Enews 392, mercoledì 29 aprile 2015
29 Aprile 2015
IL MOLISE CHE TI STUPISCE: Intervista A Liliana Scala
30 Aprile 2015
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Lettera A Matteo Renzi

Di Vittorio Venditti
(Foto), Presa Da Internet

“Da: “Vittorio Venditti” (postmaster@gambatesaweb.it)
A: “Matteo Renzi” (matteo@governo.it)
(Inviato Alle 15,33)

Vuoi Sapere Le Mie Impressioni? Eccole!

Matteo Renzi

Caro Matteo,
è parecchio che non rispondo alla tua Enews ed oggi lo faccio su tua sollecitazione, (vedi fine punto due, Enews 392).

Sai che io non mi nego quando devo criticare, soprattutto se mi permetto di farlo nei confronti di chi ho sorretto con piacere dalla Prima Ora, soprattutto se l’ho fatto in piena libertà e trasparenza per ottenere quanto lui stesso ha detto e continua a dire di volerci dare. E’ questa la ragione che mi ha spinto a scrivere quanto puoi leggere qui ed è questa la ragione che in maniera sintetica mi permette di dirti:

AVANTI TUTTA!!!

E se ce ne sarà bisogno, noi ti spingeremo anche a mano e se necessario a calci nel sedere, purché tu arrivi a sbloccare quella melina della quale parli e sembri insofferente.

Siamo stanchi di aspettare in eterno.
Siamo stanchi di sentire solo promesse, nefaste non tanto per le parole con le quali ci vengono imposte, quanto per i fatti che ne seguono.
Siamo stanchi di veder vendere la pelle dell’orso prima che venga ucciso, così come sta accadendo in questo periodo nel nostro paesello, (e ne riparleremo).

Una critica che ti ho mossa all’inizio del mese, te la ripropongo se leggi qui, critica che oggi, a differenza dello scorso anno, mi vede non aver potuto ancora adempiere al dovere di formalizzare la dichiarazione dei redditi, cosa che mi sta creando non poco disagio.

Non voglio tediarti più di tanto, ma spero che il rodaggio, pur sempre problematico se si parla di qualcosa di arrugginito da tempo, sia tale per breve tempo, risolvendosi in un avvio potente e liberatorio, in favore di chi, fino ad oggi ha creduto nelle tue capacità, nella seria speranza che tutto ciò serva per il bene di tutti noi, non, come spesso accade, dei soliti noti.
Saluti.