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APPLE: Un Nome, Una Garanzia

Di Vittorio Venditti
(Collaborazione), Di Mario Ricca
(Foto), Presa Da Internet

Premiata Perché Si Accolla I Nostri Problemi

Logo Apple

Ho farneticato tante volte di chi t’induce a versare oboli e poi mi dice che i miei problemi sono miei e non di tutti; oggi, con l’aiuto della Mina Vagante, voglio parlare ed associarmi al ringraziamento da girare a chi, per affari dichiarati alla luce del sole, trasforma i nostri problemi in suo guadagno, rendendo però un servizio che definire encomiabile è poco. Di tutto ciò, si è accorta una società americana che ha in sé gente che ha i problemi che non sono di chi si fa pagare per non risolverli, (e questa volta non parlo del parroco di Gambatesa), società che ha deciso di dare un segno di gratitudine tangibile che spero serva da sprone alla mela morsicata di Cupertino per fare sempre di più e meglio in favore di una nicchia che comunque porta danari.

Apple premiata per l’accessibilità dei suoi device.
Commento di Mario:
“La superiorità la fa la cura dei dettagli!”.
Commento mio:
Premio dato dall’associazione americana dei ciechi, non certo da quella italiana!
Nel caso italico, stiamo ancora al braille…

Senza nulla togliere alla modalità di scrittura che ha contribuito non poco a permettermi il tedio giornaliero che hai di fronte, va detto che in pochi ci muoviamo in Italia per progredire ed usufruire dei servizi che Apple e pochi altri ci mettono a disposizione. Siamo pochi, anche perché nella nostra categoria si verificano gesti di vero sciacallaggio, gesti perpetrati da vedenti, ma, (e questa è la cosa più rivoltante), anche da non vedenti nei confronti di chi arriva secondo nell’imparare l’uso di moderne tecnologie come quelle comprese in computer e telefonini d’ultima generazione.

Nei giorni scorsi, mi è stato riferito che loschi figuri, assetati di danaro che poi magari non sapranno nemmeno come spendere, si permettono di “insegnare” l’uso dell’iPhone, chiedendo un corrispettivo di quaranta, e dico quaranta euro l’ora. Io non volevo credere alle mie orecchie ed ho simulato il voler imparare, guardandomi bene dal dire ai miei interlocutori che l’iPhone lo conosco da cinque anni. Così facendo, ho scoperto che le chiacchiere da bar dette in tema, non solo sono vere, ma l’andazzo, (ovviamente propinato davvero in nero), è più radicato di quanto si pensi ed è presente non solo nella rinomata Campania, ma anche in Lazio, Abruzzo e Lombardia, per quanto ho potuto saperne.

Al di là del fatto che il truffato ha sempre torto, mi sono impegnato con chi me lo ha chiesto a divulgare le mie chiacchiere da bar e quel poco che so sui telefonini con lo stemma della mela morsicata a chiunque chieda in merito, nel rispetto del mio modo di pensare che puoi trovare leggendo il regolamento di quest’inutile sito. Lo posso fare anche perché l’Apple mi ha messa a disposizione la giusta tecnologia per interfacciarmi con chiunque, al di là del proprio status. Per questo, pur senza premiarla, (escluso il danaro speso per l’acquisto dei miei nuovi telefonini), ringrazio nel mio piccolo chi mi permette di rimanere collegato con il mondo, evitando di rivolgere il medesimo trattamento ad altre piattaforme che non operando allo stesso modo, ci spiegano che i nostri soldi a loro non servono, lasciando in noi quel sentimento di gioia nel vedere che esistono enti che sono contenti di esser ricchi al punto giusto.