Di Vittorio Venditti
(Documento), Pubblicato Per Richiesta Urgente Di Salvatore Di Maria
(Foto), Di Salvatore Di Maria
Ecco I Nuovi Schiavisti
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Stamattina avrei dovuto espettorare quanto accadrà tra breve in segno di protesta, qualora non dovessero cambiare alcune condizioni in merito alla raccolta differenziata di Gambatesa; sposto tutto a dopodomani, dato che ieri il mio amico e collaboratore Totore, si è visto recapitare una lettera raccomandata di richiamo, per aver scattate foto durante l’orario di lavoro e per avermele fatte pubblicare. La lettera è all’esame della tua intelligenza perché non può venir considerata un documento privato e per via del fatto che il destinatario ha ogni diritto di pubblicarla, senza per questo poter essere redarguito da chi che sia, e le considerazioni che ne derivano le puoi leggere di seguito.
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Già a suo tempo, la ECOJUNK di Benevento, aveva pensato di imporsi sugli spazzini di Gambatesa, perché a loro dire, i Nostri “divulgavano informazioni riservate”, (qui se vuoi rileggere). Oggi, vuoi perché la situazione non è molto diversa da allora, vuoi per il fatto che a Gambatesa c’è ancora chi crede di spaventarci ma non si rende conto di essere al limite del ridicolo, ci si permette di agire, (aggiungo io: dopo aver attentamente “valutato” il da farsi), cercando d’intimidire chi ha tutto il diritto di dire se qualcosa non va.
Da dire che se ECOALBA parla della foto fatta a Donato e Pasquale sul gasolone, stando a Salvatore ed alla conferma di Donato per l’appunto, conferma espressa più di una volta, è stato proprio quest’ultimo a richiederla; Donato ha già detto che testimonierà in tal senso. Nel caso poi si volesse obiettare quanto accaduto a proposito della mancata presenza a lavoro di Pasquale Mastropietro, se quelle foto non le avesse fatte Salvatore, le avrei fatte scattare ad altri collaboratori, atteso che io ed altri miei concittadini, cui non andava bene l’andazzo, siamo obbligati a pagare la TARI e quindi, o ECOALBA, pagando con questi soldi anche voi, noi vi chiediamo conto del vostro operato, che vi piaccia o no.
A tutto questo, va aggiunto quanto accaduto qui, dove la responsabile legale della cooperativa, si è permessa di dire che i lavoratori di Gambatesa non hanno il diritto di pensare, cosa già stigmatizzata nel link precedente.
Per finire, o ECOALBA, siamo noi, cittadini di Gambatesa, a fare un richiamo ufficiale a voi, rei di esservi permessi di trattare chi lavora per voi nel paesello, alla stregua di un vostro schiavo, solo perché questo si è permesso di farvi notare cose che non piacciono, innanzitutto a buona parte dei gambatesani. Voi lasciate la facoltà a chi richiamate all’ordine, di rivolgersi ai sindacati, come se la cosa fosse di vostra pertinenza, senza voler accettare di capire che certi diritti sono tali, al di là del vostro modo di pensare e di agire; se poi tutta questa storia è nata e deve vivere per espressa richiesta di terzi, sappiate che ne voi, ne loro, avete il diritto di calpestare le più elementari norme di buona educazione e convivenza, facendo passare un diritto per l’appunto, in qualcosa di sgradevole e da punire, non volendo o peggio, non sapendo rispondere a tono, prendendo la palla al balzo per salvaguardare nei modi più seri e civili la vostra immagine.
La naturale conseguenza del richiamo appena pubblicato, qualora si dovesse riproporre la situazione appena descritta, mi vedrà costretto ad allargare la discussione alla stampa vera, così da denunciare seriamente questo vostro modo di fare. Questa non è una minaccia, ma una promessa fatta da chi non è un politico, promessa che verrà mantenuta, costi quel che costi, perché non abbiamo paura di chi evidentemente pensa di mettersi sotto i piedi i propri dipendenti. La promessa in questione, inizierà a concretizzarsi già domani, quando pubblicherò l’e-mail che sto per inviare a Giovanna Santacroce di ECOALBA.
Intelligenti pauca.