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IL MOLISE CHE NON MI STUPISCE. Gambatesa: L’Ignoranza Dei “Potenti”

Di Vittorio Venditti
(Foto), Di Salvatore Di Maria

Chi E’ OTTUSO Non Cambierà Mai Angolo Di Visione: O No??

Da Sinistra: Pasquale E Donato Sul Gasolone

La foto che ti ho appena mostrata non è più ripetibile a causa del fatto che Pasquale Mastropietro, che tante soddisfazioni ci ha date, da lunedì scorso non lavora più a Gambatesa, cosa ampiamente annunciata; me ne occupo perché voglio raccontarti un risvolto al limite del “Barile Raschiato”, accaduto l’altro ieri mattina, ciò per completare la saga che mi ha visto sparlare delLa Riscossa Dei “Potenti” e della facilità con la quale questi, (vedi differenza fra cavallo e padrone ed asino e contadino), possono venir derisi da chi conta più di loro.

I fatti:

L’altro ieri mattina per l’appunto, il buon Totore, mentre svolgeva le sue azioni mattutine a salvaguardia del decoro del paesello, si è visto avvicinare da Salvatore D’Amico, (peli d’oro), marito della nostra attuale Sindaca, (Avv. Carmelina Genovese), (Vichtill) o Berlinguer, che dir si voglia), che con fare amichevole e normalmente gentile ha chiesto al nostro spazzino: “come va il lavoro?” – e Totore: “tutto bene!”. – A questo punto, sempre con la medesima naturalezza, (e questa è la pietra dello scandalo), Salvatore si rivolge a Totore chiedendo: “avete fatto festa per il fatto che se ne è andato Pasquale?” – al che, il mio collaboratore ha risposto di no, senza dare troppo peso alla domanda in sé.

Al termine del lavoro dello spazzino, questo mi telefona per via di alcuni accordi che dovevamo prendere inter nos e mi racconta quanto appena riportato, inducendomi allo sconcerto più totale. Ho pensato e ripensato al racconto di Totore e la sera, durante la nostra solita bevuta di birra, mentre producevamo le chiacchiere da bar che pare tu apprezzi a differenza dei detrattori, ho chiesto di nuovo al mio amico di raccontarmi la storia di cui sopra, sperando sinceramente che la modificasse, in maniera da non considerarla plausibile e bypassarla a piè pari, tanto era lo schifo che un simile “Dire” aveva suscitato in me. Inutile è affermare che se avessi farneticata questa cosa l’altra sera, probabilmente avrei scritto il peggior non scrivibile; Totore mi conferma tutto ed a me viene la risposta da dare a Salvatore e chi vive con lui, secondo quanto segue:

O Salvatore, tu sei troppo abituato a frequentare gente che vive sulle disgrazie altrui, spesso cercando di provocarle. Questi individui, (da me più volte recensiti), sono quelle schifezze di razza umana, (purtroppo), che si dicono “peccatori” per potersi permettere il lusso di agire e pensare come fai tu, (se vogliamo anche legittimamente), per poi andare a chiedere perdono a chi li ha disgraziatamente creati, sottoponendosi a quella doccia che si definisce “Confessione”, utile, o spesso necessaria, a fornire dati a chi la gestisce per acquisire ancor più potere nei tuoi confronti e di chi agisce come te.

Noi non facciamo festa per l’allontanamento di chi che sia.
Noi siamo contenti che chi ci ha lasciati sia accompagnato al suo futuro lavoro per i prossimi sèi mesi perché un tozzo di pane non si nega a nessuno, nemmeno a chi, in questo borgo ha portato disturbo, per propria volontà e guadagno, ovvero per volontà di chi pensava che in questo modo potesse controllare l’altrui operato.
Noi, siamo contenti che a Gambatesa lavorino i gambatesani.

Noi però, abbiamo chiesto quanto in altre farneticazioni, per via del fatto che siamo costretti a foraggiare il municipio e chi lo gestisce, ora come prima, in modo obbligatorio e non opzionale, per cui esigiamo il naturale ritorno in servizi, cosa che non può venir offerta da chi si presenta a lavorare un’ora e mezza dopo l’inizio dell’orario di servizio per l’appunto e va via mezz’ora prima della fine del proprio turno.
Noi, ci siamo ribellati al dover “partecipare” a qualcosa che ci compete se chi “partecipa” lo fa volontariamente e non secondo i dettami messi in atto a suo tempo da tuo Zio Gino, per cui, in mancanza di “partecipazione” si rischiava, (e qualche volta si otteneva), di venir licenziati, alla faccia della solidarietà cristiana, alla quale tu, tua moglie e chi avete intorno, mostrate di credere, spesso solo a parole.

O Salvatore D’Amico, (peli d’oro), potrei continuare e sfogarmi a lungo, ma sinceramente ho già dato. Spero solo che sparatelle del tipo descritto, siano da oggi lungi dalla tua bocca, se vuoi, come marito della Sindaca, più verosimilmente, ai sensi di un tuo valido rinsavire.

Noi, piaccia o no a chi ti guida, siamo Persone Serie.

Forse colpevoli di esserlo?

Cazzi nostri che devi rispettare se sei un uomo.

Diversamente: questo è solo il primo sfottò che riceverai.

Te ne freghi?

Anche noi!

Vediamo chi la vince!!!