetto, era già esistente!
Ciò che si è fatto, è consistito semplicemente nel riattare e completare lavori mai terminati e sicuramente in precedenza vandalizzati.

In sostanza, c’è stata una gara di solidarietà fra ente pubblico e imprenditori privati, di Gambatesa e non, che hanno contribuito alla rimessa in opera del campetto, ed alla festa organizzata per sugellare il risultato raggiunto.

Partita Di Calcetto

Per la cronaca, la partita di cui alla foto, (fra la squadra di Gambatesa ed il San Timoteo di Termoli, è terminata sette a cinque in favore della compagine termolese.

Dopo una serata imperniata principalmente attorno alla partita di calcio fra la Grande Inter ed il napoli, rubata da quest’ultimo tim, ma non per colpa loro, acquisita la giusta Pelle del sabato sera, siamo andati a dormire, pensando alla festa del giorno successivo, ieri, quella festa di cui ho già cominciato a parlare e di cui, da che esiste questo modo per infastidirti, parlo per la seconda volta:
La festa in onore della Madonna del Rosario.

La Madonna Del Rosario

La banda, nel caso specifico, quella intitolata al Maestro Donato Di Maria, già dalle otto del mattino, ha incominciato a svegliare allegramente Gambatesa, subito dopo il colpo di sparo, tradizionale quando lo sparo si può fare.

Alle undici, la Messa, la Supplica alla Madonna, e la conseguente processione per le strade del paese.

La Madonna Esce Dalla Chiesa

La Madonna In Processione

Sempre come tradizione, ecco i bambini che insieme agli adulti portano in dono il frutto di stagione, in segno di ringraziamento per il raccolto ottenuto.

Alcuni Bambini Che Portano l’Uva

Altri Bambini In Processione

Poi, come di prassi, l’asta dell’uva, il cui ricavato, devoluto al comitato, è utilizzato per la gestione della festa in argomento.

Asta Dell’Uva

A titolo di cronaca, l’asta, come al solito, è stata formale:
I sei quintali e venti d’uva, se li è “aggiudicati” un cittadino della vicina Riccia.
Stando alla testimonianza di un componente del comitato, quest’anno è andata di lusso, visto il risultato dello scorso anno, quando l’uva della Madonna, è stata ceduta alla cantina sociale Val Tappino…

Insomma:
Il risultato di tutto questo bailamme è stato di poco superiore ai trecento euro.

Gambatesani: VERGOGNA!!!

Superato anche questo punto, e dopo il normalissimo pranzo domenicale. (che nel mio caso è consistito in un normale intervallo di lavoro), ecco che nel pomeriggio, la banda di cui sopra, sufficientemente svogliata, (scusa, ma a me piace dire il vero), ha accompagnato i numerosi astanti, fino all’orario del fatidico Sparo:
Le otto di sera.

I Fuochisti, Giuseppe Chiarappa e famiglia, hanno presentato uno spettacolo certamente non degno delle loro capacità, forse complice il bilancio sicuramente non all’altezza.

Stando alle testimonianze di chi era con me, dal punto di vista dell’immagine, ci potevamo anche stare.
Atteso però quanto avrei voluto sentire io, in termine di audio, lo spettacolo sarebbe riuscito meglio se fossimo ricorsi alla riserva di miccette, raudi e magnum, di cui dispongono abitualmente i nostri tabaccai.

Non volendo essere volgare più di tanto, ti dico che, se avessi mangiato un buon piatto di fagioli e legumi affini, probabilmente sarei stato in grado di emettere “scoppi” ben più potenti di quelli proposti dallo spettacolo pirotecnico di cui ti sto dando conto.
Ti basti pensare che in termine di potenza emessa, erano più apprezzabili gli scoppi di lancio, del risultato proposto dagli stessi botti uniti ai coloranti ed ai traccianti.

Solo verso la fine, si è sentito qualche Botto, paragonabile però, in modo veramente azzardato, ai primi, deboli ed iniziali spari, proposti dal Chiarappa in quel di Pietramontecorvino, lo scorso diciannove agosto.

In definitiva:

Anche questa volta è passata, pur se in modo definibile di un livello che raggiunge forzosamente la quasi sufficienza.

Speriamo meglio per il futuro.