Di Vittorio Venditti
(Collaborazione), Di Mario Ricca
E L’Andazzo Non Cambia!
Oggi cambiamo aria ed usciamo un po’ dalle beghe paesane per mostrare ancora una volta la manovra gattopardesca che obbliga a cambiare tutto perché nulla cambi. Si parla di un luogo che tenta di essere virtuoso pur se inutile e che dovrebbe sparire con tutti i suoi omologhi, ma che viene obbligato allo spreco dal cosiddetto “scemo delle uova”, riferimento ad un impiegato prefettizio, protagonista del film “La vita è bella” del Grande Roberto Benigni.
Lo spunto me lo offre come al solito la Mina Vagante che questa volta è esplosa con particolare fragore: Quel segretario provinciale che non serve alla Provincia, notizia così commentata dal mio collaboratore: “Dedicato a tutti i “malati di speranza” che, (non è da escludere in buona fede), continuano imperterriti a non rassegnarsi, in nome di ideali stantii, privando noi altri purtroppo del divertimento che potrebbe provocarci una loro scesa armata in piazza. Se questo divertimento ci viene negato, evidentemente tra chi si è opportunisticamente rassegnato come il sottoscritto e chi “continua a lottare”, tanta differenza poi a mio avviso non vi è”.
Mario si esprime a suo modo, dimenticando che certi divertimenti, per poterli godere, deve avere il fegato di metterli in pratica. Noi lottiamo, purtroppo anche per lui e quelli come lui, gente che dimentica che i danni, oltre a chi lotta, li paga anche chi pensa a divertirsi alle spalle altrui.
Ma perché ho parlato di “polvere sotto il tappeto”?
Perché ho qualcosa da dire anche sull’articolo/pezza: come al solito l’italiano medio non si smentisce, anteponendo al tema trattato il fatto che il presidente della provincia di Cuneo sia non vedente: come se questa condizione cambiasse il risultato…
Comunque mi viene spontanea un’altra breve riflessione: Campobasso e Cuneo, differenza abissale!
Rosario De Matteis è avvertito.