Di Vittorio Venditti
Ma Non Sono Ne Parenti Ne Compaesani!
Già Totore me lo aveva accennato da qualche giorno: “Per le strade del centro abitato di Gambatesa si possono trovare serpenti anche pericolosi. Io non ci ho creduto e stasera, come chiacchiera da bar, nel bar dei cafter per l’appunto, Pasquale Di Mauro, (il macellaio), mi dice: “adesso te lo chiedo io: fa un articolo sul fatto che a Corso Roma 98, casa mia, questa mattina un (guardia passeri) era nel mio portone e lo ha visto mio figlio Domenico che per fortuna non lo ha toccato! Io poi, l’ho ucciso con la scopa! Oltre a me, questa cosa l’hanno vista Maurizio Dezzani, (l’anziano), Giuseppe Di Maria, (cing iallin), e Giuseppe Apicella che sono rimasti di sasso”.
Totore, nei giorni scorsi, aveva trovati altri due serpenti in via del carminale di sotto; gli animali, annidati nell’erba che lo spazzino stava tagliando, si sono avventati verso le braccia del Nostro che ovviamente li ha uccisi, non considerando più di tanto la gravità della cosa.
Purtroppo, Totore stava lavorando e certo non poteva fotografare i serpenti che gli stavano facendo venire il giusto attacco di dissenteria, così come Pasquale non poteva pensare di allestire uno studio cinematografico per immortalare il “divo” che stava facendo visita alla sua casa, ma ti assicuro che i racconti dei Nostri erano intrisi di quell’incazzatura che non può esser che condivisibile.
Siamo a maggio e da sempre ci poniamo il problema della disinfestazione. Oggi, (e dopodomani ne parlerò approfonditamente), a Gambatesa ci viene chiesto di partecipare alla raccolta differenziata, cosa d’alta civiltà.
Perché non proviamo a tornare alle cose essenziali?
Perché non parliamo e risolviamo prima il problema base della raccolta?
Insomma: Perché non partiamo dalla base dell’igiene, risolvendo prima il problema della disinfestazione e poi passiamo al fatto di vetrina: la raccolta differenziata?
Perché non risolviamo i due problemi rendendoli unico problema e lo facciamo davvero per il bene di tutti?